26.9.09

Tutto Il Tempo Del Mondo





Non riesco a venirne a capo.
Ci ho provato mille volte, mentalmente.
Niente. Non ci riesco.

Io sono... Io... sono...

E la parola mi muore in gola.

C'è ancora tempo, respira. Tutto il tempo del mondo.

L'istinto mi parla, come un padre premuroso. E so che ha sempre ragione lui.
Sarebbe molto più semplice un: Tu sei...

In fondo a cosa mi serve un nome?
Quello che scelsero per me, esattamente 28 anni, 11 mesi e 10 giorni fa, se la matematica non mi inganna - o meglio, se io non inganno la matematica - è una pura convenzione, una formalità.
Che non dice niente di me.
Niente di più di quanto non faccia già io, tra le righe del mio scorrermi dentro.

Lo so. È assurdo.
Io sono assurda.

Eppure.

Poco fa. Mentre volteggiavo per le strade del mio quartiere, alle prese con le incombenze del sopravvivere quotidiano sotto al sole ancora caldo e protettivo, la mia maglietta preferita addosso, quella blu con la scritta arancione, mi sono sentita davvero in armonia.
E non avevo nemmeno gli auricolari nelle orecchie.

Stavo bene.
Con me.
E basta.

Di colpo un'intersezione tra piani spazio-temporali diversi.
Ho visto un prato verdissimo, una luce forte ma tenue allo stesso tempo.
Noi tutti, sdraiati sull'erba.
A parlare del Tutto.

Io.
Incantata.
Rapita.
Ascoltavo.

La Meraviglia che si dipanava davanti ai miei occhi spalancati.
Attraverso le mie orecchie.

Un giorno.
Non lontano.


Soundtrack: No More Keeping My Feet On the Ground - Coldplay

Sometimes I wake up, and I'm falling asleep,
And I think that maybe the curtains are closing on me,
But I wake up,
Yes I wake up,
Smiling.
Sometimes I feel that the chance is surprising,
Surprisingly good to be moving around,
So I wake up,
Yes I wake up,
Smiling.
So what? I feel fine,
I'm ok, I've seen the lighter side of life,
I'm alright, I feel good,
So I'll do, I'll try to stop moving,
Sometimes I wake up, and I'm falling asleep,
And I've got to get going so much that I wanted to do,
Yes I wake up,
Smiling.
And this could be my last chance,
This may be my only chance,
Yeah this could be my last chance,
No more keeping my feet on the ground.
Sometimes I feel that the chance is surprising,
Surprisingly good to be moving around,
And I move,
And I wake up,
Smiling.
So what? I feel fine,
I'm ok, I've seen the lighter side of life,
I'm alright, I feel good,
So I'll do, well it's time to stop moving.
And this could be my last chance,
This may be my only chance,
Yeah this could be my last chance,
No more keeping my feet on the ground.
There's nothing to keep me,
Nothing to keep me.

7 commenti:

desa ha detto...

Si l'istinto ti parla e tu riesci a fare capriole pazzesche pur di capirecapirecapire.
Allora se anzichè capire ti concentrassi sul sentire....forse sarebbe più facile!

Tu usi codici istintivi ,viscerali,non puoi poi pensare di concretizzarli di punto in bianco,puoi invece continuare a camminare,passeggiare così come fai solitamente inebriarti della vita che ti scorre.....e respirarla...
il resto dopo.

Mi sembri come un fiume in piena asseconda la corrente e poi troverai un nuovo equilibrio mobile.

una carezza :)

fabio r. ha detto...

rari, impercettibili preziosi momenti in cui l'yin e yang son in prefetto equilibrio, ed allora (a me personalmente) in testa qualcuno mette su un piatto A perfect Day di Lou Reed, che va per qualche minuto..
mi accade spesso in primavera, a Maggio, o in autunno, mentre scendo le antiche scale dal castello verso la piazza, la mattina presto, oppure al tramonto, ed allora resto lì, imbambolato, demente e felice senza sapere perchè. e non mi dispiace star lì. per qualche istante, su quel pianeta prima di scendere a terra (Major Tom to ground control...! ti chiamano!) è semplicemente bello.

"beija-flor" ha detto...

Siamo in continua corsa frenetica alla ricerca di noi stesse...e per questo ci tempestiamo di domande, troppe domande, che occupano troppo tempo da farci scordare di vivere...viviamo e poi le risposte arriveranno a tempo debito, un abbraccio sorellina, buona domenica

Mio ha detto...

Certe visioni aprono non solo le giornate ma anche altre stanze, magari dimenticate sopite o sognate, ad una luce nuova che ridona uno splendore antico che ognuno (almeno ad una certa età :D) ha già vissuto!

Buona domenica e settimana Museum!

Roberto


PS: per il nome... sarà per questo che in certe zone della terra aspettano che si formi il carattere, si manifesti l'istinto, prima di dare il nome che si porterà per la vita?

Prisma ha detto...

@desa: Eh, cara sorellina, hai centrato il problema. L'istinto sente, la mente deve trovare una collocazione per tutto. Ma se la collocazione per determinati eventi non fosse possibile secondo i canoni abituali? Occorre reinventarsi, in una dimensione altra, che vede nelle emozioni il suo centro. Ma è dura conciliare il quotidiano con l'assoluto, il nostro presente con il nostro passato... Grazie per avermi saputo capire così bene! ;)

@fabio: sono quei rari momenti preziosi in cui si ha davvero l'impressione che la nostra anima sia in pace con il nostro corpo.

@beija-flor: ehehehe, hai ragione! È che le domande ne portano con sé sempre di nuove e con loro mi struggo e viaggio, alla ricerca di me stessa e dei segnali che mi raccontano chi ero prima di diventare quella che sono. Grazie anche a te per l'istinto da sorellina! ;)

@Mio: ecco, sì, è proprio così. Quel senso di pace, quella beatitudine che a volte ci coglie senza una spiegazione, ha proprio il sapore di uno splendore antico che abbiamo già vissuto... chissà quando.
Quanto al nome, ho sempre pensato che se mai avrò un figlio, vorrei guardarlo prima di dargli il nome, così sarà lui a suggerirmelo, in qualche modo... ;)

Radio Pazza ha detto...

AAAAAH! Da piccolo ero sempre tentato dal terrore che proviene da una sola cosa: ripetere il proprio nome fino a scollarcisi ...

Bak

parola d'ordine: dicitimi

Prisma ha detto...

@Bak: pensa te... Io invece ho cominciato da grande, sarò scema? ;P
Certo che 'ste parole di verifica so' quàrcosa... :)