21.1.11

Sheds 'N Stars



I feel it coming... it's powerful... it is written in my D.N.A...
I know I can make it!

[ It's just a matter of not forgetting that ;) ]

Ambiguità. Contraddizione.

Opportunità. Probabilità.

Universo. Multiverso.

Stamattina mi sono svegliata pensando a questo. E alla realtà che prende forma dal pensiero. Non parlo di strani poteri esoterici e misteriosi, ma delle due energie antitetiche che sono alla base di ogni fenomeno, esteriore e interiore, analogico e digitale, particolare e universale.
Più e meno, zero e uno, vita e morte, bene e male, vuoto e pieno, eros e thànatos, yin e yang, bianco e nero. E potrei continuare.

Siamo fatti di atomi, al pari di ogni singolo elemento, umano, materiale o animale che ci circonda e siamo immersi in campi magnetici ed elettrici. Il nostro funzionamento interno è elettrico. La mente, il cuore lavorano grazie a impulsi elettrici.
Invertire la polarità del pensiero come si fa con una calamita sarebbe dunque alla base del motto popolare - a volte persino irritante - del pensare positivo.
E se è vero che pensare a un fatto come già esistente ne favorirebbe l'attuazione concreta, portandolo al nostro hic et nunc da una dimensione parallela in cui si è già verificato senza da noi essere visto, il mio sforzo prossimo futuro sarà allora figurarmi già come colei che voglio diventare. Non per illudermi o dilettarmi di magie esoteriche, ma per mettermi in moto, come si fa con gli elettroni. Per sperimentarmi, includendomi come osservatore nel mio stesso esperimento.

Sento fluire in me quella dualità che non ha niente a che vedere con l'ambiguità, ma con la natura stessa di tutte le cose. In bilico costante tra le stelle e le stalle, tra il firmamento e il suo abisso, tra la merda e il cioccolato. Aspiro a qualcosa che sono già, senza saperlo. Sento crescere in me il desiderio di espandermi, di acquisire le energie necessarie per ciò che è già scritto nel mio D.N.A.
Non credo e non ho mai creduto a un destino prestabilito e prêt-à-porter, ma al destino come mappa che sta a noi imparare a leggere e utilizzare, per trarne il meglio secondo le nostre potenzialità innate, perdute o (e)volute, a volte soltanto sfiorate, e tutti gli incontri, i cambiamenti e gli intimi struggimenti che ci hanno portato lontano, senza mai spostarci di un palmo dal nostro nucleo più umano.

Tra ieri ed oggi ho ricevuto diversi segnali. Che non starò qui a spiegarvi.

Vi dico solo che ho davvero una gran voglia di viaggio.
E credo proprio che andrò a piedi.

Gustandomi il panorama.
Con nella testa tanti pensieri, e persone, e desideri.

Ricordi, di oggi e di ieri.

YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Mammagamma - The Alan Parsons Project

Immagine trovata per caso, tratta dal film di animazione "Grave Of The Fireflies", che a questo punto vorrei proprio vedere.



14.1.11

L'Altra Faccia?




...e un bel giorno capisci che il disprezzo è per qualcuno solo l'altra faccia del suo senso di inadeguatezza, che l'ansia lo è della tua rabbia, e che in fondo questo gelo che spesso ti attanaglia nasce dal solito nodo che una parte di te si rifiuta ancora di sciogliere.

La verità è che chi di dovere non ci ha partoriti fino in fondo e ora che sta a noi dare l'ultima spinta verso quella fastidiosa luce chiamata mondo continuiamo a rimandare il nostro avvento, di decennio in decennio, rifiugiandoci sotto coperte temporanee e stanchi alibi da eterni Peter Pan, illudendoci di averla sfangata ancora una volta, nonostante tutto. Poi basta che un colpetto di vento sposti la coperta posticcia di qualche millimetro e finiamo per ritrovarci da capo a dodici.

Se tutto va bene, negli intermezzi tra un punto di svolta e l'altro, riusciamo anche a inseguire il piacere nelle sue innumerevoli forme, fatte di incontri, piaceri di panza e sostanza e arricchimento cultural multimediale, ma alla lunga c'è sempre qualcosa che manca. Quel certo "non so che" che fingiamo di ignorare. Nei nostri momenti peggiori addirittura anneghiamo il desiderio sotto una coltre di doveri, dei "non è ancora il momento", dei "non ho soldi" e dei "non ho il tempo".

L'azione è quello che ci vorrebbe!
L'azione soltanto potrebbe scardinare questo automatismo masochistico.
Il cosiddetto calcioinculoautoinferto.

Che però non arriva.

Perché la palla è in mano a noi e non ce la vogliam passare.

Cazzo.

La nostra parte più spontanea giace circondata dal Moloch reale, da quello interiorizzato e dalla nostra parte adulta che negli anni si è alleata coi due Moloch.

Tre contro uno. Bella forza!

Non ce la faremo mai, questo è il pensiero dominante.

Poi un barlume di positività e ci riproviamo.
Dura qualche momento l'euforia per quel metro conquistato.
Fino al prossimo stop.

Qualcosa ancora non va, ma sono troppo pigra per indagare oltre.
Per oggi mi fermo qua.

YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: The End - The Doors


8.1.11

Radio Prisma - MUSIC(E)SCAPES #9



Anno nuovo, vita nuova... e Prisma vecchia! MUHAHAHAHA! Vecchia come la Befana che sfrecciando a un palmo dai vostri nasi si è appena portata via tutte le feste e tutti i dolcetti (pare vero!).
Scherzi a parte, finalmente mi sono decisa a riprendere in mano microfono, software e tracce audio e a confezionare per me e per voi la puntata numero 9 della mia serie di podcast dedicati alla musica Creative Commons: Music(e)Scapes.
Sole, Risate e Rinascita è l'augurio che rimbalzo da me a voi per questo 2011 appena iniziato. Se avete voglia di saltellare di palo in frasca nel mio consueto frullatore di pensieri e generi musicali, che aspettate? Scaricatevi il podcast e sparatevelo in cuffia!

Buon ascolto,

YUKI AKA PRISMA



Tutta la musica suonata in MUSIC(E)SCAPES è depositata sotto il marchio Creative Commons.







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PLAYLIST:

MOUNTAIN MIRRORS - ASCENSION VIBES (JAMENDO)

LOVESHADOWS - BIRTH OF SOULS (CCMIXTER)

ADMIRALBOB - SUNRISE (CCMIXTER)

TRIFONIC - BORED ON YOUR BACKSIDE (CCMIXTER)

SACKJOE22 - ONE FOR ME (CCMIXTER)

LASSWELL - EYE MAGIC MIX (CCMIXTER)

AUDIOTECHNICA - POSSIBLE (CCMIXTER)

GEERT VENEKLAAS - OUT OF IT (DUTCH VERSION) (CCMIXTER)

DOKASHITERU - I FELL OUT OF THE SKY (CCMIXTER)

SPINMEISTER - UNFORGIVEN (CCMIXTER)

RADIOTIMES - IN THE DARK BUT NOT ALONE (CCMIXTER)

STEFANO GUZZETTI - PAINTING THE SEA (LAVERNA NETLABEL)


Se non si sente o il player non funziona puoi scaricare ed ascoltare il file in formato mp3. Oppure clicca qui per ascoltarci col tuo player preferito.Se vuoi essere aggiornato attraverso la nostra mailing list scrivi una mail e inviacela a radiopazza@gmail.com
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6.1.11

R-Eject?




perche' carina carina carina sei tu
simpatica e dolce ogni giorno di piu'
e col tuo candore
carina tu sei fatta per amar


Una musica che proviene da un Caffé lungo il mare ti raggiunge. "Menzogne. Mentiras. ", non puoi fare a meno di pensare. E' una giornata di festa e con te non c'è nessuno. Chi vorrebbe non può, ma gli altri? E' forse la tua chiusura a spaventarli? Eppure credevi d'esser migliorata. Non puoi fare a meno di notare che se tu molli la presa, in pochi ti tendono la mano.

Poco fa l'hai intravista da lontano. Avresti voluto attraversare, forse non ti avrebbe nemmeno vista. E' miope come te e proprio come te anche con gli occhiali fatica a riconoscere le persone per strada. Non ce l'hai fatta, non ne hai avuto il cuore. Le sei andata incontro. "Buona passeggiata", le auguri. Ci mette un po' a mettere a fuoco te e la situazione. "Credevo fossi uscita con... Sei uscita da sola? Che brava!". Già. A differenza di te io almeno ho imparato a starci senza scassare le balle al prossimo.

Ti allontani, ma l'atmosfera ormai è rovinata. Mentre svolti per attraversare, stavolta per davvero, finisci per dare una bella craniata al ramo troppo basso di un albero: SDENG! A fanculo, quanto sono stronza, sempre a pensare agli altri... e a me quand'è che ci penso? In mano stringo ancora il sacchetto con il krapfen al cioccolato che ho comprato poco fa. Ormai è diventato freddo. Cercavo un posto adatto dove poterlo mangiare in santa pace senza sentirmi troppo sfigata o outsider, ma poi finisco per sentirmi patetica un po' ovunque. Ovunque ci sia gente.

Mi dirigo verso il pontile, vorrei saltar giù dal parapetto fin sulla sabbia, ma ci sono troppe persone per i miei gusti. Cambio di programma. Raggiungo il mare un po' più avanti, da uno stabilimento aperto al passaggio. Mi accoccolo bene imbacuccata sulle assi di legno rialzate costruite davanti a sparute cabine chiuse, il vento mi sferza la faccia. Mi lego i capelli con le estremità libere della sciarpa di cotone. Uno schianto. Ironicamente, s'intende.

Oggi sono passati esattamente tre mesi. Ti cerco tra le onde, solcandole con lo sguardo. Cerco tracce di te nell'illusione di infinito che il Mare mi restituisce, ma tu non ci sei. Avrei voglia di urlarti: "Dove diavolo sei finito? Perché te ne sei andato? E perché mi hai lasciato qui?", ma le lacrime sono più veloci. Ci risiamo. Ammetto che in questo momento non disdegnerei un abbraccio.

Mangio il mio krapfen in silenzio, anche per te, in ricordo delle nostre colazioni in ospedale dopo le tue analisi. E' passato così poco tempo che quasi non ci credo. R-Eject, reietta. Questa città oggi mi fa sentire così, mi sta espellendo, come si fa coi corpi estranei. Forse dovrei cominciare a entrare nell'ordine delle cose, mettermi in testa che presto sarò lontana. Inutile. Desidero far parte di qualcosa che non mi vuole, come un amante respinto.

Un gabbiano si sofferma volteggiando in linea d'aria davanti alla traiettoria del mio sguardo. Forse sei tu, che mi vieni a salutare. Che sciocchezza. Un'enorme nube oscura il Sole, sento un gran freddo. Lo vedi? Avevo ragione. E' tempo di andare. Eppur non mi muovo. Aspetto, fiduciosa. Prima o poi se ne accorgeranno che siamo fatti della stessa pasta, lo faranno prima che sia troppo tardi. Potremmo fare grandi cose insieme, se solo... Ma no, cosa vai a pensare! Non l'hai scritto tu, qualche sera fa, che some mental movies just leave you with a bunch of unreadable credits? Ecco. Rammenta. E carry on, cazzo!

***

Eccola arrivare al tramonto, la mia epifania: oggi, a un passo dal mare, mi sono sentita di nuovo leggera, senza essere superficiale. Non sono del tutto fottuta, se riesco ancora a scorgere un pesce in un pezzo di legno abbandonato dal mare, un paio d'angeliche ali in un gruppetto di nuvole sparute e reali, a cogliere in aria ciò che è invisibile in terra.

Oggi mi sono portata a spasso e sono riuscita a farmi di nuovo compagnia.
Il resto si fotta!


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Carina - Nicola Arigliano


4.1.11

Goccia A Goccia




L'ideale a cui tendevi la pargoletta mano
è andato lontano, è andato lontano...
Se ne andò mentre cercavi Godot
imitando con gli occhi Charlot.


Il caso è caso e in quanto tale non può essere forzato. L'Universo è ben lungi dall'essere dipanato e tu, tapina, l'hai soltanto brevemente assaggiato. Scruti le nuvole che ti vengono incontro attraverso il parabrezza, scenari da cartolina precedono un punto su una cartina che dovresti cominciare a chiamare Casa. Un punto di ripartenza, non tanto di arrivo. Ma non ci riesci. Non ancora.

Se la volontà potesse annullare le distanze, ti toglieresti quel vecchio scafandro e correresti incontro al tuo Domani ora, il sorriso ingenuo e il cuore gravido di dolore che ti fanno così cinicamente empatica, dolcemente isterica, cocciutamente istrionica.

Cullatemi ancora, sogni appesantiti, aiutatemi a levitare leggera, sogni stanchi, di lottare e aspettare! Sfinita. La goccia che un tempo mi ha generato continua a torturarmi ogni giorno che scende in terra. Anche se so che non ha colpe, ché questa è la sua natura e non può farci niente, non posso che odiarla e di riflesso odiare anche me per subirne i colpi lenti, ripetuti, cadenzati, talora più intensi, quasi da temporale, che mi picchiettano la testa da quando sono venuta al mondo. Giorno dopo giorno, pezzetto dopo pezzetto, correndo senza far rumore, sfidando l'armatura che in tanti anni mi è cresciuta attorno alle membra, cerco il mio angolo di tramonto. Starei sveglia per ore ad attendere l'alba, se solo servisse!

Frugo nelle tasche, c'è ancora quella vecchia moneta, simbolo di giorni che furono, tra ecoici corridoi fatiscenti e arrabbiati, sguardi deviati, sorrisi schermati e avvicinamenti mascherati. Chi diavolo sei? E perché continui a sfuggirmi? Sei forse lì per ricordarmi chi sono, che non devo mollare? Credi che abbia ancora qualche asso da giocare?

Rispondi, ti prego... non svanire una volta ancora, non temere i miei silenzi, non hanno alcuna pretesa, soltanto la bizzosa curiosità figlia di una lunga attesa. Dimmi che mi vuoi bene, che sai cosa siamo venuti a fare qui, ora, in questo tempo e con queste sembianze!

Tanti anni fa incominciasti le danze, libera volteggiavi, nell'aura ignota di una stanza mentale vuota. Luci e riflessi coloravano i miei capelli, occhi benevolenti contemplavano contenti. Oh, potessi tornare a quel momento, voltarmi di scatto e sorprendervi la vita sollevarsi in volo, a pochi centimetri dal mio mento!
Ridenti colline si dischiudevano timide, insenature lacustri prendevano luce da oscure montagne improvvisamente attraversate da bagliori di giorni nuovi. E tu, padre, accompagnavi discreto il mio incerto crescere lontano dal nido.

Fenice, dammi la forza di resistere ancora...
Soltanto un ultimo sforzo... e forse sarà l'Aurora!




YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Safe In The Steep Cliffs - Emancipator

2.1.11

Goodbye Stranger




E' una domenica strana. Di quelle domeniche che non sai che pesci pigliare, ché forse hai dormito troppo e non del sonno dei giusti. Frammenti bizzarri di sogni sconnessi ti restano appiccicati alle ciglia cispose, e sono strani rimescolamenti dei tuoi lavori, presenti e passati. La fatica e il disagio che un tempo sopportasti in silenzio ti scorrono ancora nelle vene, evidentemente.
Un frullatore tecnologicamente invasivo ti ha restituito alla mente un passato che avevi tenuto a distanza di sicurezza. Volti, sguardi, sorrisi, prolungamenti del sé che, a differenza dei tuoi, hanno ora una consistenza in carne ed ossa. Persone che sono rimaste legate tra loro negli anni e hanno imparato a fare a meno di te, nel rivederle oggi ancora così affiatate ti portano a pensare che probabilmente eri tu ad essere sempre stata fuori posto, che è stato molto meglio così.

Non provi nessun rancore, certe distanze di pensiero col crescere diventano insormontabili, a prescindere dall'affetto e dai ricordi. Ritrovi invece molta più comunanza di pensiero in certe sensibilità che allora avevi soltanto potuto intuire con una capacità di cui avresti preso coscienza molti anni più tardi, quando la vita avrebbe ormai allontanato anche la più remota possibilità che tutto questo potesse trovare una conferma. Ed ecco che la tecnologia arriva laddove non può farlo l'essere umano! Tutto diventa un po' più chiaro, ma in fondo perché niente cambi. D'altronde sai bene che è l'essenza quel che conta, non tanto la sua quotidianità camuffata. E poterla cogliere anche solo in pochi sparuti frammenti è un prezioso tassello da aggiungere al proprio personalissimo patchwork di vita.

Il mio nucleo pulsante e cangiante è stato messo a dura prova nell'ultimo anno. A fatica tento di mantenere accesa la fiammella. Quello che sta iniziando sarà l'anno della Rinascita. Il futuro, o meglio, questo presente in continuo mutamento, è nelle mie mani. Saprò liberarmi dei fantasmi del passato e delle loro ramificazioni nel presente, dentro e all'infuori di me? Saprò superare le mie resistenze inconsce e sovvertire certi automatismi che portano una parte di me a sabotare l'altra, mettendomi nella condizione di finire per inquinare la mia stessa aria?

E' una grande sfida. Forse la Sfida che ognuno di noi, più o meno consapevolmente, è chiamato ad affrontare nella vita. Spero di esserne all'altezza.

Voglio evolvermi. Diventare finalmente quella che in fondo sono sempre stata, in nuce.

Tutto il resto, che non riesco a dire, lo lascio alle immagini del video...
A buon rendere, Anima mia.



YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Goodbye Stranger - Supertramp


Solo dopo aver scritto il post mi accorgo, da una veloce ricerca, che le scene che tanto mi avevano colpito nel video creato da un ignoto youtuber per accompagnare la canzone dei Supertramp che mi ronzava nella testa e mi aveva fatto venir voglia di scribacchiare un po' per esorcizzare uno strano magone, sono tratte dal film "Now and Then", "Amiche Per Sempre", che credo di non aver nemmeno mai visto. Quando si dice la Sincronicità...