6.9.09

(In)Coscienza





Un futuro che tarda ad arrivare,
un passato che continua a chiamare
ed io, che continuo inesorabilmente a sbagliare.

Ora so che devo farmi odiare.
È l'unico modo per poterti salvare.

Partire, morire, dormire.
Sparire.

Devo solo trovare il coraggio.
Non ci vuole poi molto.

...And because of the things
That I saw for you
I spiritually grew...


Soundtrack: Rush - Depeche Mode

8 commenti:

fabio r. ha detto...

parole molto Hamletiane... dubbi all'orizzonte geniua ?

Mio ha detto...

Di coraggio ce ne vuole sempre, sia nel restare che nel partire. Soprattutto se si riesce, prima, a pesare almeno un po' il senso delle azioni. La consapevolezza pesa su di noi, mai sugli altri.
Ci vuole molto almeno di non essere dei VERI incoscienti.

Buona scelta e buona serata Yuki!

Roberto

Prisma ha detto...

@Fabio: caro mio, eccomi qua, ti presento il Dubbio in persona. ;)

@Mio: la cosa davvero lacerante è la consapevolezza che essere se stessi fino in fondo può far male davvero a chi dolore non merita. E allora, mi chiedo... ne vale veramente la pena? Per come sono fatta io, ho seri dubbi. Ma chi non ne ha?

Grazie per esserci sempre. Che pazienza che c'avete! :D

Mio ha detto...

@Museum: scusa per la replica...
E' che poi snaturando noi stessi il prezzo lo si paga in due, noi e chi dolore non merita ed il prezzo è molto più alto. Anche in questo tutto torna.
Supportare e sopportare sempre! ma credo che debba avvenire in maniera solidale, a vicenda. A mio avviso, dovrebbe essere un gioco di squadra perché alla fine non si è mai soli. Oggi a me domani a te o viceversa, che poi nulla cambia.

E chi scappa mica sei un virus contagioso sai?

Ri-buonaserataesettimana Yuki1

Roberto

Ishtar ha detto...

Uffffff
mi stai troppo provocando, ora ti picchierò senza pietà!
Il passato è parte di noi, non il nostro presente, ci serve conoscerlo, il futuro tarda ad arrivare perchè non guardi ne vivi l'oggi!
Ora ti sculaccio, del resto di qualche mese sono la sorellina maggiore ahhahah
Baciotti

Prisma ha detto...

@Mio: eh sì, hai detto bene. Gioco di squadra. È proprio questo quello che vorrei. Ma perché ci sia gioco di squadra gli obiettivi devono essere comuni e le aspettative e l'apporto di ciascuno - rispettando ovviamente le particolarità di ogni singolo componente della squadra - devono essere in equilibrio. Se l'equilibrio da parte anche di un solo elemento viene a mancare, tutto il gruppo ne risente. E il gioco non è più lo stesso. Ed è un peccato. E sono la prima a mettersi in discussione, èh.

Sicuro che io non sia un virus? Ho seri dubbi in proposito... :D

@Ish: aiutooooo! Hahahaha!

Mio ha detto...

@Museum: è che me li tiri fuori dal cervello i commenti e non posso resistere, ri-ri-scusa....

(Seguono pensieri personali, non giudizi o consigli OK?!)

Mai giocato a "palla colpire"? Almeno una delle due squadre, alla fine, avrà un solo giocatore, gli altri possono solo fare il tifo dai lati. Si vince e si perde tutti assieme, l'importante è aver la voglia di rigiocare la partita sempre. Nessuna ricriminazione, nessuna accusa vicendevole tutt'alpiù un assunzione di colpa che sarà sempre parziale.
Che sia amore o amicizia, nelle loro mille sfacettature, si sbaglia sempre almeno in due. Le percentuali di sbaglio contano solo se non confrontate con la perdita o con il guadagno. Ciò che resta nelle mani e dentro il Cuore è l'unica cosa che conta.

Buona serata Yuki!!!

Roberto


PS: mi sa di sì, sono stato contagiato. Il primo sintomo sono commenti a fiume e ripetuti???? :D
Vabbè c'è anche di peggio no? :)... VERO?!?!?!... Dimmi di sì... ok ok vado o meglio ci vado :D

Prisma ha detto...

@Mio: eh sì, sei stato decisamente contagiato! ;) Ma è sempre un piacere leggerti!