31.12.09

(E)Sp(l)osa


















Un'anima così forte
da far crollare tutte le tue certezze.
Parole,
che diventano carezze.

Ad una ad una
volteggeranno come foglie,
sapranno scardinare
tutte le tue voglie.

Il Tempo e la Passione,
concime e lacrime.

Una nuova Vita,
che affonda le sue radici nel Mistero.

Mi guardo indietro
e sorrido,
vedendomi com'ero.

Aspettavo risposte,
ora scorro, insieme alla corrente.
Che gran mistero, la tua Mente!

Ho ancora bisogno di prove,
e di un ombrello,
quando piove.

Ma al tuo affetto
non voglio rinunciare.
Sai, non è stato facile
lasciarmi amare...

Migliori Anni,
acciacchi e affanni,
miraggi e inganni.

Grandiosa
è l'Anima,
che si dona in Sposa...

Cascasse il mondo,
non mollerò la presa.
Deve ancora venire
il giorno della resa!

YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Seed - Afro Celt Sound System



25.12.09

Ipo-Crisi-A





Un altro. Cadiamo così, come le mosche.
- A che ora è il funerale? - Alle dieci.
Sveglia alle 6. Io e il babbo. Si torna al paesello.
La mattina della vigilia di Natale.

Tira vento, ma non fa più un freddo becco. E c'è persino il sole.
Il prete fuori dal comune e la sua omelia. Mi sei piaciuto, anche stavolta. Anche se sei strambo forte.

Si cammina tutti lemme lemme, a messa finita, dietro il carro funebre. E penso menomale. Ora hai smesso di soffrire. Povera zia, che te ne sei andata un fracco d'anni fa, quando morì tuo marito. Che la tramontana mica t'ha fatto onore, e invece di portarti via con lui ti ha regalato nove anni di passione, perdita di lume e smalto, e progressiva regressione. Fino al deterioramento delle ultime settimane. Se l'aveste vista, non l'avreste nemmeno riconosciuta.
Povera F. Si può amare una persona fino al punto da cessare di esistere, in barba al corpo terreno che continua la sua ipocrita e vuota esistenza, nonostante la mente se ne sia andata a ramengo da tempo? Se penso a come stasera ti sei preso cura di me, angelo mio, come nemmeno io sono in grado di fare, e a quanto ti amo, non stento a crederlo. Ma piuttosto un colpo in testa, che finire così, lentamente, nella sofferenza mia e altrui. Povera, piccola F. Ottantatre anni in un corpo di bambina. E ora eccoti lì, accanto a lui, mentre murano il tuo mucchietto d'ossa accanto alle sue. Sotto c'è mia nonna. Ho fatto appena in tempo a conoscerti, 28 anni e 9 mesi fa, e a piangere dallo spavento davanti al tuo aspetto austero e quell'orrido cappello.

La cappelletta di famiglia cade a pezzi. I cugini rimasti discutono sul da farsi, eccetto mio padre che, da buon orso, spesso se ne resta un po' in disparte, anche coi pensieri. Sarà, ma a me, quando sarò morta, non m'importerà una sega, come dicono da queste parti. Ho sempre pensato di farmi cremare e far spargere le mie ceneri in mare. Ma ho scoperto che è vietato. Pensa te! Son capaci di romperti i coglioni anche da morto, come direbbe praticamente due terzi della mia famiglia di toscanacci. La parolaccia, che mia madre odia tanto. È volgare.
Sarà. Per me sono molto più volgari certi comportamenti ipocriti. Come il mio oggi, per esempio. Tentare di spiegare a tutti perché anche stavolta non c'eri. E lo sai mà? Mi sono proprio rotta i coglioni. E anche se è Natale e ce l'ho messa tutta per coprirti, per difenderti, anche da lui che ti usa come foglia di fico per le sue mancanze - me l'ha ordinato il capo, il generale ha detto così, et cetera et cetera et cetera - anche se è Natale e bisogna essere tutti più buoni, io penso di esserlo anche troppo, e non per mia scelta. E anche se sto in riserva, mi son messa a fare l'eroina. Finché a tavola, davanti all'ennesimo io non bevo, sono crollata. Che stronza. Dovevo immaginarlo, non sono di pietra! E certe volte devo dire no. Ma non perché sono stronza. Perché non sono come gli altri. Ho l'energia contata. E non posso permettermi il lusso di esaurirla.

Mi spiace nonna, per aver rotto quel bicchiere. Credo fosse tuo. Lo so che non puoi rispondermi, e allora? Scusa posso dirlo, almeno? Scusa un corno. Ha resistito per 29 anni, quel bicchiere. Eh, lo so. Anche io. Ecco, allora vedi di starci più attenta, la prossima volta. Che i bicchieri rotti si buttano, ma anche i cristiani. Già.

Quante cose che non puoi dire. A che servirebbe? Tanto non capirebbero. E altre, semplicemente, non le puoi dire per puro istinto di sopravvivenza. Eppure non è stato così male, oggi. La piccola M., per esempio. Non te lo saresti mai immaginato tuo cugino S. andare così in brodo di giuggiole. Hai visto che capolavoro? Eh, già, cuginastro che non sei altro. E lei sembra essere nata per fare la mamma. Semplicemente perfetta. Nonostante sia più giovane di me.

E poi il pranzo della vigilia, e zia A. che prende sottobraccio zia F., quando fino a poco tempo fa nemmeno si salutavano. E la tua foto, cugino C., mentre imbracci la chitarra, il sorriso felice di chi vuole essere ricordato così. Lo sai? Ero riuscita a non piangere oggi, finché non ho varcato la soglia della tua cappelletta. La chitarrina in miniatura e la targhetta degli amici che sentono il vuoto immenso che hai lasciato. Lo vuoi anche tu il ricordino di C.? Accidenti se lo voglio. Come vorrei averlo potuto sentire cantare e suonare almeno una volta. Mannaggia alle distanze. Zia cara, spero proprio che oggi non resti sola a casa. Continui a ripetere e a rivivere milioni di volte la stessa scena. La morte improvvisa del tuo unico figlio. L'altra zia F. aveva cominciato così, quando morì suo marito. Speriamo tu non faccia altrettanto.

Sono le quattro, più o meno. Piove e ci aspettano almeno due ore di macchina. E la mamma ci aspetta per il cenone. La tua vecchia autoradio a cassetta. Fortuna che qualcuno si è ricordato che avevamo l'adattatore. Collego il lettore mp3 ed è fatta. Lo shuffle regala a questa desolata campagna dal sapore autunnale un'aura di mistero e fragilità. Calcolo i tempi. All'imbocco dell'autostrada farò partire la mia ultima creatura. Così puoi sentire cosa combina tua figlia al computer, oltre a tutto il resto. E magari entriamo pure nel clima che una sera come questa dovrebbe possedere. È o non è quasi Natale?

Pochi istanti e l'auto si trasforma in un carillon. Sorrido, non ci posso credere! Fa tutto un altro effetto sentirla qui. Ti piace. Rientriamo a casa e sono felice. Resisto persino al fuoco di fila delle sue domande, al lavoro perso, ai casini lasciati ad accumulare per poter essere presente oggi, lì dove credevo di dover essere, anche se ora, onestamente, non lo so più.
E poi le mie crisi e quella musica ripetuta a loop. E le mie cuffie nuove di pacca... i bassi come non li avevo mai sentiti, non certo con le mie vecchie cuffiette di skype! Sorrido come un'ebete e penso a quanto ti amo! E poi l'altra sorpresona... Ma come ti vengono? Mi risparo per l'ultima volta la playlist self made. Non tutto è perduto. Nemmeno il foglietto con la tua poesia, Don Roberto. Che più che un prete mi sembri uno scrittore mancato, scusa l'insulto. Ma sai, tra "colleghi" ci si riconosce. E anche tra "pazzi".

A buon rendere...


Buon Natale......!

Tutti gli uomini hanno bisogno di tenerezza,
ma sono piuttosto restii a riconoscerlo.
Recitano la parte delle persone adulte
che si controllano.
Eppure è così chiaro che in ogni cuore
si nasconde quel bambino che eravamo e che non
è mai cresciuto.
Il bisogno di tenerezza è rimasto là...
come un fiore bisognoso di acqua.
Non avere vergogna di Dio.
Non temere di chiedergli di avvolgerti
nella sua infinita tenerezza.

Lascia che Dio ti prenda in braccio.

Lascia che Maria lo deponga
nella culla del tuo cuore.

Lascia che il Natale ti avvolga
nel suo mistero.

Lascia che il tuo cuore
diventi un cuore nuovo.

BUON NATALE A TUTTI!!!!!!!

Don Roberto.


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Just A Sad XMas - Soul Duo

23.12.09

DolceAmaro






'Cause it's a bittersweet symphony, this life

Già, puoi dirlo forte!

Try to make ends meet

Mica facile, sai? Però, a volte, ci si riesce... ed è bellissimo!

You're a slave to money then you die

Maledetti soldi, quante volte li ho maledetti...

I'll take you down the only road I've ever been down

Prendimi per mano, e io verrò con te.

You know the one that takes you to the places where all the veins meet yeah,

Sì, conosco bene quel posto. È lì che tutto ha avuto inizio.

No change, I can change

Quant'è difficile cambiare!

I can change, I can change

Ma non impossibile...

But I'm here in my mold I am here in my mold

Ah, non dirlo a me, guarda. Ho anche le ragnatele!

But I'm a million different people from one day to the next

Eccomi qua. Uno, nessuno e centomila.

I can't change my mold No, no, no, no, no

Già, un po' di muffa, ahimè, resta sempre. Che ci vuoi fare?

Well I never pray

Nemmeno io. Non sai da quant'è che non prego. In senso canonico, intendo.

But tonight I'm on my knees yeah I need to hear some sounds that recognize the pain in me, yeah

Ah, l'hai detto! Solo la Musica sa. Solo la Musica ti legge dentro, solo lei ti capisce davvero. Senza fare nessuna domanda.

I let the melody shine, let it cleanse my mind, I feel free now

Purificazione, catarsi e liberazione dal Male, per il tempo di una canzone. Fortuna che hanno inventato il loop!

But the airways are clean and there's nobody singing to me now

Eh sì, cantare per se stessi non è come avere qualcuno che canta per te... Ma sempre meglio di niente, no?

[...]

I'll take you down the only road I've ever been down
I'll take you down the only road I've ever been down
Been down
Ever been down
Ever been down
Ever been down
Ever been down
Have you ever been down?
Have you've ever been down?

Se sono mai stato giù? Se ho mai toccato il fondo, dici? Diavolo, sì! L'ho annusato con queste mie narici. L'ho stretto fra le mani, raschiato con le unghie, accarezzato coi capelli.
Sì, ho sbattuto forte la testa, affondato l'anima nel pozzo nero e profondo che chiamano Dolore.
Ma guardami! Guardami ora.
Sono ancora qui, più forte di prima.

Fragile e potente.
Due ricchezze in un corpo solo.


Questo, amici miei, vuole essere il mio "augurio" per l'anno nuovo e per tutti quelli a venire. Che possiate trarre forza dalle vostre debolezze. Ricaricarvi di nuova linfa vitale attraversando le rapide della vita. Perché con il vostro affetto mi avete aiutato a rialzarmi. E ora mi sento un po' come Richard Ashcroft all'inizio della sua esibizione, il microfono appoggiato al cuore, per lasciarlo parlare...

Un abbraccio grande grande a tutti coloro che, nel bene e nel male, mi hanno aiutato a crescere.

Buona Vita, ragazzi miei!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Bitter Sweet Symphony - The Verve

20.12.09

Scintill-IO






Passo dopo passo
la spiaggia mi insegue.
Accelero, come posso,
ma il corpo langue.

Respiro.

La luce filtra
tra le palpebre chiuse.

Poche ore fa
"imbracciavo un mitra".
Parole rabbiose, velenose.
Ora solo due braccia stanche,
deluse.

Riprendo a camminare,
occhi bassi.
Conchiglie e sassi.

Voglio osservare, capire,
amare.

Ogni scaglia un frammento di me.
Identità che abbaglia.
Persino te.

Chi sono?

E cosa farei,
se fossi un uomo?

Ti abbraccerei,
con tutta la mia forza,
e scalfirei
quell'inutile scorza!

Scivola la sabbia
tra le dita intirizzite.
Se le parole vomitano rabbia,
non vanno capite.

Decido di andar via,
ma non resisto.
Cos'è quello scintillio?

Abbasso gli occhi
e finalmente sorrido...
...al mio vero Io!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Presence - Agricantus

15.12.09

Sin Cope





Rendo tutto più semplice.
Divento complice
di un disegno mai pensato.
Indegnamente accennato.

Vaneggiamento,
liberi pensieri sparsi.
Desideri e sogni, riarsi
privi, ormai, di compimento.

Eppure continuo a sbagliare,
aspetto che sia un altro a chiamare.

Ma chi? Perché? E per cosa?
Soffre la voce, che in silenzio non osa.

Nella paura che nulla spiega
ogni volta sembra l'ultima.
Ed io, che a te rivelerei ogni piega,
anche la più intima...

Omissioni, bugie camuffate.
Certe cose non dovrei darle per scontate.

- Io sono così! Prendere o lasciare.
- Anche le rocce, col tempo, possono cambiare...

YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Dissolved Girl - Massive Attack

12.12.09

10 Years After




Asincronicamente.
Cunicoli metropolitani asfittici.
Metallici.
Sottopassaggi semilluminati, puzza di piscio, rottami.
Due anime.
In separata sede.
Un treno sempre in ritardo.
Stazioni semideserte. Abbandonate.
Il ticchettare della pioggia sul metallo arrugginito.
E noi, seduti sopra, a contare invisibili margherite.


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Chiudi Gli Occhi (La Vita È Un Sogno) - Faust'o

11.12.09

I'm In Heaven... After All!




C'è proprio bisogno di ritrovare un po' di pace, in mezzo al caos.
Tempi duri, questi. Tutti - chi più, chi meno - viviamo sotto pressione. Il Caos interiore ed esteriore ci sovrasta. I sogni, spesso, li abbiamo dovuti chiudere in un cassetto, in attesa di tempi migliori che forse mai verranno. Ma è più salutare conservare quella fiammella in un posto sicuro, senza spegnerla del tutto. Il solo pensiero che sia sempre lì, nonostante le intemperie, aiuta.

E così, zompettando felice dentro di me, senza nulla lasciar trapelare all'esterno a parte un sorrisetto appena accennato sulle labbra, mentre ripercorrevo per la milionesima volta quello stesso tratto di strada che conosco da ventinove anni nell'esercizio delle mie quotidiane lavorative funzioni (no, non sono una di quelle, nel caso ve lo steste chiedendo), mi è tornata alla mente, così, d'emblais, questo gioiello musicale.
Una veloce ricerchina et voilà... eccomi negli anni '30, a sognare di avere la leggiadria e il fascino elegante di Ginger Rogers, a immaginarmi volteggiare indossando quello stesso abito, con passi misurati e sicuri, nonostante un tacco non indifferente.

La mente ritorna a quelle poche, intense lezioni in cui un professore fuori dalle righe mi svegliava dal mio torpore ignorante e mi insegnava a sognare... prima che la vita facesse di tutto per farmi riaddormentare...


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Dancing Cheek To Cheek - Fred Astaire

10.12.09

Irresistibile Scioglievolezza





Non riesco ancora a venirne a capo, credimi. Li guardo e penso... ma guarda come sono belli. Come vorrei... Ma perché noi non... Sembra impossibile.

Lo credo bene. È come paragonare le carte scoperte agli arcani.

Mi chiedo dove abbia sbagliato, perché la luna sia nata storta.

Non è lei ad essere nata storta, sei tu che ogni tanto ti svegli con la luna storta. Pensaci.

E certo. Voglio vedere te... E poi ci manca solo lei, e la sua voglia di parlare a tutti i costi.

Il tuo broncio non le interessa?

Macché. Banalità, sciorinate insieme al caffellatte. Più dure da mandar giù persino dei biscotti integrali.

Osservati. Cos'è che ti manca, secondo te?

Leggerezza. Irresistibile scioglievolezza.

Guardi troppa pubblicità!

Già. La pubblicità è l'anima del commercio. No, de li mejo mortacci tua, come scriveva qualcuno...

Però, se ci rifletti, la pubblicità ti prepara alla vita in modo molto efficace.

Cioè? Spiegati meglio.

Ti abitua al "guardare ma non toccare".

Non mi pare proprio, anzi! Fanno di tutto per spingerti a comprare per poter finalmente toccare.

Sì, ma non sarà mai la stessa cosa che hai provato nel guardare la pubblicità. Metterai mano al portafoglio e tutto quello che avrai sarà solo un pallido surrogato di quello che hai sempre sognato.

E allora perché certe persone sembrano riuscire a godersi la vita succhiandola fino al midollo? Come ci riescono?

È la loro natura. Sono spontanei.

Ovvero? Nessun condizionamento? Sociologico, familiare, genetico? Nulla?

Anche. Ma, vedi, se nasci rotondo non puoi diventare quadrato, diceva qualcun altro.

Eh no! Non puoi cavartela così. In fondo, voglio ancora credere nella trasformazione. Fatti non fummo per viver come rocce, ma per venir plasmati dalla furia silente delle acque!

E questa da dove l'hai tirata fuori?

Mi è venuta così, di estro.

Di estrò-geni, vorrai dire.

Ah ah ah. Molto divertente.

Hai mai pensato di scrivere i tuoi sogni al risveglio?

Eh, magari. Non ne ricordo uno!

Fa' uno sforzo. Pensa che Pauli è riuscito persino a sognare l'Orologio del Mondo!

Seeee. Io al massimo posso sognare il mio vecchio orologio scassato.

Ecco. Comincia da lì, allora. E plasma il tuo Tempo, una volta per tutte!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Libertad - Manu Chao

Oh libertad! Divina libertad!
Quiero salir, y no me abren la puerta (2x)

Cuando tu te vas
Cuando tu te vas
Te llevas mi sangre
Corriendo detras (2x)

Oh libertad! Divina libertad!
Quiero salir, y no me abren la puerta

Por ti, trasnocho y madrugo
Por ti, yo me acuesto tarde (2x)

Oh libertad! Divina libertad!
Quiero salir, y no me abren la puerta (2x)

Cuando tu te vas
Cuando tu te vas
Te llevas mi sangre
Corriendo detras (2x)

Vivir sin ti, es vivir muriendo
Vivir así no lo recomiendo
Sigue así yo sigo insistiendo
Vivir sin ti, es morir queriendo

Cantar pa ti es clavarme espinas
Ese dolor se te contamina
Será mi voz que ya desafina
Cantar pa ti es clavarme espinas

Mis ojeras son tus noches
Mis ojeras mi manera
Mi soledad es mi manera de darme a la borrachera

Vivir sin ti, es vivir muriendo
Vivir así no lo recomiendo
Sigue así yo sigo insistiendo
Vivir sin ti, es morir queriendo.

Cantar pa ti es mi dexedrina
Te pone más que la cocaina
Que te desvela por la matina
Cantar pa ti es clavarme espinas

Oh libertad! Divina libertad!
Quiero salir, y no me abren la puerta (2x)

Cuando tu te vas
Cuando tu te vas
Te llevas mi sangre
Corriendo detras(2x)

9.12.09

Andale, Andale. Andare!





Via.
Schiena spezzata.
Calamita direzionata.
Dritti verso il futuro.
Non sono ancora contenta.

La Parola che ti tenta.

Caracollare.
Imprecare.
Andale, andale. Andare!

Palle quadrate, arrotondate, limate.
Tutto l'amore che posso,
rotola giù in fondo a un fosso.
Non mi accontento dell'osso,
voglio l'Anima, il nucleo, colore rosso!

Ignaro, impari a conoscermi.
Forse molto meglio di me.

YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Waiting On An Angel - Ben Harper

Waiting on an angel
one to carry me home
hope you come to see me soon
cause I don't want to go alone
I don't want to go alone
Now angel won't you come by me
angel hear my plea
take my hand lift me up
so that I can fly with thee
so that I can fly with thee

And I'm waiting on an angel
and I know it won't be long
to find myself a resting place
in my angel's arms
in my angel's arms

So speak kind to a stranger
cause you'll never know
it just might be an angel come
knockin' at your door
knockin' at your door

And I'm waiting on an angel
and I know it won't be long
to find myself a resting place
in my angel's arms
in my angel's arms

Waiting on an angel
one to carry me home
hope you come to see me soon
cause I don't want to go alone
I don't want to go alone
don't want to go
I don't want to go alone


Notturno




- Che hai da guardare?
- Le tue fossette...
- Ma io non ho fossette!
- Sì che le hai.
- Sarà... Ma non dovresti dormire a quest'ora?
- Non ho sonno. E poi è così bello guardarti...
- Ma se sono struccata, ho un pigiama orrendo e i capelli in disordine!
- Non è questo, che guardo.
- Tu non sei normale, lo sai?
- Non sono normale, perché ti amo?
- Non sei normale perché mi sopporti. Fatico io, a sopportare me stessa! Anzi, spiegami come diavolo fai.
- Non lo so. Non ci penso, in realtà. Ti vivo e basta.

forse è questa la chiave...
viversi e basta...
senza fare troppe domande...


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: As Time Goes By - Harry Nilsson

You must remember this
A kiss is still a kiss
A sigh is still (just) a sigh
The fundamental things apply
As time goes by

And when two lovers woo
They still say: "i love you"
On that you can rely
No matter what the future brings
As time goes by

Moonlight and love songs - never out of date
Hearts full of passion - jealousy and hate
Woman needs man - and man must have his mate
That no one can deny

It's still the same old story
A fight for love and glory
A case of do or die
The world will always welcome lovers
As time goes by


8.12.09

Adesso Mordi!




Amicizia.
Plachiamola insieme,
questa sete di Giustizia!

Attraversare il presente
annusando il futuro,
tra Assurdo e Concreto,
Serio e Faceto.

Seduti vicini,
corpo a corpo,
condividere i sogni
raccontarsi i ricordi...

Ecco la mela proibita,
adesso mordi!

Always keep in mind...
They'll never take us alive!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Never Take Me Alive - Spear Of Destiny

7.12.09

Eva(N)Gelos




Ti penso.
Ma il pensiero resta chiuso.
Scrigni di cartone.

Sedersi sul passato che trabocca.
Scoppia.
Stroppia.

Volute di tentativi.
Tentano di volerti.
Volano per caderti.
Stridono per tenerti.

Liquidi pensieri rotolano a valle.
Scaglie di sale aggrumano alla sorgente dei pensieri tristi.
Ricordo te e parole e sogni e scritti e calci nelle palle.

Boeri.
Da mordere, suggere, ingollare.
Una ciliegia e un goccio d'alcool per dimenticare,
ieri.

Bussi ancora. Apri, senza aspettare.

fa' di me quel che ti pare,
sono stanca di lottare



"[...] Lenina provò di colpo tutte le sensazioni che normalmente si esperimentano al termine d'un trattamento di Surrogato di Passione Violenta: un senso di vuoto spaventoso, una apprensione ansimante, la nausea. Il suo cuore pareva aver cessato di battere. [...]".

A. Huxley, Il Mondo Nuovo.

YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: Eva - Adriano Modica

6.12.09

In Marcia (I Wish I Was...)




Polpastrelli contro polpastrelli
avresti dovuto esserci.
Tu che non ci credevi più,
avresti sorriso.
Una scia di pensiero pulito,
sconosciute gambe
in cerca di libertà.
E quando lui ha gridato
tutta la rabbia e l'indignazione
per quel dolore privato
da uno stato senza ragione,
lacrime di commozione
ti hanno irrigato
lavando via il cinismo
che la vita ti ha regalato.
Avresti dovuto esserci,
avremmo dovuto marciare insieme.

No, non è ancora morta la speme!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

4.12.09

Tanti Auguri, A Me!




















RADIO PRISMA 15 - SETTANTA MI DÀ TANTO #2

Il 4 dicembre 2008 Radio Pazza pubblicava il mio primo podcast dal titolo Settanta Mi Da' Tanto, dedicato alla musica italiana degli anni '70.

L'istinto, da buon pilota automatico, da allora continua a guidarmi nel trovare la musica giusta, quella che mi aiuta a esprimere pensieri che mai avrei immaginato di avere dentro di me.

Questo mix di note e parole dà vita ai podcast di Radio Prisma, la mia rubrica personale all'interno di Radio Pazza.

Quello che l'istinto non mi aveva detto è che la mia passione per la radio sarebbe stata così grande e così duratura.

Ringraziando di cuore Bak e Grex per avermi accolta con grande generosità nella loro squadra, per il mio primo compleanno web-radiofonico vi regalo e mi regalo Settanta Mi Da' Tanto #2, sperando di poter rimanere al microfono ancora a lungo...

Per ascoltare la puntata, visita il blog di RADIO PAZZA e, se ti va, lascia pure un commento!
[abbiamo semplificato la procedura, non dovreste più avere problemi ;) ]

Buon ascolto!

Yuki aka Dj Prisma.


Soundtrack: Che Cosa Sei - Alberto Radius


RUBA IL BANNER!




2.12.09

EroIca(Ro)




tintinnanti puttane
vergini suicide
matrioske dondolanti
in pallidi giardini

griderà il vostro nome
la sapienza che ignorate
cestinando semi di pensiero
come bucce ignobili
rimasticate

incubi pneumatici
rotolano asfalto
giù per la scogliera

il vostro sangue laverà l'onta
di un morbo subaracnoidale

eroiche vergogne
s'inabissano d'immenso
mentre il ventre di balena
accoglie l'umida coscienza
e la rinasce a nuova vita

Io sono il faro
il cipresso fulminato

la maschera da rugby
i tappi per le orecchie

odio
amore
iodio
gadolinio

scansioni rumorose
e un ago conficcato

frattaglie, santi numi
il passato rivelato

chiodi di garofano
e stucco sulla faccia

odio te
perché tu sei me
e se io sono te
non vorrei essere me

gocce stillano da ampolle plastificate
nascosto coraggio da tirar fuori all'uopo

brivido terrore raccapriccio,
non voglio più chiudermi a riccio!

IO VOGLIO A M A R E

ME
TE
NOI
VOI
LORO

Sono
un
OSSI
MORO!

Amo anche te,
mio pallido riflesso.
Ti amo,
anche se sarebbe incesto.
Sogna pure,
rimirandoti allo specchio.
Ma non tornare indietro:
ormai sei desto!


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM



(La Scarzuola di Tommaso Buzzi e una guida 'sopra le righe')

Soundtrack: Karajan - Beethoven Symphony No. 3 'Eroica' - Part 1

(Re)Flex




Specchio specchio delle mie brame,
perché non vai affanculo in quel reame?

Stanco di correre dietro a Perfezione,
mi ritiro nel guscio chiamato Castrazione.

Unghie, vi ho tagliato!
Perché vi accanite ancora,
sul mio bianco perlato?

Si fermasse il Tempo, smettesse di strozzare.
(Impazzisci le lancette, non farle più fermare!)


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: L'Immagine Di Te - Radiodervish

1.12.09

ScatoLogico





Staccare la spina. Duro allontanarsi dalla tua propagazione tecnoica. Ma doveroso.

Stai implodendo. Letteralmente.

Sai benissimo che non sei così. Che la vera Te è là fuori, che aspetta solo che allunghi le mani a toccare il cuore delle cose, a fendere l'aria, a gemere il buio. E non solo interiore. Lui lo sa. E sarà con te, in ogni istante. Ti vedrà tornare bambina, zompettare allegra, mimare passi di danza maldestri, dimenticati da un corpo privo ormai di allenamento, intorpidito, come la mente atrofica, ipertrofica, famelica di Sapere.

Un enorme ostello tutto per voi. La notte fredda non teme coperte. Ho dimenticato di portare Musica. Esploriamo. Giù per le scale, nella cucina senza riscaldamento. Due porte come di saloon. Entriamo! Un ripostiglio, posate di plastica, un barattolo di Nutella, della camomilla, cianfrusaglie varie e poi la vedi: la Radio! Vecchia, impolverata, semidistrutta. Non fa niente! Purché sia funzionante. È un attimo. La prendi tra le braccia, e via, di nuovo, su per le scale stavolta. Inserisci la spina nella presa e inizia la magia. Strani fruscii, voci aliene, lingue misteriose: la macchina del tempo! Gira la manopola in cerca di Mistero! La stanza ora non è più silenziosa. La polvere non fa più paura. Nemmeno il minuscolo scorpione sulla parete immacolata.

Il mattino è frizzante. Pungente. Naso all'insù, come tanti anni fa, assorbi la vera Te e speri che non se ne voglia più andare. Sai già che tra poco dovrai tornare. Ora no! Pensiamo all'Azione. Leonardo e le sue macchine umanistiche. Datemi una leva e vi solleverò il mondo! Il massimo del risultato con il minimo dello sforzo. Inventare di notte, quando nessuno disturba. Una candela per misurare il tempo. Occhi d'aquila. Matematica e Geometria. La forza propulsiva. Il Volo. Cosa sarebbe successo se un genio simile fosse nato altrove? Il Progresso o l'Apocalisse? Ulisse. Gli occhi di un bambino.

Via verso nuove scoperte. Immerso nel verde un paradiso profano. Simbolismi. Surrealismi. La verità dell'uomo è nella cagata. Lo dice lui. L'uomo chiamato astro nascente. La Follia e la Saggezza. La Consapevolezza e il Bambino Interiore. Il Sole e la Luna. Lo Yin e lo Yang. L'Uomo e la Donna. La Notte e il Giorno. La Luce e il Buio. L'armonia degli opposti. Viviamo nelle scatole, polli nel pollaio, siamo il frutto di imitazione esterna. Non siamo. Uscire nel buio solo se si è certi di tornarne vincitori. Il giardino rinascimentale. L'uomo come parte del paesaggio. Del labirinto. Interiore. Tre porte. Una scelta. Solo lei potrà salvarci nei momenti di calo energetico. Le vibrazioni. I campi energetici affini. Non sono matta! O forse sì. Potessi esserlo come lui! Signore e padrone delle sue elucubrazioni. Al riparo da certe sterili masturbazioni. Giullare sceso dall'alt(r)o per risolvere l'impossibile. I sette ottavi. La Musica è Materia scolpita. O la Materia è Musica scolpita? Non ricordi. La grande nave. L'amore. Una donna senza testa. L'occhio alato. E un cipresso fulminato. La malattia che fa rinsavire. Francesco e la spoliazione. Un Bene superiore. La Nudità che fa paura. Che si nasconde in decine di simboli e geroglifici. Decrittare. Scoprire. Annusare. Scavare. Per rivestirsi di pura essenza. La Luna che danza. Si specchia. E ci specchia. Stimmate. Un pensiero che scotta. Resisteremo. No pasaràn! Se non vogliamo.

Il grande vecchio dalla sciarpa rossa. Il suo richiamo dalle vetrine. Una città medievale. Un pozzo che porta nell'Ade. Osho e le carte. Io e l'Altro. Il Castello e l'Immaginazione. Un figlio e sua madre. Un viaggio senza ritorno. L'Essere e il Non Essere. L'Arte come Comunicazione. Come Missione! Altrimenti è solo Finzione.

Infarino la mia pseudo cultura. La impasto con l'Amore. Persone Speciali attendono. Per loro non esiste la locuzione: "Non ho tempo". Dalla tastiera al mattarello. Passando per i Pink Floyd, Johnny Cash, Joe Strummer e la loro Redemption Song. La Luna, il Sole e le Stelle farcite di marmellata di mirtillo. Una spolverata di zucchero a velo. Un bacio leggero.

Dolce E., fragile tigre in via di estinzione, questi sono per te. E per me. Non voglio più aver paura di dire: ti voglio bene.

Grazie di Tutto.


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM


Soundtrack: The Voice - Alan Parsons Project