12.9.09

Corri, Ragazzo!




Una mela.
Come tante altre.

Una mela.
Proibita.

Ecco che diventa la più ambita.

Non lo vedi l'inganno della mente?
La tenera illusione di un'impressione vestita di emozione?


Un cavaliere.
Senza armatura e senza paura.
Indossa solo uno Scafandro,
così pesante,
che col suo passo
ci ha quasi scavato una Buca.

È talmente grande che pare un Armadio,
ma Tristania non ha paura.

Timida, lo avvicina. Con molta premura.

"Cos'è che ti preoccupa? Hai lo sguardo spento."
"Non posso parlarti o, prima o poi, me ne pento."
"Allora non dire niente. Non mi importa cosa pensa la gente."
"Ho perso la strada, il cavallo e il senno. Mi nego persino il sonno."
"Hai una brutta cera. Fatichi troppo, da mane a sera."
"Che altro posso fare? Non è questo, forse, il mio umile destino?"
"Lasciami indovinare. Adesso passi il tempo a rimuginare e a sognare..."
"Certo! E che altro dovrei fare? Nessuno mi vuole ascoltare!"
"Sbagli, se pensi di trovare altrove ciò che hai già vicino."
"Come fai a dirlo? Io non vedo niente."
"È che passi troppo tempo a giocare con la mente...".

Non lo senti il sole mattutino?
Il timido frizzare del vento settembrino?

Scappa, ragazzo. Corri, finché sei in tempo!
Riprenditi la vita, e presto. L'amore è un lampo.
Se non ti svegli in tempo, dalle illusioni non hai scampo...


Soundtrack: The Rip - Portishead

As she walks in the room,
Scented and tall,
Hesitating once more.
And as I take on myself,
And the bitterness I felt,
Realise that love lost, while
White horses,
They will take me away,
And the tenderness I feel,
Will send the dark underneath,
Will I follow?

Through the glory of life,
I'm scattered on the floor,
Disappointed and sore.
And in my thoughts I have bled,
For the riddles I've been fed,
Another lie moves over, while
White horses,
They will take me away,
And the tenderness I feel,
Will send the dark underneath,
Will I follow?

While, white horses,
They will take me away,
And the tenderness I feel,
Will send the dark underneath,
Will I follow?

5 commenti:

Ishtar ha detto...

Tesorino per fortuna scrivere fa assai bene se no mi preoccuperei...se non altro io non riesco a starti dietro!
Non ho nulla di più da aggiungere alle tue parole se non che quel discorso mi pare di averlo già sentito...ho cercato invano la leva di spegnimento dei pensieri...bisognerà trovare un altro sistema, quindi per ora scappa, corri più che puoi da quel che vuoi ma da quello che hai dentro non puoi scappare ovunque tu andrai...un abbraccio sorellina :)

Mio ha detto...

Quello che dici è quello che mi è stato detto tante volte. Prima bisogna capirsi poi, forse, si potrà raggiungere ciò che si vuole. Il contorno non cambia, il fuggire non aiuta. Personalmente non ci credo, o meglio, non è completamente vero: se le rose non sbocciano al polo nord un motivo ci sarà no? Se un seme curioso si è ritrovato su un suolo troppo duro e arido per accoglierlo non avrà via di scampo, a lui spetta la ricerca del suo posto. No, nessuno lo potrà aiutare. L'Amore in tutte le sue forme porta sempre con se una parte di egoismo legandolo a ciò che non potrà mai essere.

Buona giornata Museum!

Roberto


PS: dopo ci sono delle cose assimilabili a fiori(?)ma brutti pungenti e pelosi che si trovano a stanziare nelle alpi e ma quelli sono i peggiori... :D

Prisma ha detto...

@Ish: cara sorellina, è vero, da quello che hai dentro non puoi scappare. Ma come ti dico sempre, l'energia si può sempre trasformare. La creatività sarà la strada per canalizzare! Ti abbraccio forte forte forte!

@Mio: :D Il tuo PS mi ha fatto troppo ridere!
Il fuggire di cui parlo è la necessità di uscire da una situazione stagnante, una gabbia immaginifica e pericolosa, che annacqua i pensieri e, come una serra, fa da filtro contro il sole vero... Come dici tu, il seme deve trovare la terra giusta, che possa accoglierlo come merita e che possa fare di lui il fiore o il frutto più bello!

Un contadino che abbia a cuore le sue sementi, non può lasciarle in balia degli eventi! Ma farà di tutto perché non muoiano di stenti, tormentate dai venti...

(aridàje co' 'sta rima, AHAHAHAHA!)

liberoPensieRoberto ha detto...

Il seme si tormenta
se nel contadino spera;
il seme senza senno stenta
sogna quella terra, come fosse vera.
Perché il seme è in balia del vento?
Perchè dal vento vuol fuggire,
ma..

..dal vento non si può fuggire.

Resta poco dunque al seme,
ben poco c'è da fare:
chiuder gli occhi, stare al vento insieme
e lasciarsi finalmente trasportare!

Prisma ha detto...

Oddio Rò, sei stato contagiato pure te! AHAHAHA! Salvati dalla rima, finché sei in tempooooooo! :D

Il vento sa essere assai egoista,
la sabbia che solleva
può far perdere la vista!
Il seme che darà fiducia al contadino,
presto o tardi ne sarà contento:
grazie a lui potrà contemplare il firmamento
e finalmente separarsi dalla terra
come da una madre il bambino.