26.10.09
Back From Outer Space
Eccoti qui, di fronte a una nuova serie di numeri. Enigmi.
30-31-32-33-34-35. E poi il muro. Qui non si passa.
E chi l'ha detto? Io, se voglio, vado oltre e come.
Il mio pensiero è capace di questo e altro.
Altro? Hai detto Altro?
Esattamente.
Adoro quei piccoli dettagli di me che mi fanno trasalire. Stento quasi a riconoscermi, a volte. Come adesso. Una fila di sedili vuoti, una porta di plastica biancastra che riflette parte di un trolley e la punta di uno stivale. Elegante. Il mio.
Non ci credi? Allora sporgiti in avanti, fallo, se ne hai il coraggio.
Sei proprio tu.
Gli sconosciuti che occupavano i sedili vicini ai tuoi, la coppia di giovani tedeschi che leggevano in silenzio, scambiandosi di tanto in tanto qualche risata complice, è andata via. Probabilmente stanno già imbarcandosi per far rientro a casa.
Davanti a te hai ancora un paio d'ore. Pensaci. Potresti imbarcarti su un volo qualunque, destinazione: Vita Nuova. Un'altra identità, nuovi mondi da esplorare. Mettiti alla prova, vediamo che sai fare.
Cominci a ragionare un po' troppo come Pirandello ultimamente. Peccato che tu non sia Mattia Pascal, anche se il suo nome di battesimo, se fossi maschio, ti calzerebbe a pennello.
Sai già che, come al solito, righerai dritto. Ripercorrerai il cammino esattamente all'inverso e tornerai al tuo posto senza fare storie. Ma non riesci a smettere di pensare che qualcosa dentro di te sta cominciando a cambiare.
Dio, se solo potessi danzare nella vita come danzo nella mia testa! Sorriderei come se non avessi alcuna paura, stringerei altre mani come se non avessi mai fatto altro nella vita, donerei abbracci e ne riceverei altrettanti. Manderei affanculo una volta per tutte quella maledetta voce interiore che continua a ripetermi: "Non ti fidare, non ti fidare! Prima o poi ti tradiranno!".
Se c'è qualcuno che può tradirmi, affondarmi, tarparmi le ali, quella sono soltanto io.
Riesci a vedermi annaspare?
Sono io,
la sirena con la coda di piombo.
Come palla di cannone,
inesplosa incombo.
***
Distruggere la superficie specchiata,
fracassarla senza indugio,
ferirsi con le schegge
fino a ricavarne un pertugio.
Troveresti l'acqua agognata,
ma perderesti il tuo rifugio.
Che tu sia dannata,
acqua avvelenata!
Insegui come un segugio
una verità blindata.
***
Se donassi me stessa,
perderei l'essenza!
Timida leonessa,
continui a scegliere l'assenza.
Un dolore rinunciare
alla vita che si sdoppia.
L'Amore da preservare,
la sicurezza di una coppia.
La luce oltre la siepe,
l'Amicizia di cui hai sete,
la fame di Famiglia:
quanti riflessi ci sono
in una biglia?
***
In Volo
Sorvolo increspature di me
che a volte mal sopporto,
recupero sinfonie ancestrali
che vorrei farti ascoltare
senza più il timore
che rifuggirai l'ascolto,
come soffi di maestrali
che provengono dal mare.
Sfodererò il mio sorriso migliore,
quello che sa nascermi dal cuore.
Finalmente pronuncerò il mio nome,
perché è quello che in questa vita
altri scelsero per me.
Non so spiegarti come,
ma il mio corpo in alta quota
ha rigettato da eremita
il mio comportamento idiota.
Niente dovrà mai cambiare!
Avrai solo due occhi in più
in cui poterti specchiare.
***
Una gabbia
e tutta l'inutile rabbia
per un dolore
che ottuso
continua a oscurare
il tuo lato migliore.
Procedi ugualmente,
il freno a mano tirato,
occultando una ferita
che non hai mai dimenticato.
Devi liberarti, finalmente,
e partorire il dèmone
che ti vive nella mente.
Fallo rotolare,
dalle tue viscere fino al mare
e lì lascialo agonizzare
fino a che non sentirai la forza
per poterti rialzare.
Il Sole ti attende,
col suo riflesso abbagliante.
Ti sorprenderà un chiarore accecante
e una visione nuova, totalmente straniante.
A te, splendore dorato
urlerò a pieno fiato:
"Grazie a te, ora sono rinato!".
***
lo splendore olistico
un rapimento mistico
un universo quantico
l'oceano atlantico
virtù e debolezze
i tuoi schiaffi
e le mie carezze
l'ossessione
l'illuminazione
buio e luce
il mio sguardo truce
insicurezza allo specchio
la trave nell'occhio
ali di fata
una palla infuocata
elfi e stregoni
gnomi e dragoni
danze celtiche
particelle identiche
Tutto,
che fa l'amore con Vuoto,
l'Energia che si sprigiona
sarà il mio fiore di loto.
E tu,
che resti immobile,
nonostante il moto.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Frozen Twilight - God Is An Astronaut
GrafoManie:
a kind of magic,
about blank,
amore universale,
dèmone,
discontinuità spazio temporale,
poeZie,
rinascita,
sliding doors,
soul floating,
wind of change
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6 commenti:
Spero che il ritorno, se questo era, sia andato nella maniera migliore.
Sai, penso ad una cosa, che è ineluttabile e fa parte del vivere quotidiano, la si può rigettare oppure no però e fa parte di tutto quello che è realmente buono nei nostri confronti. E' la condivisione. Tu dirai: "sì, già lo so...", ebbene pure io so questo e ne rifiuto certe parti per un motivo forse analogo al tuo. Tu dici:"Non ti fidare, non ti fidare! Prima o poi ti tradiranno!", io propendo, per me si intende, per un "Non ti fidare, non ti fidare! Prima o poi ti TRADIRO'!". Perché? Perché la gente cambia, è libera e non capisce niente, talvolta. Io in particolare.
In quel "tradirò" non c'è una volontà razionale ma la consapevolezza di un mutevole sentimento verso la Vita. La ricerca del piacere, il "Qualcosa in più" ne è il motivo. Saper vivere alla giornata, al presente, nei sentimenti è un grandissimo pregio. La bontà delle persone che si incontrano non deve consolare ma solo aiutare, dopo.
Non so cosa sono io ora, buono o cattivo, non spetta a me dirlo. Non si può rinnegare se stessi a lungo senza, alla fine, ferirsi TUTTO TORNA anche in questo. Ne buoni ne cattivi. Solo liberi. Chi vorrà volare con "noi" si accosterà un attimo o magari per sempre, noi si farà lo stesso. Nulla è eterno esiste solo l'Eternità che sta nella non-fine ,a anche in un attimo, un soffio. Un catuccio dove ritrovare noi stessi. Talvolta è dentro, nelle nostre profondità, altre volte è fuori nelle immensità di chi ci Ama. Non conta perché il senso della Vita non ha padroni, ha solo ospiti alla ricerca di loro stessi.
Cara Museum, penso che se ci si comporta nella maniera migliore e corretta e giusta nei confronti degli altri, si sia fatta l'unica cosa che può essere possibile per il nostro bene e per il bene degli altri. E' diffile, lo so. E' crudele, talvolta è vero, ma non è cattiva e meschina per NESSUNO.
Le tue parole, le tue PoeZie, sono davvero profonde, io quello che ho scritto lo vedo in parte anche li dentro. Già lo senti. Eppoi non ti credere sai, tu voli e danzi in cielo non sei congelata! Anche se talvolta, credo, che tu senta un freddo atroce. Ma è chiaro che il tuo calorem, dentro, cuoce.
Buona settima Yuki!
Roberto
PS: scusa la lunghezza spropositata, ma il perché già lo sai. Tocchi sempre pensieri vecchi e nuovi, tacere mi risulta sempre difficile.
Mi sono persa...ma piacevolmente
Mattia Pascal? mmmh... un furbastro! anzi un genio 8come te of course) uno che cambia tutto per rimanere com'è! gattopardiano!
@Mio: non scusarti della lunghezza, per me è un piacere. Mi lusinga sapere che i miei deliri stimolano pensieri negli altri. È la ragione che mi spinge con incoscienza a pubblicare (quasi) tutto ciò che la mia mente partorisce. Anche se a volte sarebbe meglio evitare... Sai cosa? Che libera lo sono solo quando scrivo, e neanche del tutto. Le zavorre che ho attaccate ai piedi continuano a spingermi a fondo ed è solo colpa mia... Solo io posso recidere le catene e liberarmi di ciò che mi lega al mio passato. Quanto al tradire... sono d'accordo con te, quando dici che si cambia (io per prima) e si finisce involontariamente per far soffrire gli altri. Infatti non si dovrebbe mai farne una colpa a nessuno, fa parte della vita. Ma è dura, quando - e parlo per me - ci si affeziona. Si vorrebbe avere sempre per sé ciò che ci ha fatto stare bene, anche solo per un momento.
@Vale: grazie! Mi lusinga sentirtelo dire.
@Fabio: troppo buono. Continui a darmi del genio, ma non è che mi hai scambiato per quello della lampada? Che, se così fosse, avrei giusto tre desideri da esprimere... :)
C'è da perdersi piacevolmente nella danza sinfonica dei tuoi versi, la brezza ebrezza della prosa mi ha fatta scivolare nei versi sottostanti, un abbraccio continua così, vai forte...
@Ish: mia cara, grazie... Anche tu, sai? :)
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