11.12.09
I'm In Heaven... After All!
C'è proprio bisogno di ritrovare un po' di pace, in mezzo al caos.
Tempi duri, questi. Tutti - chi più, chi meno - viviamo sotto pressione. Il Caos interiore ed esteriore ci sovrasta. I sogni, spesso, li abbiamo dovuti chiudere in un cassetto, in attesa di tempi migliori che forse mai verranno. Ma è più salutare conservare quella fiammella in un posto sicuro, senza spegnerla del tutto. Il solo pensiero che sia sempre lì, nonostante le intemperie, aiuta.
E così, zompettando felice dentro di me, senza nulla lasciar trapelare all'esterno a parte un sorrisetto appena accennato sulle labbra, mentre ripercorrevo per la milionesima volta quello stesso tratto di strada che conosco da ventinove anni nell'esercizio delle mie quotidiane lavorative funzioni (no, non sono una di quelle, nel caso ve lo steste chiedendo), mi è tornata alla mente, così, d'emblais, questo gioiello musicale.
Una veloce ricerchina et voilà... eccomi negli anni '30, a sognare di avere la leggiadria e il fascino elegante di Ginger Rogers, a immaginarmi volteggiare indossando quello stesso abito, con passi misurati e sicuri, nonostante un tacco non indifferente.
La mente ritorna a quelle poche, intense lezioni in cui un professore fuori dalle righe mi svegliava dal mio torpore ignorante e mi insegnava a sognare... prima che la vita facesse di tutto per farmi riaddormentare...
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Dancing Cheek To Cheek - Fred Astaire
GrafoManie:
a kind of magic,
Alice in crazyland,
continuità spazio temporale,
lanterna magica,
Music inspiring,
passato di sogni,
pausa post
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7 commenti:
da piccolo adoravo fred Astaire, mi ricordo addirittura che una volta costrinsi mio pare a fissare degli orribili ferri (tipo cavallo nano) sui tacchi di vecchie scarpe lucide e provavo a fare il tip tap.. tutto ciò nella speranza di ballare soave come lui (o Gene Kelly, nun se butta via gnente...) con le pupe. Poi scoprì di avere la leggerezza di un grizzly ubriaco e fu la fine dell'avventura danzante, ma questa è un'altra storia..
ciao genius
Anche i tuoi post sono molto emozionanti.
@fabio: che forti le scarpe da tip-tap home made!!! L'immagine del grizzly ubriaco mi fa morire dal ridere... Mi ricorda una battuta di mio zio, tanti anni fa...
ps. arigrassie per il "genius", mi mancava, sai, quell'epiteto! :)
@rò: ne sono felice. :)
Let me call you sweeteart...;)sai yuki cara abbiamo molte più cose in comune di quanto tu stessa immagini..per il resto,chissà e quando riusciremo a prendere quel famoso caffè..mi dispiace non poter interagire directlly with you.al di fuori della blogosfera..scusa per il pvt.la prossima t'avviso..grazie per le cose gentili che m'hai detto..tvb yuki..see you soon!kisses.your jackie.
@jackie: non ti devi scusare, è che mi dispiaceva averti risposto con così tanto ritardo per non averlo visto prima... E poi non mi devi ringraziare per le cose gentili che ti ho scritto. Sono strameritate, mi sono uscite dal cuore. Grazie per la tua sempre gradita e sensibile presenza! Un bacio grande, amica cara.
Ah ed io che credevo... ok ci vado ci vado :D
Conserva quel sorriso appena accennato, sai può essere il miglio specchio nel quale vedersi. Lo specchio che nessuno, fuori, potrà mai vedere.
Buona domenica Yuki!
Roberto
@Mio: aòòòòòòòòòòòòòòòòòòò! Guarda che te corco! Anche se sei distante migliaia di chilometri! AHAHAHAHAHA! :D
Sul sorriso accennato hai davvero ragione. Per non parlare delle grasse risate che non vedo l'ora di farmi alla faccia di chi m'ha trattato come feccia (lavorativamente parlando)... ;)
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