26.5.10

Delle Pareti Bianche


Delle Pareti Bianche (e di tutto ciò che non è più mio, e forse non lo è mai stato)


Erano giorni di paura e disincanto, di spoliazioni interiori e rivelazioni improvvise, dettate da puro istinto e sindrome da sincronicità inconsulta. Le emozioni viravano veloci, al ritmo martellante dei trapani degli operai che ristrutturavano il convitto di suore, al suono dei tasti sotto le sue dita, solo blandamente distratte dalla musica pop di una radio che non aveva scelto. Le pareti lentamente si trasformavano nello specchio della sua devastazione interiore. Più anelava al volo, più le zavorre la incatenavano a se stessa e al suo passato.

YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Foto di Katherine Du Tiel, "The White Room 2"

1 commento:

Mio ha detto...

Ricordi?

Serena serata sperando tutto bene!

A tout,

Roberto