24.1.10
Swing Girl - Ragazza Altalena
Su e giù
sul solito vecchio
spaventoso ottovolante,
Osservando le onde in silenzio
che avanzano verso di te
Un passo dopo l'altro
la tua traccia sulla sabbia
scompare lentamente
Spingimi, dolcemente
mentre siedo su quell'altalena
solitaria e abbandonata
Lascerò che mi accarezzi le orecchie
in un morbido sospiro
mentre la tua musica
fa librare in alto la mia anima
Vieni con me
nella mia passeggiata solitaria,
prendimi per mano
e guarda il mostro
dritto negli occhi,
perché è l'unico modo
per sopravvivere...
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Traduzione della versione originale in inglese, da me scritta e pubblicata sul blog:
Bottles Floating On The Edge Of Life
Soundtrack: Apx - Fengshu
Brano tratto dalla playlist di BAK TO THE FUTURE 2, podcast di RADIO PAZZA, in concorso agli EUROPEAN PODCAST AWARD.
Per votare il programma radiofonico, cliccate sul banner del concorso. In palio premi anche per chi vota! Avete tempo fino al 15 marzo 2010.
GrafoManie:
Alice in crazyland,
altalene,
bak to the future,
bambino interiore,
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dèmone,
european podcast award,
io e il mare,
Music inspiring,
points of rear-view,
radio pazza
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5 commenti:
Ci sono persone che nascono con l'altalena incorporata...a no il compito di apprendere a gestirne l'andamento, un abbraccio sorellina, ho già votato per Bak
Altalena dici, già ti capisco. Non so se a caso oppure no ma tra altalena e onde ci sono molte analogie entrambe sono ferme nello spazio quello che si vede come moto è la propagazione di una sorgente.
Forse è così, ci si sente sull'altalena, a cavallo dell'onda, ma in realtà forse ci si sposta verso una direzione che si sa e non si sa. Talvolta è difficile orientarsi in un oceano che sembra senza fine. Ma tutto ha una fine altrimenti non sarebbe cominciato.
Ti saluto dalla mia altalenanza che mi fa venir il mal di mare ormai.
Roberto
Amo le altalene in modo incondizionato!
Solo con il tempo ho capito che arrivato ad un certo punto si doveva per forza scendere e camminare anche a costo di soffrire di mal di terra!
Io nella mia passeggiata solitaria sto fissando dritto negli occhi il mio mostro!
Fisso!
Magari ci si incontra! Un bacio :)
Oscillare come un pendolo e scandire il tempo, l'angolo si riduce e più velocemente si torna giù ...
Il bello che la spinta per risalire ce la da la caduta, com'è vero il contrario.
Ricordi l'emozione di quando ti sei seduta la prima volta? Magari dopo una lunga attesa per il tuo turno al parchetto, e il brivido dell'accelerazione che strizza i reni di una bambina piccola, troppo piccola per fare le cose da grandi.
Non so se trasporre la mia memoria ad una tua ipotetica funzioni, però ricordo come col crescere non mi emozionasse più l'altalena, semmai ci vedo il luogo dei ricordi, la prospettiva dell'infanzia ogni volta che vi siedo ... è proprio da quella prospettiva che appare il demone.
Bak
ps. Grazie ISHTAR!!! E GRAZIE PRISMA!!!!
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