2.1.10

La Merda È Concime Per Tempi Migliori?






Te ne sei andato così, tra pianti, sorrisi e carezze. Senza un lamento. Solo una notte bagnata, come non mi ero aspettata.
Ti ho amato sai? E odiato, anche. Eppure mi hai insegnato tanto.
E allora come posso sdebitarmi? Forse se ricacciassi indietro queste lacrime, sarebbe già un buon inizio.
Il fatto è che sono stanca. E non in senso figurato.
Così stanca che mi calano le palpebre. Così stanca da non aver voglia di uscire.
Così stanca da voler lavorare ancora. Così stanca da non essere produttiva come vorrei.

Io ti amo, Sogno Stramaledetto. Eppure devo aspettare ancora. Forse inutilmente.
Dove sei finito? Dove ti ho nascosto?
Non sei tra queste migliaia di cartacce, alcune serie, altre facete, che parlano di me.
Frammenti di scrittura strappati all'oblio, nascosti al mondo. Documenti, burocrazia, un anno di vita. La mia.

Ritrovo un frammento di com'ero, pochi mesi fa. Sorrido.
Davvero sono stata capace di scrivere questo?

Dalla finestra entra un'aria gelida. O magari no. Forse sono io che sono stata troppo a lungo ferma. A tentar di ricomporre un ordine.
Ma quale ordine? Impossibile, nel caos che vivo.
Che sono.

L'odore del mare, oggi, è così pungente che fa paura. Mi sembra quasi di svenire, quando il vento ti porta a me, così, senza chiedere il permesso.
Mi violenti, e nemmeno te ne accorgi, mare bastardo, che d'inverno riesco a malapena ad avvicinare.
Il troppo freddo mi uccide. Ma un giorno di questi lo sfiderò, a costo di rimetterci la salute. Ho bisogno di te, come l'aria che respiro.

E allora, dai, lascia che pianga un po', per scaricare la tensione. Così, senza una vera ragione.
Ho davanti a me una montagna di responsabilità. Tiro un sospiro di sollievo per aver superato un periodo nero, ed ecco che subito ho davanti a me un'armata di nuove scadenze, incombenze, incoscienze.
Già. Solo un'incosciente come me poteva imbarcarsi in un'avventura simile. Ma ho fatto le mie scelte. Ho rifiutato le risposte scontate, comode, mediocri, immediate. Mi stavano strette. Sto ancora lottando per portare a compimento la mia "missione". L'autoaffermazione. Niente denaro, niente carriera, niente cazzate. Solo me stessa.

Un unico compromesso. Quello con il Tempo. Non so se ci riuscirò, ma provarci mi fa già sentire meglio. Sembra, a molti, una resa, questa mia irresistibile discesa in un mondo tanto più grande di me. Ma io sono un'insospettabile regina del poker. Quando meno se l'aspetta, il banco dovrà ricredersi. O magari si farà quattro risate, per quanto sono stata ingenua a pensare di poter fare a modo mio. Staremo a vedere.
Di sicuro non me starò con le mani in mano ad aspettare la manna dal cielo, o un riconoscimento postumo. Chi doveva vedermi, mi ha vista. Se non ha mosso un dito per non lasciarmi andare, peggio per lui. Troverò il mio posto nel mondo da sola. E allora riderò, anche alla faccia sua! E dei suoi sterili complimenti a scadenza.


Appunti in margine a una tovaglia 21-06-2009:

Pensieri sparsi.
La solitudine dei primi, la sollecitudine degli ultimi.
Il caotico vociare delle moltitudini, venute fuori come cavallette,
complici le nuvole e i chicchi di ghiaccio
piovuti dal cielo.

Il sonno della ragione e la veglia funebre del pubblicitario.
Il tempo è un labirinto e ho perso lo stradario.

La sinfonia dell'attesa.
Passi cadenzati, lenti,
forzati.
Il neon stordisce, il caos sfinisce,
il dolore si acuisce.
Pupille in fiamme.
Dio come odio questo inutile bailamme!

Pause archiviate,
caffeina per endovena,
rivivo da ore
la stessa scena.


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: Love Letter - Nick Cave And The Bad Seeds

4 commenti:

achab ha detto...

bello il tuo Blog,ciao e auguri.

desaparecida ha detto...

io mi sono persa io...
se trovo me
il me ritroverà il sogno.

A carte nn ci ho mai saputo giocare,figuriamoci a poker

L'anno è cominciato con la marcia ingranata noto!

Ti ho letta e riletta,e vorrei prendere in prestito un po' della tua grinta,attenta a quando dormi e nn sei vigile! ;)

Mio ha detto...

Non comincio da nessuno, non da chi mi hai fatto venir in mente. Già li conosci quegli "immortali".
Lo tieni tra le dita al riparo in una tasca come da piccoli si si custodivano in segreto le caramelle. Lui lo sente e lo sa. Svanirà solo se lo vorrai, altrimenti ti aspetterà.

Non preoccuparti che il Mondo si scosterà per farti spazio appena troverai il posto che più ti piacerà. Le tue fiere parole si aprono la strada per un passaggio che non ammette permesso, il tuo stato è quello di diritto.

Buona serata Yuki!

Roberto


PS: le hai potute scrivere perché lo potresti scrivere ancora. spero, così dicendo, di rendere il pensiero... :)

Prisma ha detto...

@achab: grazie!!! Auguri anche a te!

@Desa: ti confesso un segreto: in realtà me la faccio sotto dalla paura... ma l'istinto di sopravvivenza mi ha insegnato come farmi coraggio da sola. Ecco allora la grinta diventare la mia spinta, per rialzarmi e ricominciare a correre...
Per prendere in prestito un po' di grinta, non devi aspettare che io mi addormenti... Ricordi la famosa mano? ;)

@Mio: troppo buono, davvero. Non so se sia uno stato di diritto. Sicuramente è uno stato di dovere, quello verso me stessa e la mia natura. A provarci, ci si prova, anche se la riuscita non è garantita. Forse non è nemmeno questo l'importante, ma il viaggio... chissà! Buona domenica, amico Mio!