30.6.10
Stalattite, o Stalagmite?
Paradossale,
in questo mio star male
il tuo abbraccio (in)naturale
in uno squallido ospedale.
Non odo quel che dite,
ricordi d'antracite:
Stalattite,
o Stalagmite?
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Soundtrack: Black Heart - Calexico
Spring is frozen now I'm stuck in low
Wrapped with wire, tapped to the heart
Can't find no poison, now I've got no cure
(the) fangs are stuck inside my skin
Payne county line
Watching unjust claims
One man's righteousness is another man's
Long haul, sentence carried out
Long haul, counting the miles
To the four corners of the world
Spring is rusted shut, (faith's) coiled and cracked
Apparitions worth their weight in gold
Scratched in metal, name erodes away
Hands are scarred, heart is charred
Burnt though, and ashen
Trip on fence post line
Sifting through the remains
One man's close pursuit is another man's
Last chance, make it through the divide
Last chance, suffer the weight or get buried by this
Black heart, sweeping over the land
Black heart, crawling its way
GrafoManie:
amore,
dancer in the dark,
extremes,
ghosts 'n' goblins,
in absentia,
PoeSia,
points of rear-view,
reality bites,
Save Our Souls,
Tsunami
28.6.10
AutoImmune
Splende,
l'anima autoimmune
nella luce artificiale
che ricrea per non morire.
Irride la morte,
la follia e la disperazione
fintanto che ha energia
per la resurrezione.
Tempeste e uragani
si susseguono impietosi.
Imprevisto,
il suo salto nell'abisso:
nel sole, come Icaro
m'eclisso!
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Soundtrack: Hurt - Nine Inch Nails
Liberamente tradotta da Prisma:
"Mi sono fatto del male oggi
Per vedere se ancora provo qualcosa
Mi concentro sul dolore
L'unica cosa reale
L'ago squarcia un buco
la vecchia puntura familiare
cerco di strapparla via
ma ricordo ogni cosa
Cosa sono diventato?
Mio dolcissimo amico
Tutti quelli che conosco
prima o poi se ne vanno
Avrei potuto avere tutto
Il mio impero di fango
Ti deluderò
Ti farò del male
Indosso questa corona di merda
Sul mio trono da bugiardo
Colmo di pensieri distrutti
Che non riesco a riparare
Sotto le macchie del tempo
Le sensazioni scompaiono
Tu sei diventato qualcun altro
Io sono ancora qui
Cosa sono diventato?
Mio dolcissimo amico
Tutti quelli che conosco
prima o poi se ne vanno
Avrei potuto avere tutto
Il mio impero di fango
Ti deluderò
Ti farò del male
Se potessi ricominciare da capo
a milioni di chilometri da qui
Mi terrei con me
Troverei un modo..."
GrafoManie:
abisso,
about blank,
de profundis,
PoeSia
27.6.10
UmorNero
La vita è più facile per chi è capace di chiedere.
Se taci, se te ne stai in disparte, se il ricordo delle disillusioni e delle porte chiuse in faccia è più forte del tuo bisogno di esternare, di chiedere amore, saranno davvero poche, e rare le persone che avranno voglia di venirti incontro senza secondi fini per lenire, con dolcezza, il tuo dolore silenzioso.
Si parla, si racconta, si ricorda... ed è di nuovo rabbia, che monta... e umor nero che fluisce e intasa i pori.
A che pro, tutto questo? Si finisce per sentirsi peggio di prima, con l'aggravante di ritrovarsi pateticamente deboli, privi di energia, svuotati di ogni prospettiva.
Cosa succederebbe se prendessi il primo aereo, scegliessi una destinazione a caso... e dimenticassi tutto?
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Soundtrack: Freestate - Depeche Mode
I can hear your soul crying
Listen to your spirit sighing
I can feel your desperation
Emotional deprivation
Let yourself go
Let yourself go
Let your feelings show
Picking up the conversations
Deep in your imagination
Tune in to the lonely voices
Talking of their only choices
Let yourself go
Let yourself go
Let your spirit grow
Step out of your cage and onto the stage
It's time to start playing your part
Freedom awaits
Open the gates
Open your mind
Freedom's a state
I can taste the tears falling
The bitterness that's inside you calling
Yearning for a liberation
Emotional emancipation
Let yourself go
Let yourself go
Let your senses overflow
Step out of your cage and onto the stage
It's time to start playing your part
Freedom awaits
Open the gates
Open your mind
Freedom's a state
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Music inspiring,
music speaking
26.6.10
EmoEstetico
Come masticare
L'aria
Vomitare
Le nuvole
Ingoiare
Le saette
Le blande presenze
diventano
Assenze
Il laccio emoestetico
il vitreo ricordo,
il singhiozzare
stanco
Il consiglio che mi ha dato
la tua anima sofferente
bisbiglia ora in silenzio
il suo ruggito lontano,
il rigor mortis fintamente superato
che avevo abilmente mascherato
Povero maestro ignaro!
Tu
che in me
ritrovasti
gli stessi
odiati
de profundis
L'insopprimibile silhouette
di un futuro che mi sfugge,
le ignobili mani
incapaci di cercare appigli.
Scivolo giù.
Inesorabilmente.
Non sei sola, questo lo sai!
Già,
i dèmoni non mi abbandonano mai.
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Soundtrack: Un'Ora Sola - Nadàr Solo
GrafoManie:
abisso,
buchi neri,
de profundis,
PoeSia,
rigor mortis
Sta-Là-(t)Ti-Te
E sporcar d'Incanto
anche l'ultimo canto
sgraziato
E solitudini glaciali,
colpevoli d'aver dimenticato
tutto ciò che di buono
c'era stato
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Soundtrack: Windowpane - Opeth
GrafoManie:
abisso,
about blank,
in absentia,
PoeSia
24.6.10
Roccia
Troverò il Tempo anche per te, Sogno Mio. Lo troverò perché fosti tu a trovare Me.
E non importa il sangue che cola dalle dita, non conta quest'intima ferita.
Conta lo scoglio a cui m'aggrappo, fiera!
Solitaria roccia della mia intima Resistenza, la dignità, il coraggio e l'incoscienza di chi, al vivere comodamente, ha preferito il mestiere di reinventarsi ogni giorno, costantemente...
23-6-10
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Soundtrack: Il Mestiere Di Vivere - Awa Ly e Massimo Giangrande
GrafoManie:
great expectations,
if i don't write i'll die,
innamorarsi di se stessi,
la nostra vita nuova,
Music inspiring,
music speaking,
potenza delle parole,
rinascita,
sogno,
something to believe in
17.6.10
Florilegio
Vederti oggi, non me l'aspettavo.
Me lo sentivo.
Tre, come sempre, il numero.
Tre, come gli anni passati dall'ultima volta che ho Sognato, con i piedi ben piantati a terra.
Tre, numero potente, amuleto, sommo Amore.
Tre, tre e ancora tre.
Scendiamo negli abissi. Il colore predominante: Nero. Stavolta non fa paura. Un clic e diventa lanterna, la magia si dipana davanti a quattro paia di occhi. Assaporo l'Anima con una nuova consapevolezza.
Ho accettato.
Ho perdonato.
Forse anche me stessa.
Quasi.
Sono a un passo.
Un passo lungo una manciata o due di chilometri.
Forse.
Meglio non farsi illusioni.
Meglio giocare di sponda.
Fare tattica, più che strategia.
Questo offre la casa, e questo ci giochiamo al meglio. Sì, posso farcela. Sono pronta al peggio. Affronto la tempesta con la mia barchetta di carta, ma venderò cara la mia pellaccia. D'altronde, non sarebbe certo la prima volta.
Ti voglio bene, mamma. Ti voglio bene, papà.
Devo anche a voi ciò che sono oggi. Nel Bene e nel Male.
Che banalità, non è vero? Eppure noi sappiamo quanto, per noi, tutto questo non sia affatto scontato.
Ho i fiori ai piedi,
un Fiore al mio fianco
e un fiore nell'anima,
pronto a sbocciare.
Quale sortilegio, se fosse florilegio?
Il Nulla, sì, sarebbe un sacrilegio!
Brivido caldo,
lievemente snaturato
da tutte le chance
che non ti sei mai dato.
Siede un posto più in là
il mèntore senza tempo:
noi due sappiamo bene
che al Destino
non c'è scampo...
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Soundtrack: One Love - Playing For Change - Song Around The World
GrafoManie:
coinciDanze,
continuità spazio temporale,
dancer in the dark,
déja-vu,
family girl,
great expectations,
lanterna magica,
PoeSia,
reality is a dancer,
sincronicità,
sogno
14.6.10
Se Fossi Un Avatar...
Se fosse tutto così facile...
Molteplici vite, energia vitale che cresce e decresce, con l'unica differenza che se si muore si ha un'altra partita a disposizione e un'altra ancora, ad libitum, finché non ci si annoia e si desidera qualcosa di nuovo.
Anche la vita per molti è così. Si cresce, ci si evolve, si cambia strada. Spesso da soli. Ogni tanto, se siamo fortunati, avremo alleati a pararci il fianco contro le forze del male. Qualcuno prima o poi resterà indietro o ci abbandonerà, fino al livello successivo.
Tutto si ripete, è lo stesso schema di sempre, amplificato. L'adrenalina e le sfide crescono, di livello in livello, così come i pericoli. Fino alla prova finale, lo scontro definitivo.
Se ci si sente stanchi non ci vuole poi molto. Basta premere un tasto. Lo schermo ridiventa opaco e il nostro corpo smette questo strano transfert elettronico.
Non sono un'eroina. E non sono né agile e né scattante. Non ora, almeno.
Sono tremendamente stanca.
Provata.
Annientata.
Mi sembra di aver percorso le mille miglia a piedi e di essere sempre nello stesso punto. Ho raccolto molto lungo la strada e ora che è tempo di seminare non ne ho le forze. Vorrei fermarmi, e lo faccio. Ma un giorno non basta.
Domani è di nuovo tempo di lottare contro i mulini a vento, contro le facce da culo, i titoli blasonati, le saccenze che nascondono scemenze, l'indifferenza perbenistica ideologicamente mascherata da libertà, l'abbandono celato dietro paroloni altisonanti da azzeccagarbugli della peggior specie. E dietro tutto questo... una famiglia che soffre. Una società che soffre. Un paese che soffre. E il vuoto soltanto lievemente scalfito da poche anime buone incontrate lungo il cammino.
Non mi tirerò indietro, anche se il corpo non risponde più ai comandi. Non nasconderò la testa sotto la sabbia, come farebbero in molti. Ma vi prego, non tiratemela negli occhi. Almeno.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Final Fantasy XIII - Sunless Riverside - Masashi Hamauzu
GrafoManie:
Alice in crazyland,
Avatars,
made in italy
2.6.10
A(t)Terra!
Intrappolato tra i rami
scivolo giù,
peloso involucro di tentennamenti
Graffiano le unghie
la corteccia inviluppata dei miei anni
Scivolo ed è brivido
pancia in dentro
aspiro il mio tormento,
lo espello in un momento
Sono a terra!
Erba solletica la pancia,
rotolo e sono occhi contro il sole
rami volteggianti
a salutar la mia salvezza,
piacevole brezza
di un giorno come tanti
sicuramente per gli astanti
non per me,
sciocco felino,
per troppo tempo immobile
in attesa dei soccorsi
Pochi attimi di calore
valgon bene il gelo accumulato
resto lì, accoccolato
ma non fino al tramonto.
Un salto e sono in piedi,
rincorro una farfalla
volteggio, fendo l'aria.
La felicità è così precaria!
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Generals And Majors - XTC
GrafoManie:
Music inspiring,
PoeSia,
rinascita
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