27.6.10
UmorNero
La vita è più facile per chi è capace di chiedere.
Se taci, se te ne stai in disparte, se il ricordo delle disillusioni e delle porte chiuse in faccia è più forte del tuo bisogno di esternare, di chiedere amore, saranno davvero poche, e rare le persone che avranno voglia di venirti incontro senza secondi fini per lenire, con dolcezza, il tuo dolore silenzioso.
Si parla, si racconta, si ricorda... ed è di nuovo rabbia, che monta... e umor nero che fluisce e intasa i pori.
A che pro, tutto questo? Si finisce per sentirsi peggio di prima, con l'aggravante di ritrovarsi pateticamente deboli, privi di energia, svuotati di ogni prospettiva.
Cosa succederebbe se prendessi il primo aereo, scegliessi una destinazione a caso... e dimenticassi tutto?
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM Permissions beyond the scope of this license may be available here.
Soundtrack: Freestate - Depeche Mode
I can hear your soul crying
Listen to your spirit sighing
I can feel your desperation
Emotional deprivation
Let yourself go
Let yourself go
Let your feelings show
Picking up the conversations
Deep in your imagination
Tune in to the lonely voices
Talking of their only choices
Let yourself go
Let yourself go
Let your spirit grow
Step out of your cage and onto the stage
It's time to start playing your part
Freedom awaits
Open the gates
Open your mind
Freedom's a state
I can taste the tears falling
The bitterness that's inside you calling
Yearning for a liberation
Emotional emancipation
Let yourself go
Let yourself go
Let your senses overflow
Step out of your cage and onto the stage
It's time to start playing your part
Freedom awaits
Open the gates
Open your mind
Freedom's a state
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Music inspiring,
music speaking
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7 commenti:
Sicuramente quello che non succederebbe a restare. Unica sicurezza totale, questa.
Serena settimana Yuki!
Roberto
Andare incontro allo sconosciuto è molto più entusiasmante che rimanere sul vecchio conosciuto e monotono binario. L'importante è partire con il senso del nuovo e non per scappare.
Serenità e amore sono solo stati della mente.... Arrivare al cuore significa che si vive un sentimento al di là delle parole...
Un abbraccio
@Mio: già... solo che quando non si ha nulla da perdere, è molto più facile compiere il passo. E non è il mio caso.
@Maria: grazie di cuore per tutte le parole che mi lasci come un dono prezioso quando passi di qua... Perdonami davvero se ultimamente non rispondo più ai commenti... In certi giorni sono così scarica da non avere nemmeno la voglia di replicare... Ma sappi che ti leggo sempre con gioia.
Hai ragione quando dici che l'importante è partire con il senso del nuovo... per me, invece, si tratterebbe soprattutto di scappare...
Ti abbraccio anche io.
Ciao Yuki, non preoccuparti se non rispondi. Ti perdono. Perdonare e perdonarsi sono il più grande dono che facciamo a noi stessi. Ci consente di amarci, Ci consente di spezzare quelle catene che ci tengono prigionieri alla nostra dipendenza emozionale. Abbracciarsi, perdonarsi è l'inizio dell'amore. Qualche volta fa bene anche scappare se si è consapevoli.
Che le stelle stendano un manto sulla tua notte e che tu possa riposare all'interno di Te Stessa
Dolce Maria, in questo periodo sto proprio cercando di imparare a perdonare e a perdonarmi. Sembrava che ci fossi quasi riuscita, quando un nuovo uragano mi ha ributtata in mare... Forse lottare non è la risposta. Forse è meglio seguire il flusso. Ma com'è difficile scegliere tra proteggere se stessi e i propri cari e lasciare che la vita faccia il suo corso. Si ha sempre paura di quello che potrebbe accadere se non si agisce in tempo e nella giusta direzione.
Riposare all'interno di Se Stessi è un augurio meraviglioso! Grazie, ancora una volta. Ricambio con affetto...
Alle Hawai hanno avuto da sempre un rito, quello dell' Ho oponopono, che significa mettere le cose a posto, attraverso quattro parole Mi dispiace, scusami-perdonami, grazie, ti amo.
Ogni volta che sei contrariata con te stessa e con gli altri usa questa quattro parole. Sono fantastiche. Anni fa ho incontrato un vecchio hawaiano e me le ha regalate. Avevo tanto dolore, tanta rabbia, e lentamente ho iniziato a mettere ke cose a posto. Oggi io le voglio regalare a te. Ho oponopono, fa pensare alle faccie sorridenti e alle corone dei fiori profumati che nettono attorno al collo, al profumo del mare e alla lussureggiante vegetazione di quelle isole, solo questo fa sorridere e riempie di gioia.
Ti voglio bene Yuki, e continuerò ad abbracciarti come una madre abbraccia i suoi cuccioli, con amore, con protezione sognando per loro meraviglie.
Che grande regalo mi hai fatto, Maria... Spero di meritare tanta stima e tanto affetto.
Ho oponopono... due semplici, potenti parole, di cui sto imparando ad amare anche il suono...
Grazie, ancora.
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