28.5.10

Tabula Rasa.

La sensazione di aver perso troppi treni, di non avere più niente tra le mani. A ottobre compirò 30 anni. Quasi metà della mia vita, statisticamente parlando. Un tempo enorme. Fuochi d'artificio esplodono senza ragione, rintocchi d'anima dilaniata anelano abbracci nucleari irraggiungibili.
Tutto cambia, ogni certezza si dissolve in un tramonto senza fine. Niente riesce a togliermi quest'intima sensazione di Vuoto che divora. Nemmeno tu, che nei sogni ormai non mi abbracci più. Calore, speranza, sensazioni che diradano se stesse nel suono dolce e straziato del pianoforte di cui il mio talento venne privato. Una stanza chiusa a chiave, che di colpo non era più mia, sterile prigione di un matrimonio fallito. Mai più riuscii a toccare quei tasti. Morì con voi anche la mia musica acerba, quel mio rozzo talento da eterna principiante, che caratterizza da sempre ogni cosa che faccio.
Approssimazione, blanda incoscienza. Nessuna forma concreta ai miei desideri. L'ossessione del controllo di tutto ciò che posso controllare, spazzata via dall'imprevedibilità di reazioni irrazionali che non posso arginare. Niente va come lo avevo "programmato", niente resta di ciò che avevo seminato. Nessuno scoglio a cui aggrapparmi nel mare in tempesta, fuggiti ormai tutti i marinai, resto in balia dell'ennesimo uragano, a contare i secondi che separano il mio corpo dalla fine.

Davanti al bicchiere infranto dai bordi pericolosamente aguzzi restano ormai due sole alternative. Morire di sete o insaporire il vino col mio sangue.


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

4 commenti:

Jas21 ha detto...

I treni si possono perdere, ma ancora ne hai molti da prendere. Sei giovane e di talento nei hai tanto. Bevi il vino sena avvicinare il bicchiere alla tua bocca, così non muori di sete né ti fai male

Mio ha detto...

Si può anche bere senza poggiare le labbra accettando che un po' di vino vada perso.
Serena serata Yu'!

Roberto

Mio ha detto...

@Maria: scusa la replica ti ho letta dopo... Yu' vorrà dire qualcosa no?

Prisma ha detto...

Grazie, Maria. Mi lusinga ciò che mi dici.

Quanto al bicchiere, amici miei, avevo omesso un particolare. Quando si hanno entrambe le mani legate, se si vuole bere, un po' di sangue - anche metaforico - dovrà scorrere. E' inevitabile. E' il prezzo della Vita. E non è detto che sia necessariamente un male. E' un po' come una specie di iniziazione, prima dell'agognata rinascita.