30.4.10
Brothers & Sisters
...e per miracolo cammino, mi reggo ancora in piedi, agile burattino sorretto da invisibili fili, da chissà quale invisibile mano. E la testa è stranamente leggera, in assurdo contrasto col peso che ho sul cuore. Scrollo le spalle, come se bastasse questo a liberarmi dal fardello. Ho l'aria apparentemente distratta. Vanesia. E invece sento tutto. E mi stringo in questo buffo personaggio, metà piombo, metà palloncino. Un sottile filo li divide l'uno dall'altro. Ma non si può tagliare, sarebbe troppo facile, altrimenti, volare!
Ovunque vada c'è un'anziana signora che chiede il mio aiuto, chissà perché. L'aria calda preannuncia un'estate torrida e poco prima di rientrare a casa mi assale un pensiero: è già passato quasi un anno! Com'è possibile? Nel pieno del mio dolore, nel buio di sconvolgenti pensieri raggelanti, ti ho pensato. Come se, invisibile, fossi accanto a me, ad assorbire con la tua inconsistente nuova essenza un po' delle mie silenziose lacrime, invisibili al di là di certe pareti. Pensiero sciocco, forse, quasi da fuori di testa. Non mi importa. Io, quel giorno, il tuo braccio attorno al mio l'ho sentito, l'ho sentito davvero. Mentre tua moglie soffriva, tu hai chiesto aiuto a me. Poi sono arrivati i tuoi, e ti ho lasciato andare. Ma per tutto il tempo dell'attesa, io sono stata un po' loro, per te.
Per scacciare via i brutti pensieri, inciampo per curiosità in istantanee che non mi appartengono. Mi piace guardare le foto. Anche quelle di perfetti sconosciuti. Adoro guardare la Vita che vi si sprigiona in barba alla caducità del tempo. Adoro scrutare sorrisi, ombre, abbracci, sentieri appena tracciati, percorsi, abbandonati. Persone che sono partite, persone che sono restate. E poi vi vedo. Siete in tre. Quasi sempre abbracciati. Uniti. I vostri volti, le vostre mani, le vostre braccia, i vostri occhi trasudano amore. Fraterno. Siete una Famiglia. Senza chiedere il permesso, le lacrime scendono. Copiose.
Un giorno, se Dio vorrà, avrò la mia Famiglia. E voglio che ci sia sempre Amore.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Just Like A Woman - Bob Dylan
Nobody feels any pain
Tonight as I stand inside the rain
Ev'rybody knows
That Baby's got new clothes
But lately I see her ribbons and her bows
Have fallen from her curls.
She takes just like a woman, yes, she does
She makes love just like a woman, yes, she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
Queen Mary, she's my friend
Yes, I believe I'll go see her again
Nobody has to guess
That Baby can't be blessed
Till she sees finally that she's like all the rest
With her fog, her amphetamine and her pearls.
She takes just like a woman, yes, she does
She makes love just like a woman, yes, she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
It was raining from the first
And I was dying there of thirst
So I came in here
And your long-time curse hurts
But what's worse
Is this pain in here
I can't stay in here
Ain't it clear that--
I just can't fit
Yes, I believe it's time for us to quit
When we meet again
Introduced as friends
Please don't let on that you knew me when
I was hungry and it was your world.
Ah, you fake just like a woman, yes, you do
You make love just like a woman, yes, you do
Then you ache just like a woman
But you break just like a little girl.
GrafoManie:
danza suburbana,
das leben des anderen,
family girl,
in absentia,
Music inspiring,
something to believe in,
Tempo,
universi paralleli
27.4.10
Fragile Meadows
Cosa c'è di più poetico
di uno zompettare allegro
di uno zainetto
ballonzolante
di braccia che si agitano,
scomposte,
di un bastone che traccia
percorsi
sulla sabbia
sudicia e bagnata
di un pescatore solitario
su uno scoglio che affiora appena,
tra flutti
e uomini distrutti.
Cosa c'è
di più bello
del creare,
attimo dopo attimo,
la vita
che incubiamo
in noi.
Se il passato non esiste,
se il futuro tanto meno,
come fluire
in questo presente osceno
come viverlo,
appieno,
come un dono?
Non conosce il perdono,
quest'anima mia
che ancora si dibatte,
morente,
quest'anima sirena
che ancora si dimena,
prigioniera
della stessa rete che l'aveva sbattuta
contro la carena.
Gravida di me stessa,
fremo per partorirmi!
Prima che il cordone ombelicale
che mi stringe e mi fa ossessa
finisca per uccidere me
e la mia Anima Depressa.
TESTO E FOTO DI YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Fragile Meadow - The Black Atlantic [album available here]
Dalla playlist di Music(e)Scapes 3, il mio podcast per RADIO PAZZA ascoltabile qui. Se volete, potete ancora votare il mio programma radiofonico allo European Podcast Award: è sufficiente cliccare qui e seguire le istruzioni! Thanks for your support! Long live Music.
GrafoManie:
abisso,
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Alice in crazyland,
dancer in the dark,
déja-vu,
dèmone,
european podcast award,
io e il mare,
messaggi in bottiglia,
Music(e)Scapes,
radio pazza,
radio prisma
23.4.10
Gomitoli
Gomitoli di sé,
tentacolari e contorti
nell'atarassia
si rifugiano, sconvolti
Involucri di carne
accoccolati
e la tregua nell'abbandono
di pensieri malati
Chiuso il boccaporto,
la nave rientra in porto.
Non è la solitudine,
che non sopporto.
Ma il calpestio
dei fiori appena risorti,
che non sapevano
d'esser morti.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: There Is A Wind - The Album Leaf
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Alice in crazyland,
crash test dummies,
déja-vu,
in absentia,
PoeSia
21.4.10
Elephant Moon
Ed è silenzio, coltello nella pancia, e perdita di ossigeno...
Ed è un mattino a tradimento, incapace di proteggersi...
Come elefanti, braccati da se stessi, dal proprio stesso peso
Ed è luna nera, maledizione, vecchia ossessione
Un grido soffocato, dopo una scarica di ventimila Volt
a corpo nudo,
bagnato,
indifeso.
Nel vuoto rumore, del post fragore
suonano, imperiose, Sirene Suicide.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: A Fior Di Pelle - Marlene Kuntz
A fior di pelle salirono gli sbotti
usando i nervi a mo' di comodi condotti
fu zona rossa nell'attimo di un lampo
la superficie di un colpo senza scampo
di lacerata sensazione
sentirsi vulcani in eruzione
un'esplosione ormai vicina
avrebbe acceso quella fulgida mattina
ma che tragitto curioso
fa quel tram chiamato sospiri e guai
dopo un risveglio gioioso
all'inferno porta e non torna mai
ci sono istanti che vivere una merda
che vada a fuoco poi
pur sempre una scoperta
pur sempre una scoperta
pur sempre una scoperta
a fior di pelle avvamparono gli sbotti
bruciando i nervi e le vene e i loro fiotti
la zona rossa esplose in un secondo e fu
davvero come deflagrasse un mondo
oh che esecrabile emozione
sentirsi vulcani in eruzione
incandescente come la lava
che dalla bocca terrifica e sbava
ma che discesa gloriosa
fa quel magma senza fermarsi mai
come una belva furiosa
il suo inferno porta portando guai
ci sono istanti che vivere una merda
che vada a fuoco poi
pur sempre una scoperta
sono le volte che proprio
no non ce la fai più
che vorresti volar per davvero
nel blu dipinto di blu
per poterti sentire leggero
come il cielo impassibile
leggero ed impassibile
leggero ed impassibile
ma che finale odioso
quel can can di grida e gestualità
quinto cerchio melmoso
dell'inferno ulula la realtà
ci sono istanti che vivere una merda
nessuna cosa al mondo sa come si disperda
in quegli istanti
in cui vivere una merda
che vada a fuoco poi
purtroppo cosa certa
sono le volte che proprio
no non ce la fai più
che vorresti volar per davvero
nel blu dipinto di blu
per poterti sentire leggero
come il cielo impassibile
impassibile
impassibile
impassibile
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Alice in crazyland,
altalene,
back in black,
crash test dummies,
déja-vu,
rage against myself,
Tsunami
19.4.10
Sole
A tutte le mie Persone Speciali...
Giorno dopo giorno
impariamo ad amare
i nostri reciproci silenzi
interrotti solo
da quei timidi slanci,
segnali d'affetto
che rinsaldano
un'eterna presenza
che vive
di vibrazioni impalpabili
insieme, noi,
sconfiggere il terrore
di quel primitivo abbandono
e riconosco in te
il mio essere donna,
il mio essere uomo
un'anima che nel suo espandersi...
ritrova in sé
il sole interiore
che credeva perduto
e la gioia immensa
effimera
incontenibile
che afferro con ogni atomo
e trattengo nel ventre
fino alla prossima piena
alla prossima, inevitabile apnea
dalla quale
risorgerò,
ancora più forte
Se questa è la mia sorte...
non mi avrà tanto facilmente,
la morte!
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Overjoyed - Stevie Wonder
GrafoManie:
a kind of magic,
amore universale,
anime sorelle,
infinito,
Music inspiring,
music speaking,
mystery dictating,
PoeSia,
reality is a dancer,
rinascita,
soul floating,
stagioni dell'anima,
V.S.P.
15.4.10
Un Muro Troppo AltRo
"It will be worth it..."
Un fiume di parole.
Una pietra che non rotola.
Ed è di nuovo Silenzio.
Sto mentendo.
Il Silenzio è diventato Sussurro.
Carezzevole.
Amabile.
Fraterno.
Una nuvola di vapore impercettibile.
Invisibile.
Silenzio.
Da prendere a calci.
Un muro ancora troppo altro, che mi ostino a non voler sfondare.
Ma con dolcezza.
Sento il mio corpo roteare a una velocità insondabile.
Tutto intorno è Nero.
La mia pelle è nera.
Ma dal petto, aperto, fuoriescono colori.
Fasci di luce che tutti mi attraversano e mi proiettano al di là di me, di questo Tempo.
Sento l'Amore.
Tuo, suo, di tutti.
Non colmerà il suo Vuoto, non potrà farlo mai.
Accanto a quel buco, una nuova nicchia, sempre più accogliente.
Ci metterò dentro tutto l'Amore che Posso.
Voglio sentirlo tutto al Centro.
Fino all'Osso.
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Halo - Depeche Mode
You wear guilt
Like shackles on your feet
Like a halo in reverse
I can feel
The discomfort in your seat
And in your head it's worse
There's a pain
A famine in your heart
An aching to be free
Can't you see
All love's luxuries
Are here for you and me
And when our worlds
They fall apart
When the walls come tumbling in
Though we may deserve it
It will be worth it
Bring your chains
Your lips of tragedy
And fall into my arms
And when our worlds they fall apart
When the walls come tumbling in
Though we may deserve it
It will be worth it
And when our worlds they fall apart
When the walls come tumbling in
Though we may deserve it
It will be worth it
And when our worlds they fall apart
When the walls come tumbling in
Though we may deserve it
It will be worth it
And when our worlds they fall apart
When the walls come tumbling in
Though we may deserve it
It will be worth it
GrafoManie:
a kind of magic,
abisso,
amore universale,
coinciDanze,
condivisione del dolore,
continuità spazio temporale,
dancer in the dark,
L'Immenso,
Music inspiring
14.4.10
Rock Against The Clock
Impenetrabile roccia
da cui nessun fiore
sboccia
Se fosse una macchina
il cuore
forse
non sentirei dolore
"And something inside of him died.
She had to sell everything she owned
And froze up inside."
da cui nessun fiore
sboccia
Se fosse una macchina
il cuore
forse
non sentirei dolore
"And something inside of him died.
She had to sell everything she owned
And froze up inside."
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Tangled Up In Blue - Bob Dylan
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Alice in crazyland,
back in black,
continuità spazio temporale,
crash test dummies,
déja-vu,
disco rotto,
home
12.4.10
BOOMerang
Scivolo.
Fredda, giaccio.
Frastorno.
Un boomerang,
senza ritorno.
Il mio corpo congelato, che solo il tuo, caldo, riesce a consolare. Lentamente si muore, senza il Sole. Lentamente muoio, senza il mio Sole. Ed arrivo là, dove non sarei mai voluta arrivare. Il punto esatto in cui la vertigine si apre, il momento esatto in cui il sentimento di vuoto e perdita si fa incolmabile e da sensazione si trasforma in dolore fisico, terreno. Corporeo.
Fare i conti con ciò che si è, accettarsi e insieme accettare ciò che si è vissuto... Tutto mi è a tratti così chiaro, poi, di colpo, riappare quella nebulosa, così oscura e odiosa. Precipito nel baratro, tremo e, tra le lacrime, invoco il tuo nome. Che è anche il mio, il nostro. E' il futuro...
Lentamente mi culla, un dolore che non mi trastulla.
Ma allora, perché mi sento ancora chiusa in una bolla?
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: These Days - Nico
I've been out walking
I don't do too much talking
These days, these days.
These days I seem to think a lot
About the things that I forgot to do
And all the times I had the chance to.
I've stopped my rambling,
I don't do too much gambling
These days, these days.
These days I seem to think about
How all the changes came about my ways
And I wonder if I'll see another highway.
I had a lover,
I don't think I'll risk another
These days, these days.
And if I seem to be afraid
To live the life that I have made in song
It's just that I've been losing so long.
La la la la la, la la.
I've stopped my dreaming,
I won't do too much scheming
These days, these days.
These days I sit on corner stones
And count the time in quarter tones to ten.
Please don't confront me with my failures,
I had not forgotten them.
GrafoManie:
abisso,
about blank,
dancer in the dark,
il male minore,
la nostra vita nuova,
Tsunami,
you can't always get what you want
6.4.10
Arrocco, O Scacco Matto?
arroccare 1 (v. v. tr.) 1 Nel gioco degli scacchi procedere a un arrocco. 2 Muovere le truppe lungo le linee interne al fronte. 3 Mettere al riparo, al sicuro.
È di nuovo buio. Strada sbarrata. Isolamento. Disperazione.
E non so più dove andare a parare.
Chiedi aiuto, no? Impara a parlare, a spiegare, a esternare!
Già, ma a chi? Vedi nessuno?
Qualcuno ci sarà, che può darti una mano. Una soluzione si trova sempre.
Si vede che non sei mai stato nei miei panni.
Ecco. Lo vedi come sei? Stai di nuovo facendo la vittima.
E tu stai di nuovo puntando il dito.
Touché.
Se iniziassi a fare l'elenco completo di tutto ciò che mi è capitato e continua a verificarsi nella mia vita, ti deprimeresti e finiresti per compatirmi. E non sapresti come aiutarmi.
Lasciami almeno la libertà di ascoltarti, prima di scrivere tu il copione della mia reazione!
A che pro? Per leggere nei tuoi occhi che avevo ragione? Tutto è già successo e non fa che ripetersi.
Si vede che non hai ancora imparato la lezione.
Lo sapevo. Anche tu pensi che sia colpa mia. Lo credo anch'io, sai? Me ne convinco sempre di più, ogni giorno della mia vita. Sono arrivata persino a pensare di farla finita.
Ottimo! I miei complimenti. Il miglior modo per risolvere un problema.
Ho persino bestemmiato, se è per questo. E no, non ne provo dolore, per citare un vero Signore!
Adesso ti metti anche a citare? Scendi dal piedistallo. Tu non sei lui, tanto per cominciare.
Ehi, tante grazie per avermelo ricordato. Se non ci fossi tu, il mio stupido cervello non ci sarebbe mai arrivato.
Ridi, ridi, so benissimo che pensi che sia meglio ridere per non piangere, invece di agire nel concreto per evitare di soccombere al dolore.
Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa! Lo vedi che in passato, dalla messa qualcosa ho imparato? Figurati che da anni contrasto inutilmente chi mi dice che pregare è l'unico modo per risolvere i problemi della gente!
Senti, piuttosto... adesso cosa pensi di fare?
Giuro che non lo so, tanto per cambiare...
Aiuto.
Ho sognato la tua voce flebile pronunciare queste sillabe, in un impercettibile canto straziato. Sgraziato.
Aiuto.
Già, ma a chi?
Aiuto.
Mi guardo intorno e vedo solo il vuoto.
Solo la forza degli abbracci.
Non chiedo altro.
Il tempo fugge via e ci trascina lontano...
Ma perché non prende anche me?
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Cosmic Dancer - T-Rex
GrafoManie:
abisso,
about blank,
Alice in crazyland,
dancer in the dark,
déja-vu,
dèmone,
dialoghi impossibili,
disco rotto,
esorcicci,
family girl,
home,
if i don't write i'll die,
il male minore,
Tsunami
5.4.10
Buona Vita!
Soffia inesorabile, il vento del tempo. È un buco nero ad attrarmi. Beffardamente accogliente. Riesco a sentirmi scivolare. So di non poterlo fermare.
Ricordi quel fiore? Ricordi quel fiume? E quella foto rubata, che ti aveva fatto arrabbiare?
Ricordi le mani strette, i sorrisi, le figure da cercare tra le nuvole, la pelle bianca da proteggere e amare, e quella pioggia torrenziale, che ci aveva costretti a scappare nel momento migliore di un'estate sul mare?
Chissà se ricordi ancora gli occhi sognanti, i capelli che non smettevi di pettinare, le mani tremanti, le fughe e i nascondigli, le storie da raccontare... il tempo, che avremmo voluto dilatare.
Distanti ora, tu ed io, una barriera inevitabile. La Vita.
Mi perdo nel ricordo di un affetto unicamente puro. Incondizionato.
So che non tornerà più. So che purtroppo è cambiato.
Non sarà necessariamente peggiore, solo diverso. Eppure sento che qualcosa si è perso.
La magia dell'innocenza, quello spontaneo avvicinarsi, senza coscienza.
Mi manchi. E continuo a cercarti, nel fondo dei miei occhi ormai stanchi.
Buona vita, prezioso tesoro di un passato che non tornerà.
Buona fortuna!
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: The Night Sky (Sleeping Silently) - Mostly Autumn
GrafoManie:
abisso,
anime sorelle,
bambino interiore,
deliri postadolescenziali,
discontinuità spazio temporale,
family girl,
in absentia,
messaggi in bottiglia,
points of rear-view,
V.S.P.
3.4.10
She's Got Lemon
Ed è così, ogni volta che respiro, è così, ogni volta che vivo. Buona Pasqua, sì, buona resurrezione! Non faccio in tempo a rinascere, che subito ricomincio a morire... Peccato io non sia una fenice, ma solo l'ennesima Berenice. Ripudiata dalla gioia, ricacciata nel fango, per aver anelato a spazi siderali. Ti sembra abbia le ali? Illusa, certe perle lasciamole ai maiali.
Qui non c'è speranza, non c'è soluzione, solo l'ennesima lezione, che mi ostino a non imparare.
...così è la vita, e non posso farci niente...
...come dire "buon sangue, non mente"...
...e che "sole cuore amore" non fa più rima con furore...
Sento la tua voce, le tue parole risolute, un copione che si ripete identico, dopo quindici anni, e rivivo le perdite, i danni, gli inutili affanni.
Non vuoi sentir ragioni! Tue le scelte, tue le decisioni.
E nessuno può niente. Nessuno ci vede, nessuno ci sente.
Tu non ci sei, manchi anche tu, non c'è rimasto nessuno lassù.
Sola contro un muro, finisco per franare nel solito buco oscuro.
Solo ieri camminavo a testa alta, pronta ad affrontare il dèmone senza più vergogna. Ed eccomi ora, ad annaspare in una fogna.
Sono fottuta, c'è poco da fare. E voi, che mi leggete, per caso o (dis)piacere, non badate a me, lasciate stare.
Ho finito le forze, del limone che ero mi restano solo le scorze. Aspra come il suo succo, non riparo le falle, non so essere stucco.
Non c'è soluzione, questa la mia sorte.
Solo una, ma purtroppo è la "morte".
YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM
Soundtrack: Sunday Afternoon - Rachel Yamagata
GrafoManie:
abisso,
about blank,
back in black,
dancer in the dark,
déja-vu,
dèmone,
disco rotto,
game over,
rage against myself,
reality bites
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