26.1.10

Identità, Amore e Svelamento


Il 14 marzo del 2008 salvai questa immagine in una cartella. Come l'avevo trovata? Cercando tra le immagini di Google le parole "mistero quotidiano", le stesse tramite le quali avevo trovato il mio primo avatar. Era un gabbiano stilizzato, in un trompe-l'oeil dallo sfondo azzurro, che forse qualcuno dei miei affezionati lettori ancora ricorda. In quel tempo mi chiamavo MusEum.

Mi colpì la sincronicità tra le parole chiave collegate al mio primo avatar, l'immagine e le parole della sconosciuta che le aveva pubblicate sul suo blog, che ho sentito istantaneamente anche mie, così come il titolo scelto per introdurle, Anima:

spesso nella vita.. capita di fare incontri bizzarri..
e come questi avvengano..talvolta rimane un mistero..
si ha sempre,comunque, quella strana sensazione..
che nulla è dato al caso..
e mentre scivoliamo come sabbia di clessidra..
nella routine del quotidiano..
ci rendiamo conto..giorno dopo giorno..
di come un incontro,se pur avvenuto in maniera bizzarra..
possa diventare importante..


il treno della vita spesso..effettua fermate fuori programma...
gente che sale..gente che scende..
ma ogni passeggero..che con noi condivide parte del viaggio..
ci donerà qualcosa..
ed alla fine il nostro bagaglio sarà così pesante..
che ci sembrerà impossibile da sostenere..


ma non saremo mai soli sul treno della vita..
ed il cuore... è una valigia..
infinitamente grande...


By Emy



Qualche giorno fa un caro amico ha scritto una semplice frase, in cui parlava di pozzanghere e mondi paralleli. L'associazione in me è stata immediata. Oggi ho ricollegato il tutto e ho ritrovato un cartone animato che per lungo tempo ho amato e che, nel rivederlo alla "veneranda" età di 29 anni, ho scoperto dire molte più cose di me che un trattato psicologico, pur nella sua semplicità a tratti infantile. Com'è giusto che sia, come lo è, d'altronde, una parte importante di me, che tuttora annaspa per ritrovarsi.

Sono giorni strani questi, in cui l'istinto, il senso di impotenza e il dolore che mi spingono a fondo mi hanno portato a stravolgermi completamente, a spogliarmi, finalmente e con fatica, della pesante corazza che la vita mi ha costruito attorno per anni. Oggi pomeriggio, dopo tante lacrime versate e tanta pioggia, ho di nuovo avuto gli occhi lucidi. Stavolta, però, con il sorriso sulle labbra e anche, non lo nego, con qualche risata a cuore aperto.

Per chi non ha paura di tornare bambino e per chi vuole conoscere un'altra parte di me... l'episodio 26 de L'Incantevole Creamy, intitolato "Addio, Poteri Magici". Non dura tantissimo, godetevelo fino alla fine.

P.S. per chi volesse sapere che diavolo c'entra la pozzanghera con tutto questo, ho inserito anche l'episodio 27, "Alla Stella Piumata". Che coincidenza, dopo l'incontro con un dragone e una stella nascente, quell'augurio finale che approfitto per estendere a tutti voi...


YUKI, AKA PRISMA TBFKA MUSEUM

Soundtrack: No Return - God Is An Astronaut











3 commenti:

Ishtar ha detto...

Sono molto felice per te...sento che il tuo buio si sta pian piano schiarendo e arricchendo di sfumature...le tue zavorre stanno pian piano cedendo...ti sento che ti stai liberando...tvb sorellina
PS: ricordo il periodo a cui accenni, io avevo fatto talmente tanta confusione tra il tuo blog e la radio che pensavo non avessi più il blog...e poi sei ricomparsa...da quel giorno siamo diventate sorelle :)

Radio Pazza ha detto...

Mamma mia quant'è grande la valigia ... ci vuole una vita per capirlo e apprezzarlo, io sto più o meno alla fase dei calzini (che spesso trovi spaiati e l'aereo decolla in due ore).
E poi per portarlo a spasso il cuore ci vuole molto di più di ciò che questa società ci offre ...
A proposito di avatar, ieri ho visto il film in 3D e a parte la storia di cowboys e indiani mi sono commosso nel godere di quei paesaggi ... al risveglio però ho odiato il film, il cinema, l'illusione ... perchè ogni volta ci riempie di false speranze. Bisogna accumulare desiderio vero di scoperta e andarsi a cercare il paradiso in terra.

Bak

Mio ha detto...

Ciò che conta è ciò che resta e non può più andare via, essere tolto.
Vedrai che ti troverai incredibilmente forte senza il peso della corazza, già lo so.

Buone lacrime cara,


Roberto