26.5.09

Silenza




Quando arriva il momento della verità non servono parole.
Le emozioni si fanno fiume in piena e gli occhi brillano di umida realtà.
L'unica possibile.

La scrittura non merita processi alle intenzioni,
nè l'arte sentenze di opinabile sincerità.

Poesia.
Vibrante fremito di un'anima immortale,
che parole umane non potranno mai spiegare.

Una voce sola si leva alta al cielo, in cerca di un volo.
Prima di ripiombare nell'oscurità,
per poi
risalire ancora.


Soundtrack: Angela Gheorghiu - O Mio Babbino Caro - G. Schicchi G. Puccini

6 commenti:

Mio ha detto...

La Poesia che è parola e gesto, sopratutto gesto, come descriveva Jodorwsky. Sempre una volo pindarico, come di rondine, giù radente al suolo per poi rinascere a nuove più alte quote.
Ottimi gusti, anche per l'interprete!
Buona giornata Museum!

Roberto

Bk ha detto...

Tu e desuccia dovete aprirvi una scuola di storie e poesia...
così poi io mi iscrivo eh?
un bacio Bk

Radio Pazza ha detto...

Tanto per ridere: meglio babbo o papi?

hahahahahahha

ciao Primuseum

Prisma ha detto...

@Mio: già, i gesti... Sono la parte più difficile... Buona giornata, caro.

@Bk: troppo buono, grazie... Un bacio anche a te.

@Bak: apprezzo il tentativo, ma oggi proprio non riesco a ridere. Si vede che è una giornata così.

Radio Pazza ha detto...

Scusami non volevo mancare di tatto ... anche la risata può essere una reazione di nervosismo e/o imbarazzo.
Mi sento come uno stupido joker.

Bak

Prisma ha detto...

@Bak: ma che scherzi? Non lo dire nemmeno! Non hai mancato di tatto, volevi solo stemperare un po'... L'ho capito, sai! ;) Ero io che in quel momento non je la potevo fà... Ora va già meglio. :D