30.5.09

Il Ragno




Vorrei oggi condividere con chi passerà di qua musica e parole de "Il Ragno". Poesia pura.
Non lo conoscevo prima di questa mattina, ma questo pezzo mi ha folgorato al primo ascolto.
Il testo è di Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi.

Di Giacomo è molto riservato sulla sua vita personale, tant'è che sul sito ufficiale del Banco Del Mutuo Soccorso, alla voce Biografia, è scritto:


A conferma della sua proverbiale originalità, dice unicamente di sé...

Nacque... visse...
...e si contraddisse!


Potrei sottoscrivere in pieno!

E pensare che una volta, durante un'intervista in cui gli fu domandato cosa pensasse dell'Università, Di Giacomo dichiarò candidamente di avere solamente la licenza elementare.
Alla faccia di chi dice che la Cultura debba essere patrimonio solo di una ristretta élite di intellettuali e intellettualoidi.

La Poesia è Poesia. Sempre e comunque.
Anche senza patenti ufficiali a distinguere pubblicamente chi è poeta da chi non lo è.
A stabilire con un marchio di infamia chi è artista e chi no.

La Poesia è Poesia.


Soundtrack: Il Ragno - Banco Del Mutuo Soccorso

Ho camminato fin qui sopra i più alti muri
per fare festa con te
ma vedo che sbagliavo:
parli di vita e di morte
non mi va.

Stai seduto sui tuoi pensieri
come un vecchio ladro fallito.
Io da sempre ho usato l'astuzia
coi miei giochi di geometria è sciocco rischiare.

Io sono il ragno che fila
lungo i più oscuri buchi
Veloce corro su e giù
sono per tutti un saggio
ma certo scrupoli io non ne ho.

Dentro i miei pregiati sudari
delicato cullo la preda.
Io che ho sempre usato l'astuzia
nei miei giochi di geometria
non posso sbagliare.


Io sono il ragno che fila
lungo i più oscuri buchi
tendo l'agguato
a chi resta ammirato dalla mia abilità.


Coro:
Non conceder niente, niente a nessuno mai
segui sempre il filo e non lo perderai
segui questo filo e non ti perderai
prendi questo filo e non ti pentirai

Io sono il ragno che fila
lungo i più oscuri buchi
Veloce corro su e giù
sono per tutti un saggio
ma certo scrupoli io non ne ho.

Dentro i miei pregiati sudari
delicato cullo la preda.

Se potessi avvolgerti intero
oggi forse la mia più preziosa preda
saresti tu !! Prendi questo filo...

7 commenti:

Mio ha detto...

Credo che la cultura non passi(a? dubbio che figura proprio su questo argomento... help me please :( ) dal grado d'istruzione, o meglio e sicuramente: ad un grado d'istruzione elevato non corrisponde necessariamente una cultura elevata. Magari fosse così. L'originalità in ogni sua espressione, artistica ma anche no, è fuori da tutti questi schemi. Forse questo ci salverà, visto che l'altro ci sta conducendo verso un peggio che sembra proprio non avere fine.
Buon fine settimana Museum!

Roberto

desaparecida ha detto...

A parte che oggi grado di istruzione superiore corrisponde appena a pezzettino di carta e non ad un allargamento della mente e soprattutto delle esperienze che permettono di toccare trame interiori altrimenti non raggiungibili!

La poesia quasi indefinibile ....e questa storia del ragno,mi ha completamente affascinata!

Un bacio sorellina! ;)

desaparecida ha detto...

senti...io ti voglio bene con tutti i tuoi sbalzi alchimici....compresi qlli linguistici!
MA TU,
me ne vorrai lo stesso se io non capendo bene l'inglese...mi limito ad una parte di te....lasciando alle intuizioni l'altra? :)

Prisma ha detto...

@Mio: hai detto bene. L'intelligenza, a mio avviso, raggiunge la sua massima espressione proprio quando esce dagli schemi precostituiti.
Io poi tifo sempre per chi, privo di mezzi economici e culturali, ha dentro di sé passione e poesia e, se posso, faccio di tutto nel mio piccolo per stimolarlo a esprimerla!
Come dire, quando vedo la corda di uno strumento che ha solo bisogno di una prima vibrazione per incominciare a suonare, non resisto e allungo la mano!
E poi apro bene le orecchie per gustarmi la melodia che saprà costruire con le sue sole forze...

@Desa: infatti! Il dolore che a volte ho maledetto, si è rivelato la porta d'accesso insostituibile proprio per toccare certe trame interiori che non credevo esistessero dentro di me...

Certo che ti voglio bene lo stesso, ci mancherebbe! :D
Lo so, è difficile stare dietro ai miei sbalzi psico-schizo-emozional-linguistici... Faccio fatica persino io!

Ti abbraccio, mia cara sorellina.

Anonimo ha detto...

La cultura ha poche cose in comune con il grado di scolarità e niente con il pezzo di carta, ma specialmente per gli artisti è necessario acquisire in maniera perfetta la padronanza assoluta degli strumenti del loro mestiere, che sia la voce, la metrica, uno strumento musicale, la pittura o qualsiasi altro metodo di espressione artistica.

Questo lavoro di perfezionamento che spesso prende anni e anni ed è perseguito con estenuante passione è un tirocinio che non ha nulla da invidiare a quello scolastico, anzi!

Il maestro zen che disegna il mondo, quello interiore e l'intero universo, con pochi tocchi di pennello di china, ha dedicato la sua vita per raggiungere quella perfezione, e lo stesso percorso è stato seguito, in un modo o nell'altro, da ogni persona che ha saputo capire di avere qualcosa da esprimere e ha voluto in tutti i modi farlo.

Questo per dire che lo studio è importante, lo studio in sé e non i diplomi: importante soprattutto per se stessi e per il proprio futuro, perché noi siamo proprio quello che sappiamo tirarci fuori di dentro.

Anche scrivere su un blog fa parte dell'incessante perfezionarsi, e prenderne coscienza è utile per capire di essere sulla strada giusta, quella che porterà sempre più in alto.

Radio Pazza ha detto...

Sono daccordo con Angelo, bentornatooooooooooooooooooooooooooooo

Bak

RP

Prisma ha detto...

@Angelo: grazie per le tue sempre profonde parole, che impreziosiscono il mio piccolo post... Non aggiungo nient'altro, non posso che sottoscrivere in pieno.

@Bak: già! Ce ne vorrebbero decine di maestri come Angelo!