10.7.09

La Semina




Bruciano gemme di vita nuova, al sole cocente. Il vento smorza i contorni, spaventa gli occhi. La terra si innalza in spirali di sabbia e niente sarà più come prima.

Osservi, di nascosto, la vita che rinasce senza di te.
Tu, la prima, a intuire l'essenza, tu, la prima, a iniziare il contagio.

Contadino scriteriato, colui che semina con passione senza farsi notare e lascia che altri godano del raccolto.
Perché questo? Perché quest'orribile delitto?
Non avrebbe forse voglia, il contadino, di lasciar cadere gli attrezzi e il cappello di paglia e correre incontro all'amore della vita che si innalza davanti ai suoi occhi stanchi?

Sospira, si volta. Si tace.
Sapeva, sin dal primo momento, che non ci sarebbe stato più posto per lui, una volta terminato il suo compito.
Nessuno può avvicinarlo, nessuno può guardarlo negli occhi.
Nell'esatto istante in cui questo avvenisse, perirebbero, ad una ad una, le sue creature di luce, figlie delle tenebre.

Eppure, in disparte, la testa stretta tra le spalle ricurve, lui sa che non potrà farne a meno.
Continuerà a seminare.


Soundtrack: Where The Wild Roses Grow - Kylie Minogue & Nick Cave


5 commenti:

Mio ha detto...

Normale è la vita di chi non può decidere sugli eventi naturali, dura è quella di chi deve vivere tra una natura umana che non gli appartiene.
Coprirsi le spalle a vicenda elimina la seconda eventualità, la prima fa parte di un gioco che gira, ca e viene. Una giostra impazzita per chi non la sa cavalcare.
Sai, vorrei dirti via libera ma purtroppo non vedo ad un palmo dal mio naso.
Buona serata e weekend Museum!

Roberto

fabio r. ha detto...

pensa tu i casi della vita (fato? destino? stelle?..) mentre leggevo il post in sottofondo avevo Harvest del buon vecchio neil young. Quindi passo dalla tuia semina al suo raccolto. Cool isn't it?
un abbraccio genius

Radio Pazza ha detto...

Credo nel detto: "Non vergognarti mai di essere buono". Ma allo stesso tempo so che troppa generosità è un sintomo di malessere.
Il buddha insegna a liberarsi del peso inutile e soprattutto a compatire chi lo raccoglie per metterselo in spalla.

Ciao Sista

Bak

Mi piacciono questi ultimi post perchè dai commenti evince che ognuno capisce quello che gli pare HAHAHAHAHAHAHAAHA ... bello no? Sei una catalizzatrice.

Barbara ha detto...

Ti leggo e penso alle mie lunghe ed estenuanti semine senza raccolti. Brava. Ti abbraccio.

Prisma ha detto...

@Mio: sai, a volte, anche se nati per amare, si finisce per mantenere le distanze. Consapevoli di essere così irrimediabilmente vulnerabili da non poter sopportare le inevitabili distanze altrui...

@fabio: wow! Che sincronicità musical-scribacchina! :D (oè, siam passati agli epiteti anglofoni? :D).

@Bak: hermano, ma mi sei buddista? Non lo sapevo! Il detto che citi è saggio assai, ma non credo di essere buona, sai? Però è vero, ho il vizio, a volte, di caricarmi peso inutile sopra le spalle. E che peso!

Sui miei ultimi post e relativi commenti hai ragione! Mi affascina da morire quanto ciascuno di voi contribuisca ad arricchirmi con i propri modi di leggere tra le mie criptiche righe inconscio-pilotate. :D

@Barbara: sono onorata di averti tra i miei lettori. Grazie di cuore per le parole e per l'abbraccio, che ricambio!