18.10.08

(A)Mare



Sono passati due mesi e sei giorni dall'ultima volta che ho scritto qualcosa di sensato su questa moleskine nera che ormai sta per terminare le sue pagine bianche. Mi mancherà questo taccuino nero, il miglior gadget che mi abbiano mai regalato per promuovere un film.

Stavolta scrivo senza musica. O meglio, con una musica che forse è più Musica per me di tutte le altre. Il fragore delle onde, avanti e indietro, avanti e indietro, contro la battigia.
Il sole di ottobre scalda ancora, ma soffia il vento, con dolcezza.
Mi piace stare qui.

Oggi mi sono fatta coraggio e sono tornata lì, in quella squallida sala d'aspetto. Bianca, neutra, senza nemmeno la puzza di cloroformio.
Non è per me che ci vado, ma questo non mi consola affatto. Sono tre anni ormai, senza contare tutti quelli che hanno preceduto la terza tempesta.

Gli occhi cerulei non c'erano nemmeno oggi, non è una novità. Ricomincia la girandola degli "Oggi non c'è, prova lunedì", e via così. Salvo poi ritrovarmi davanti quei maledetti occhi nei luoghi più impensati, mentre sto lavorando e non posso parlare. Cazzo.

Mi incammino decisa incontro al mare. La sabbia è ancora indurita dalla pioggia dei giorni scorsi. Orme di cani e di cristiani mi circondano, e mi torna in mente quella favoletta che alcuni di noi scrivevano sui diari di scuola... le orme di Dio scomparivano proprio nei momenti più difficili della nostra vita, perchè in quei giorni - così era la storia - camminava portandoci in braccio.

Io non lo so se Dio esiste o no e, onestamente, non mi interessa poi tanto. So solo che arrivano quei momenti in cui il mondo ti crolla addosso e pesa tutto sulle tue spalle. E non conta quante persone si hanno vicino.
L'energia che possono trasmetterti è fondamentale, certo. Ma alla fine dei conti siamo soli. Soltanto noi possiamo tenderci la mano e rialzarci. E se la roccia continua a sgretolarsi implodendo, io e soltanto io posso rimettere insieme i cocci e ricominciare...

Per quanto continui a darci dentro e ad andare avanti, la misura periodicamente si colma e crollo.
Forse è questo che devo imparare a fare: perdonarmi... Perdonarmi per questi cali energetici, per questi momenti di sconforto. Sdraiarmi così, come adesso, sulla sabbia, respirare il mare e rispettare finalmente la mia anima e il mio corpo che mi chiedono una tregua.

Non mi sento mai "abbastanza" in ogni singola, stupida cosa che faccio o dico, e maledico l'ossessione della perfezione che non vorrei avere, e che mi resta appiccicata addosso come un vestito che non ho scelto, ma senza il quale mi sentirei nuda, inadeguata, indegna di essere amata.

Un paio di giorni fa è stato il mio compleanno. Da qualche anno a questa parte non ho nessuna voglia di festeggiarlo, non so nemmeno io il perchè. Una strana malinconia comincia ad assalirmi nei giorni precedenti, fino ad accumularsi e fare tappo.
E mi infastidiscono le domande di rito di amici e conoscenti, "Come festeggerai?", "Che farai di bello?".
Bypasserei volentieri questa data, carica di aspettative che mi fanno solo stare male.

Ieri però ho visto qualcosa, qualcosa per cui ho deciso che vale la pena riprovarci ancora.
Una data è stata la chiave. La data del mio compleanno.
Ho voluto leggerlo come un segno. Un regalo del Destino.
Forse sarà l'ennesima delusione, ma ho deciso di fregarmene.

Ci voglio credere ancora.
Lo devo a me stessa. A te, a noi, al Sogno che mi porto dentro.

Voglio mettercela tutta, per l'ennesima volta.
E guai a me se mi arrendo.

Finisco di scrivere, alzo la testa...
Le vele, in lontananza, mi sorridono...

Deep down inside I know I will survive

Soundtrack Postuma: Royksopp - Only This Moment

22 commenti:

Mio ha detto...

Con discrezione estrema ti auguro di ritrovare Felicità, Serenità e Fortuna perché già ti appartengono, perché credo che tutto ti appartenga.

Roberto

fabio r. ha detto...

ciao princess ( visto il nuovo Nick princesiamo...) in primis grazie x i tuoi commenti soprattutto x quello ' familiare'.
poi che dire?
più passa il tempo e più ti trovo profonda e saggia e la cosa x una bambina come te e' a dir poco imbarazzante...
ma ok, go on like this e magari riascolta anche i vecchi stones a volte..
un abbraccio

Prisma ha detto...

@Roberto: ti ringrazio di cuore, davvero. Ma ti prego, non sopravvalutarmi...

@Fabio: vedo che hai notato la citazione... Grazie per la bambina... Esagerato! Ma 'nzomma, in poche parole me stai a dì che so' vecchia dentro? Cazzo, mo' me comincio a preoccupà davéro! :D Anche perchè non sei il primo a dirmelo che so' saggia... Azz... Mo' còro a compràmme un antirughe de quelli bbòni, prima che sia troppo tardi!

A parte gli scherzi, un abbraccio ad ambedue entrambi e grazie per aver letto ancora una volta i miei messaggi in bottiglia... C'avete 'na pazienza, c'avete! :D

acquachiara net ha detto...

Ogni tanto passo e leggo, purtroppo ho l'abitudine di non memorizzare troppo per cui non riesco a collegare i tuoi sfoghi con gli eventi che li hanno provocati, però una cosa si nota, ed è quanto veramente ti giudichi e giustamente come dici non ti perdoni.
Nessuno di noi è inadeguato, mai, abbiamo messo nel nostro carattere e nel nostro corpo ciò che realmente serviva per il tratto di esperienza che dobbiamo compiere, questo fa di noi esattamente quello che dovevamo essere in questo frangente e facciamo quello che sappiamo fare sempre in base alla nostra esperienza e necessità.
Non esiste una perfezione modello, ognuno è consono per il ruolo che deve interpretare, ambire ad essere migliori senza esasperazioni non è un errore ma permettere alla nostra mente/ego di giudicarci e condannarci si.
La vita ci fà delle proposte, noi possiamo accettarle o rifiutarle, in ogni caso siamo sempre noi gli artefici della scelta e delle sue eventuali conseguenze, come gli altri si comportano con te è un problema loro ma come tu reagisci è un problema tuo.
Per capire se eventualmente abbiamo sbagliato dobbiamo commettere l'errore, non potremo mai stabilirlo a priori, e non sarà comunque un errore perché avremo scelto quello che sapevamo scegliere in quel momento.
un abbraccio sincero
:-))))

Prisma ha detto...

Caro AcquaChiara, innanzitutto grazie di cuore anche a te per il tuo lungo commento. Mi ha fatto molto piacere.
In realtà non ho mai parlato chiaro fino in fondo delle cause profonde dei miei sfoghi, perchè si tratta di un qualcosa di cui non riesco/voglio parlare troppo apertamente.
Però hai colto il senso delle mie parole, e cioè che tutto dipende in fin dei conti da me.
Non le circostanze che mi portano a stare male, ma il mio modo di reagire davanti ad esse. Anche se in realtà anche questo mio atteggiamento varia di giorno in giorno, in base agli sbalzi umoral-climatici e al livello di stanchezza psico-fisica.

La questione perfezione in realtà ha radici lontane. O per lo meno, la questione perfezione collegata all'autocritica ipertrofica che ne consegue.
Ambire a migliorarsi, come giustamente dici tu, è motivo di crescita. Ambire alla perfezione per cercare di non sbagliare mai perchè inconsciamente (ma non troppo) in caso contrario non ci si sentirebbe adeguati, è quello che definirei condizionamento psicologico negativo da imprinting distorto... (Ma che ho detto? Non lo so manco io :D)

In ogni caso il problema di fondo nasce dal fatto che il nostro sistema di vita è totalmente - dal mio punto di vista - sbagliato. Veniamo gettati fin dalla nascita in un vortice - o casella pirandelliana - in cui siamo costretti a corrispondere a determinate aspettative, a scuola, a lavoro, in famiglia. Il tempo diventa un nemico da combattere - vedi la lotta all'invecchiamento, l'ansia del successo, il fatto che le nostre giornate siano una sequenza di impegni uno dietro l'altro.

Le parole Take your time and relax, che appartengono allo stile di vita - fra gli altri - dei paesi africani, sono per noi pressoché sconosciute.

Siamo sempre lì a guardare l'orologio e a correre da una parte all'altra.
Ora che ci penso è un po' di anni che non porto più l'orologio al polso (salvo poi sbirciare di continuo l'ora sullo schermetto del cellulare).

Il punto è: diventare consapevoli di questo e SCEGLIERE come vivere.
Ora, io ho capito cosa voglio, ma metterlo davvero in pratica, quando si fa parte di un ingranaggio, è davvero difficile.
Tuttavia non dispero... Prima o poi ce la farò ad imparare a prendermi il mio Tempo...

Scusa per questa risposta fiume, ma le tue parole mi hanno stimolato queste riflessioni...

Unknown ha detto...

Ciao Museum, non ti offendere ma credo che questo tuo post sia uno dei più onesti e sinceri che tu abbia scritto. Te lo dico con tutto il rispetto che meritano i tuoi sentimenti.
Hai ragione, sei sola e ti rialzerai (Dio sarà fiero di te ;-D). Quest'ossessione per la perfezione è colpa della nostra insicurezza, del bisogno che abbiamo di sentirci dire "bravo!", dei nostri genitori che ci vorrebbero felici per forza come dicono loro ... aspettative inutili.
I genitori moriranno (si spera) prima di noi, gli amici si sposeranno e faranno figli e famiglia (o carriera), anche i fratelli e/o sorelle, ci sentiremo soli e responsabili di questo cambiamento.
Non saremo mai perfetti perchè si invecchia e si cambia etc etc.
Essere perfetti per me è crescere con gioia.
Coltiva il tuo sorriso, anche nei frangenti che meno lo richiedono. Prenditi sul serio che questa società invece fa solo ridere i polli. Ama più che puoi. Riposa quando è giusto. Conosci la tua misura.
Bak

Unknown ha detto...

ps. Finalmente un pezzo "diverso" nel tuo blog. Indica un cambiamento, un'apertura alle nuove possibilità.
Ti consiglio di ascoltare i Phoenix - Run Run Run , Mattafix - Things have changed e IAMX - This will make you love again ... buon ascolto. Bak

Prisma ha detto...

Che bello, BAK, riaverti come commentatore... È un pezzo che non scrivi!
Ti ringrazio per l'attenzione con la quale segui i miei sconclusionati (ma non troppo) messaggi in bottiglia e per i tuoi consigli musicali. Non ne avrò mai abbastanza!
Una cosa sola tengo a precisare, anche se sono sicura che non ce ne sia bisogno, ma lo faccio lo stesso.
Quest'ultimo post ti sembra forse più onesto e sincero di tutti gli altri perchè è più vicino alla me di tutti i giorni... È così, e lo riconosco.
Ma non c'è una singola parola qui, in questa mia isoletta fatta di bit e parole, che non sia un sentimento che ho provato davvero nel momento in cui l'ho scritto. E non conta che sia stato uno sfogo, un racconto, un sogno, una poeZia (come mi piace chiamarle :D).
Molte emozioni che esprimo qui appartengono a una sfera diversa da quella quotidiana, più onirica, più istintiva, più trascendente, se vogliamo. Ma fanno parte di me tutte allo stesso modo.

Probabilmente è solo una questione dei termini che hai scelto, "onestà" e "sincerità", che mi ha spinto a fare questa precisazione. Sono convinta che ti riferissi più che altro al prevalere in quest'ultimo post della componente più quotidiana, più hic et nunc (per fare l'accuRturata :D), di me.

Grazie ancora per avermi scritto e mi raccomando, non mi sparire di nuovo! Ci tengo!

digito ergo sum ha detto...

sono un omino tranquillo. ma mi giran i maroni un bel po', quando leggo di chi non sa il valore che ha. grande, grandissimo peccato capitale da decapitare.

ti abbraccio

Prisma ha detto...

Ahahahaha! Peccato capitale da decapitare... Me fai morì...

Mettémose in società e aprìmo 'na fabbrica d'energia artérnativa! Che dici? Co' tutti 'sti maroni che girano! :D

Grazie digitello, sei troppo un omino buono. Ma ripeto: NUN ME DOVETE DA SOPRAVVALUTÀ! SI CAPITU U FATTU? :D

Un abbraccione pure a te.

acquachiara net ha detto...

Purtroppo questa società è di tutto meno che basata sull'uomo in senso filosofico.
Essere se stessi e seguire il proprio sentire richiede una grande forza d'animo oltre al desiderio profondo di sceglierlo, perchè la propria libertà interiore e di pensiero ha un costo che non è solo a livello sociale.
Attraverso l'esperienza delle vite costituiamo la coscienza genetica della nostra energia e situazioni come descrivi io le chiamo impropriamente "il dolore dell'anima" perché quelle memorie sono parte integrante dell'anima e non vengono trasferite nella mente se non come forme caratteriali adatte al proseguimento dell'esperienza stessa.
Può accadere, ma quasi sempre accade, che situazioni educative e ambientali creino degli schemi di comportamento che distolgono dal progetto dell'anima che crea sensazioni di disagio per farsi sentire per evitarci di percorrere sentieri già percorsi.
Questo il meccanismo, poi comprenderne con chiarezza i messaggi non è facile, diciamo che indipendentemente da quello che facciamo se siamo sul sentiero giusto stiamo bene fisicamente e interiormente riuscendo ad affrontare anche situazioni difficili con serenità.
:-))))

Prisma ha detto...

Che bel commento... Da un po' di tempo sono arrivata anch'io alle conclusioni che tu riesci a spiegare così bene...
E noto che mano a mano che passa il tempo ritrovo molta più verità in questo modo di vedere il ciclo della vita, che non in tutti i dogmi, i precetti e i credo di matrice cattolica con cui sono cresciuta.

Il fatto di capire di essere sul sentiero giusto è un po' complicato, soprattutto se la stessa situazione ti provoca una volta benessere ed energia e poi di nuovo un calo... Allora si tratta dei fattori circostanti che sono sbagliati per la nostra crescita e forse è su quelli che dobbiamo lavorare. Evidentemente sono segnali d'allarme che mi trovo in una situazione stagnante e che è tempo di agire...

Difficile però se l'azione è legata a doppio filo - e aggiungerei tripla mandata - con il sistema economico mondiale :D
Ma vabbè, questo è e questo dobbiamo affrontare :D

Ciò che è davvero complicato, allora, è imparare a resettare velocemente il nostro sistema mentale davanti ad ogni nuova complicazione e ricaricarci mentre ci prepariamo a cambiare...

Bk ha detto...

buon compleanno allora.
senti bilancina... io lo so che cerchi l'equilibrio perfetto...
ma il mare piatto non è divertente, trovare l'equilibrio instabile del surf sull'onda è molto più divertente...
l'anno prossimo organizza per il giorno del tuo compleanno qualcosa che vorresti fare da tempo, una prima volta. Così non sarà così banale aspettare di compiere gli anni.
Un abbraccio salato, Bk

Prisma ha detto...

:D Mi hai sgamato! 'Ste bilancine so' tremende... ;)

Ma lo sai che hai ragione! L'anno prossimo mi farò un bel regalo. Ho un anno di tempo per sceglierlo, vediamo cosa esce fuori...
Che dici, una bella tavola da surf? Così comincio a fare un po' di pratica!

Un abbraccio "squilibrato", anche un po' salato.
E grazie per essere ripassato di qua!

desaparecida ha detto...

Buongiorno sorellina....
ti ho appena letto e continuo a provare qlla forte sensazione che alla fine invece nn si è mai soli.

Può capitare che nn si conosca qlcuno ma che tu lo senta come parte di te,come una sorella sconosciuta di cui capisci le parole e intuisci le emozioni nascoste tra le righe.
A me in quei momenti,(come dire adesso) mi viene da sorridere,perchè talvolta la solitudine è una condizione più cercata che reale.

Tra qlche giorno è il mio compleanno e l'ansia è emersa già da qlche notte.
Stanotte,dopo mesi ho pianto x spremere una rabbia implosiva che avevo dentro, verso me,verso il mio senso di inadeguatezza e la costante paura della sopravvalutazione altrui.
Ho preso importanti decisioni in qste ultime settimane,xchè quel giorno,quel segno sarà un nuovo punto nella mia vita.

E sai,nn succede niente se mai dovessi arrenderti....sarà sempre una forma di riposo prima di ricominciare,nn un deporre le armi.
L'energia di cui siamo fatti nn si spegne....può assopirsi un po',ma nn si spegne.
E avere il coraggio di amarsi è una bellissima scommessa....
Grazie come sempre c'è poco da fare...più o meno onirica io ti “sento” ed è un vero piacere!

Prisma ha detto...

Bilancina anche tu? Ma quante cose abbiamo in comune, sorellina? Quante?
Per non parlare di tutto quanto mi hai scritto nel tuo commento...

Una cosa ti chiedo: di non ringraziarmi.
Semmai sono io che ringrazio te, per essere capace di sentirmi così tanto.

Ti abbraccio forte e mi ricarico dei tuoi incoraggiamenti, che ti restituisco amplificati.

Coraggio, sorellina... Non siamo sole!

desaparecida ha detto...

Il mio grazie...equivale ad una strizzatina d'occhio!

Esattamente come dire:
coraggio sorellina nn siamo sole!

Sono scorpincina mia cara,devo tenere in equilibrio i miei estremismi!

un bacio! ;)

Prisma ha detto...

Un bacio anche a te, scorpioncina! ;D

acquachiara net ha detto...

Oh che bello, vedi che alla fine le buone streghette si ritrovano sempre :-)))

Non è facile per nessuno, se fossimo perfetti non saremmo qui a ripetere le lezioni, però mi fa piacere leggere questi scambi sinceri, è importante sapere che non è tutta schifezza quella che ci circonda, ma in mezzo c'è anche chi ha voglia di trovare delle risposte giuste e non viziate da questa o quella convenienza.

Ogni giorno è il non-compleanno giusto per ripartire.

Un abbraccio :-)))))

daniela ha detto...

Stai cambiando, ha ragione Bak. Cambia il nome, e diventa un ricordo,(mi ha fatto molto ridere la reminiscenza alla Prince!) cambia il modo di scrivere, e diventa più tuo, manca solo la tua foto, che aspetti?

Non scherzo, no.

A volte è curativo mettersi in gioco.

Mia cara, purtroppo non riesco più tanto a commentarti come vorrei... poco tempo, poca ispirazione. Ma come tutte le persone preziose rimani nel cuore.

Sii clemente con te stessa, qualunque cosa accade, se ci credi, se non ci credi, se cadi, se ti rialzi... la vita non è altro che questo. Il tuo Sogno non sei altro che tu.

Nessuna aspettativa, a cosa serve? Impara a vivere il presente, non esiste altro. Il futuro si costruisce solo a partire da lì.

Sei bilancina come me, non sai quanto ti sono vicina. :-)

Prisma ha detto...

@acquachiara: :D Allora un buon non-compleanno a te, a me, a me e a te!

@daniela: dici? :D Io non mi sento per niente cambiata, invece...

Non c'è problema per i commenti, non ti devi giustificare. Quando ne avrai voglia e tempo, per me sarà sempre un piacere leggerli.

Ma parliamo di te... Quanto manca al tuo compleanno, bilancina? Mi raccomando la fetta di torta, èh! :D

daniela ha detto...

E'già stato, mia cara, il 19... ma non ho avuto tempo nemmeno per festeggiarlo sul blog!

I tuoi auguri mi sono arrivati, non ti preoccupare, tra bilancine ci si intende. :-)