3.5.08

A Piedi Nudi Nel Tunnel










[Brano meraviglioso. Con Mozilla Firefox non riesco a sentire lo streaming.
Con Explorer funziona. Ascoltatelo, ne vale la pena.]




Corto circuito. Saltano le sinapsi.
Il sogno è l'illusione o l'illusione è il sogno?

Il tunnel mi attrae...
Afferro la torcia e mi incammino.

Mi manca l'aria... Forse perchè la desidero così tanto.

Le parole mi muoiono in gola, riesco a sentire solo l'eco dei miei passi...
Ed una musica che non è stata scritta per me.

Ho voglia di guardare indietro...

Cedo e i fantasmi riaffiorano.

Ologrammi prodotti dalla mia mente...
Ricordi di momenti che non ho vissuto...
e incubi sin troppo reali per riuscire a ricacciarli nel buio.

Pulsano le vene e cedono le gambe.
Non voglio assecondarle.

Quella luce, che ora non vedo, posso già sentirla.
Mi chiama, è irresistibile.

Ecco, laggiù...
Quel puntino luminoso dev'essere l'uscita.

Potere della mente?
Un'oasi in mezzo al deserto?

Una mano stringe la mia. Abbasso lo sguardo. Non c'è nessun'altra mano.

Cos'è, allora, questo calore?
Pensieri lontani? Un amore che è forse più dell'Assoluto?

Così vivo, anche se non parla.

Flussi di pensieri scorrono senza una direzione apparente ed entrano in circolo.
L'universo come casa.

Impalpabili si inseguono nei secoli e lasciano la loro impronta.
Cerchi concentrici sull'anima.
Alberi dalle infinite radici.
Che resistono, in barba al vento, al gelo, al caldo, alle stagioni.

Che si lasciano abbracciare, fieri del loro esserci.


E io, sono fiera di esserci?

Soundtrack: Taijin Kyofusho - The Evpatoria Report

9 commenti:

Mio ha detto...

Della tua fierezza non spetta a me dirlo non so rispondere neanche per me stesso figuriamoci per gli altri. Il fatto che tu sia "fiera di esserci" è consapevolezza e questo è molto molto di più. Credo che chi è fiero non necessariamente è consapevole, ma chi è consapevole fireo lo potrà essere sempre il quando e il come credo che siano secondari.
"Flussi di pensieri scorrono senza una direzione apparente ed entrano in circolo.
L'universo come casa." Qui io trovo una dimostrazione a quanto detto sopra. Bellissima frase o meglio bellissima immagine mi ricorda la forma di certe galassie dove da viste vicino sembrano degli accumuli casuali di stelle e quant altro ma da lontano ritrovacno un senso nelle loro forme di spirali.
Bel post davvero!
A presto,

Roberto

Mio ha detto...

Ma a destra (ma da tanto?) c'è uno spezzone de "L'isostenibile Leggerrezza dell'Essere". Incredibile Meravigliosa Opera d'Arte. Vorrei gentilmente chiederti se ci puoi scrivere un post anche piccino piccino, sgarbatamente e pretestuosamente vorrei sapere il messaggio che ne hai ricavato. Grazie per averlo inserito nel tuo blog!
A presto,

Roberto

desaparecida ha detto...

L'UNIVERSO COME CASA
MI LASCIO ABBRACCIARE
FIERA DI ESSERCI


un bacio della buonanotte

Unknown ha detto...

Impalpabili si inseguono nei secoli e lasciano la loro impronta.
Cerchi concentrici sull'anima.

HEHEHEHEHEHE BRAVA BRAVAAAAA!!!

E mi ricordi Ulisse e Ulisse mi ricorda te.
Non dimenticarti di continuare a tracciare la mappa. Tornerai ad Itaca, te lo giuro, quando rispetterai Nettuno ammetterai la superiorità dell'istinto sulla mente.

O<-<

daniela ha detto...

Mia cara Museum, come avrai notato sto commentando poco i tuoi ultimi post. Non è pigrizia la mia. Li leggo tutti e più di una volta, incantata e affascinata. Al punto che non mi lasci nulla da dire. E rimango lì per un sacco di tempo coi sensi di colpa perchè non trovo parole da scrivere.

Adesso mi sono decisa a dirtelo, perchè ho capito che non è colpa mia. Sei tu che scrivi in un modo che dice già tutto, e non c'è bisogno di altro.

Prisma ha detto...

@roberto: grazie, grazie, ancora una volta grazie. Bellissima l'immagine delle galassie...

La citazione dal romanzo di Kundera è apparsa qui proprio durante il mio mutamento di pelle, dal giallo al viola. Appena l'ho letta l'ho sentita subito mia... Ed è strano pensare che sia stata scritta quando i blog neanche esistevano né erano ancora neanche lontanamente pensabili...

Ti confesso una cosa... Ma non dirlo a nessuno ;) Sto leggendo il romanzo in questi giorni e non l'ho ancora finito... Un abbraccio.

@desa: bello l'haiku che ne hai ricavato! Un bacio di buona giornata.

@bak: grazieeeeeeeeeee! Grazieeeeee! Guarda che poi ci credo! :D Ulisse... Magari avessi un decimo della sua intelligenza e astuzia! Mi piace la metafora del viaggio, anche se, a differenza di Odisseo, la mia Itaca non so nemmeno dove sia. Però la mappa la sto tracciando, non so come, ma la sto tracciando. E sull'istinto ti do ragione. Nettuno? Dici che devo imparare a nuotare? Un abbraccio.

@daniela: non so se merito tutto questo, ma tu e tutti quanti voi che mi leggete e mi commentate riempite il mio cuore di gioia... Non so nemmeno io perchè ho aperto questo blog, quasi un anno fa... Nè so dove mi stia portando. Però il percorso mi piace e mi sta regalando tanto. Anche se non conosco nessuno di voi di persona, mi sembra di conoscervi. Anime che si parlano senza filtri...

E ti confesso una cosa... A me è capitato lo stesso leggendo i tuoi post... Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

L'illusione è il sogno.

Un sogno che non comincia quando si chiudono gli occhi reclinando la testa sul cuscino, ma quando si concede alla nostra mente di indugiare nell'infinito giardino dei sentieri che si biforcano.

Ti domandi se sei fiera di esserci: ma come potresti non esserne fiera?
Il dolore si supera in cento, mille, miliardi di modi diversi, ma alla fine si supera sempre, basta lasciargli il tempo di maturare.

Tu lo fai regalandoci questi bellissimi post che sono in realtà tante poesie, e si, ha ragione Daniela nel dire che sono difficili da commentare perché sono mondi a sé stanti, e non si riescono a trovare parole altrettanto belle...

Prisma ha detto...

Angelo, che dirti... Mi lasciate tutti senza parole... E hai ragione quando parli dei sentieri che si biforcano... È in quei momenti che l'universo manda segnali - che noi siamo soliti chiamare coincidenze - che non sempre sappiamo leggere, se non col senno di poi. È lì che la persona che diventeremo prende forma, come l'argilla. Ogni deviazione ci plasma fino a modificarci... Ma non può prescindere dal materiale di partenza...

Un abbraccio, e grazie, come sempre, per il tuo tempo e le tue parole.

Unknown ha detto...

Che peccato che non riesca ad ascoltare questo Taijin Kyofusho. Lo cercherò su last.fm, ma prima raccontami come lo hai conosciuto ... deve essere una storia degna di un post a sè.

O<-<