Parole, commenti sgraditi, forse innocenti, forse no. Pesano come macigni sull'umore già compromesso di una giornata storta.
Zona morta.
La tua mente non è una tabula rasa. I solchi restano.
Profondi. Sanguinanti.
Parole in bocca a chi non può, non deve, non dovrebbe giudicare.
Cosa sai di me?
La fatica non pesa se ne condividi il fine.
Se ti senti parte di un tutto. Apprezzàto. Consideràto.
Ma non giudicato. Non in malafede. Questo no, non lo posso tollerare.
Penso questo, mentre sorrido e ingoio il male. Sto reprimendo un altro temporale.
"Ci sono cose che pesano" e fanno male.
Intanto tu continua a sorridere.
Non è ancora pronto il tuo domani.
[scritto l'11-06-2007]
1 commento:
clap clap clap
è con una sorta di imbarazzo che scrivo. Ma ci sono parole in questo componimento che non posso fare a meno di salutare. "la fatica non pesa se ne condividi il fine" per esempio. E quelle che seguono da lì. Illuminante. Ed illuminante di una affinità.
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