28.6.09

Born Slipp(er)y... And Wet!




Note in margine a una tovaglia - 27 giugno 2009 - ore 20:05 o giù di lì

Per noioso che sia, questo lavoro mi fa davvero bene. Mi catapulta fuori dal mio bozzolo asfittico, dopo una settimana di intenso e solitario lavoro al computer.
Stavolta non erano pannolini, né diavolerie tecnologiche. Ma appendici per la cura estetica del maschio moderno. Per l'uomo che non deve chiedere mai.
Barbe, baffi e pizzetti siete avvisati: ora avete il
tool che fa per voi!
Finché non mi passa davanti, spingendo il suo carrello, un tizio stralunato con la maglietta "griffata" ARMANI - COMIO e tutto il resto passa in secondo piano...

Ore 20. Il culo sul marciapiede, capolinea già affollato, aspetto l'autobus che traghetterà le mie stanche membra in stazione dove, se Dio vuole, prenderò il treno per la Musica.
Stasera il Banco rifà Darwin, live e aggràtis, in quel di Frascati. Potrei mancare?
Frugo nella borsetta scamuffa, in preda a una crisi d'astinenza.
Merda! Nel cambio borse propedeutico al lavoro da scassacazzi nerovestita, ho scordato l'mp3 player cinese. E, come se non bastasse, pure l'auricolare per il mio cellulare radiomunito.
Pace. Passiamo al piano B. Carta e penna,
tant pour changer.

Vediamo un po'. Quanti sorrisi ho dispensato oggi? Non li conto più.
Quante chiacchiere con Persone Speciali? Oggi ne ho collezionate ben due!
E per Persone Speciali,
ça va sans dire, intendo quelle che incontri per caso, che conosci appena, ma con cui ti senti sempre, inevitabilmente, "a casa".

Con G. si parla di legami familiari, rapporto madre e figlia, amore e matrimonio, lavoro e autonomia. Con A. di musica e concerti, del mare e di una tenda, di lacrime per una canzone.
Un saluto veloce, la promessa di rivederci. "Il numero ce l'ho". La paura di dover aspettare ancora una volta il caso.

Sono passati tre anni. Strane coincidenze, strane alchimie, in un sabato qualunque, tra supermercati e strade di periferia.
Misteriosi legami, atomi in apparenza distanti e sconosciuti gli uni agli altri. Fili invisibili. Fratelli, madri, sorelle. Tra la folla che attraverso, in cerca di cemento a presa lenta.
Nessuna intenzione di indurirmi, solo voglia di non perdervi nel flusso che tutti ci trascina e ci allontana, gli uni dagli altri.

L'autobus arriva dopo 40 minuti. Avrei fatto prima a piedi.
In periferia non avere la macchina è un lusso. Me ne ero dimenticata.
Perdo ben tre treni e la serata è sul punto di saltare.
Ma la Musica è più forte. Il suo richiamo magnetico mi porta da lei, in una corsa contro il tempo.
Quando arriviamo il concerto è già iniziato da mezz'ora.

La mia maglietta dei Led Zep non lascia indifferenti. Commozione sincera. "Che maglietta! Questa è Musica!". Avevo persino dimenticato di averla addosso.
"Ce l'ho anch'io. Comprata nel 1979, a Newport. Ma non l'ho messa, se no Vittorio si offendeva".
Pieno di entusiasmo, il contagio si diffonde. Coinvolge altri amici.
Sorrido raggiante. Orgogliosa.

Una luna bagnata ci fa l'occhiolino. La notte rischiava di trasformarsi in un torrente d'acqua. Ecco che diventa una centrifuga di note e parole.

Il rientro silenzioso. Un individuo misterioso, vestito di nero, ed il suo sguardo inquietante.
La tensione si taglia con il coltello. Vorrei poterla spezzare con un grissino.

Interferenze nella testa. Un bene che non so spiegare.
Sognante, tuffo gli occhi in questa Roma maestosa, regina e puttana, notturna e seducente.
Un viaggio mistico, nei ricordi e nel mio presente.

Un luogo magico. Che ricordo appena.
Mi ha vista, bambina, zompettare felice, i piedi nella sabbia, un secchiello e una paletta.
Ora ha un nuovo nome. Unisce musica e parole, anime sconosciute. Connesse.

Chi diavolo siamo? E perchè ci scontriamo?
E, soprattutto, cos'è che ancora mi blocca?


Soundtrack: Bi Polar Bear - Wax Fang
[For goodness' sake, bring'em fast & soon to Italy!!!!]

11 commenti:

Radio Pazza ha detto...

Io mi sono pappato i subsonica a capannelle ... ma la gioventù che ho incrociato era un pò misera e radical chic.
Speriamo negli UB40...

Bak

ps. troppi concerti a Roma, qualche anno fa non ci veniva nessuno a suonare ... ma che è successo?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

"Una luna bagnata ci fa l'occhiolino. La notte rischiava di trasformarsi in un torrente d'acqua. Ecco che diventa una centrifuga di note e parole."

Che immagine stupenda.

Prisma ha detto...

@Bak: È vero, si sono scatenati. Mi toccherà accendere un mutuo!
E pensa che ieri, siòri e siòre, si sfidavano a singolar tenzone nientepopòdimenoché: Little Pony e i Colle Der Fomento! :D

Mitici UB40! Ma lo sai che ci volevo andare pure io a sentirli, solo che hanno spostato il concerto all'Alpheus... E lì dentro, già se schiatta di caldo d'inverno, figurati d'estate... In più fumano tutti come addannati. L'ultima volta che ci sono stata ho sofferto proprio... Azzopè, si vede che sto a diventà vecchia! :D

Però in compenso credo che mi sparerò Vinicio + Calexico! Sìsìsì.

Ho sbagliato tutto nella vita, dovevo fare il fonico, porca paletta!

@Daniele: oè, ma grazie!!! Diciamo che sono stata fortunata a vederla, quell'immagine.

fabio r. ha detto...

i legami inconsistenti, intangibili, le alchimie degli sguardi, dei colori.. le adoro!
il vecchio papà Goethe le chiamava Wahlverwandschaften (Affinità elettive) e ci ha scritto sopra anche un bellissimo romanzo....

ciao geniaccio, buona settimana

Clelia ha detto...

Ho letto il yuo post... e mi sono trovata li con te sul marciapiede, ad aspettare l'auto in quella Roma " maestosa, regina e puttana, notturna e seducente" a cui ho detto goodbye per perdermi tra la folla londinese.

Ho messo le cuffie ascolto la tua musica, cerco così di ricordarmela la mia città. Le persone che ti sorridono ti guardono ... non corrono ... semplicemente camminano.

Oggi anche io ho incontrato una persona davvero importante... il mio caro amico AMISH, il suo sorriso mi ha fatto sentire a casa... anche se so che sono lontana! Ci siamo salutati dicendosi... a presto... chissà quando avverrà.

Clelia

Prisma ha detto...

@fabio: aridàje con il geniaccio! :D :D :D (voce alla Topo Gigio) Ma cosa mi dici maaaai?

Anche Le Affinità Elettive mi manca... Ma ho già visto che la genitrice ne ha una copia edizione Newton Compton... Prima o poi gliela frego ;).

Buona settimana anche a te!!!

@Clelia: benvenuta anche di qua! :) Dev'essere dura lasciarsi tutto alle spalle e partire per inseguire un sogno. Ho sempre una grande ammirazione per chi ha il coraggio di fare questo passo. (Anche se mi vien detto che ce ne vuole altrettanto per restare, in certi casi...).
È vero, è più facile cogliere i legami invisibili se si cammina invece di correre. Dovremmo ricordarcelo più spesso.

Grazie per la visita e benvenuta nella mia isoletta blogghereccia!

desaparecida ha detto...

certe interferenze nella testa sono micidiali,posso solo essere sciolti dai ricordi o dagli incontri!

un bacio :)

diamonds ha detto...

come dice Carlo Fuentes,la passione va presa per la coda e guardata in faccia.La prossima volta che vedi un fantasma scozzese,fermalo(se non sta barcollando o ha gli occhiali neri di notte e non è Lou Reed,naturalmente).Ciao

http://www.youtube.com/watch?v=1g6nPYyIS_I

Prisma ha detto...

@desa: ...e da nuovi incontri che producono nuovi ricordi! Un bacio anche a te!

@diamonds: sempre più misterioso... Un fantasma scozzese, dici? Quello che ho visto io o, almeno, ho creduto di vedere, barcollava anzichéno. Mi sa che ho fatto bene a non fermarlo. ;)

Splendido questo pezzo... Sembra di essere già in viaggio!

Mio ha detto...

Riuscire a plasmarsi senza indursi è una cosa davvero lodevole. Riuscire ad adattarsi alle situazioni seguendone il flusso è... già lo sai come l'acqua ossia Vita.
Ripetendo quanto gia detto sopra: ma sai che sei veramente incredibile? Cioè, in somma I fantastici 4 ti fanno un baffo. Parole emotive!(si dice?)
A presto Yuki,

Roberto

Prisma ha detto...

@Mio: tu dici? A me me paro matta! :D :D :D