A volte ho l’impressione di essere un sottomarino. Rifuggo l’idea di essere visto e mi inabisso, silenzioso, alla ricerca di insondabili misteri sepolti in profondità.
La curiosità verso il mondo esterno non scompare, anzi, si acuisce. Allora sfodero un invisibile periscopio col quale osservo, non visto, le altrui emozioni.
Presto mi assale l’incontenibile guizzo di riemergere dagli abissi e andare loro incontro. Il sònar mi mette in allarme, capto l’imminente pericolo e prendo atto dei miei limiti.
Non ho altra via che inabissarmi di nuovo e navigare ancora. La mia è una ricerca senza fine.
Le palpitazioni aumentano, si fanno via via sempre più veloci.
Espandersi nell’Oceano fino a non distinguerne più i contorni... È forse questa la Meta?
Silente sirena, ascolta il mio canto oscuro. Ormai non ho più paura.
Soundtrack: Kasabian - U-Boat
Il testo è ascoltabile su Radio Pazza, letto dalla mia 'vociaccia', all'interno della puntata Radio Prisma 5 - L'Anima E L'Abisso.
3 commenti:
Dicono che negli abissi ci siano forme di vita incredibili: diverse, curiose e misteriose. Personalmente ci credo!
Buon quasiweek-end Museum!
Roberto
PS: mi raccomando, non smettere di cantare
Prima o poi ci sarà una luce così forte su, da farti venire voglia di riemergere... nonostante la paura.
Un bacio Bk
Avete ragione entrambi, sapete? Una capatina vale la pena farla sempre, tra terra e cielo...
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