6.1.11

R-Eject?




perche' carina carina carina sei tu
simpatica e dolce ogni giorno di piu'
e col tuo candore
carina tu sei fatta per amar


Una musica che proviene da un Caffé lungo il mare ti raggiunge. "Menzogne. Mentiras. ", non puoi fare a meno di pensare. E' una giornata di festa e con te non c'è nessuno. Chi vorrebbe non può, ma gli altri? E' forse la tua chiusura a spaventarli? Eppure credevi d'esser migliorata. Non puoi fare a meno di notare che se tu molli la presa, in pochi ti tendono la mano.

Poco fa l'hai intravista da lontano. Avresti voluto attraversare, forse non ti avrebbe nemmeno vista. E' miope come te e proprio come te anche con gli occhiali fatica a riconoscere le persone per strada. Non ce l'hai fatta, non ne hai avuto il cuore. Le sei andata incontro. "Buona passeggiata", le auguri. Ci mette un po' a mettere a fuoco te e la situazione. "Credevo fossi uscita con... Sei uscita da sola? Che brava!". Già. A differenza di te io almeno ho imparato a starci senza scassare le balle al prossimo.

Ti allontani, ma l'atmosfera ormai è rovinata. Mentre svolti per attraversare, stavolta per davvero, finisci per dare una bella craniata al ramo troppo basso di un albero: SDENG! A fanculo, quanto sono stronza, sempre a pensare agli altri... e a me quand'è che ci penso? In mano stringo ancora il sacchetto con il krapfen al cioccolato che ho comprato poco fa. Ormai è diventato freddo. Cercavo un posto adatto dove poterlo mangiare in santa pace senza sentirmi troppo sfigata o outsider, ma poi finisco per sentirmi patetica un po' ovunque. Ovunque ci sia gente.

Mi dirigo verso il pontile, vorrei saltar giù dal parapetto fin sulla sabbia, ma ci sono troppe persone per i miei gusti. Cambio di programma. Raggiungo il mare un po' più avanti, da uno stabilimento aperto al passaggio. Mi accoccolo bene imbacuccata sulle assi di legno rialzate costruite davanti a sparute cabine chiuse, il vento mi sferza la faccia. Mi lego i capelli con le estremità libere della sciarpa di cotone. Uno schianto. Ironicamente, s'intende.

Oggi sono passati esattamente tre mesi. Ti cerco tra le onde, solcandole con lo sguardo. Cerco tracce di te nell'illusione di infinito che il Mare mi restituisce, ma tu non ci sei. Avrei voglia di urlarti: "Dove diavolo sei finito? Perché te ne sei andato? E perché mi hai lasciato qui?", ma le lacrime sono più veloci. Ci risiamo. Ammetto che in questo momento non disdegnerei un abbraccio.

Mangio il mio krapfen in silenzio, anche per te, in ricordo delle nostre colazioni in ospedale dopo le tue analisi. E' passato così poco tempo che quasi non ci credo. R-Eject, reietta. Questa città oggi mi fa sentire così, mi sta espellendo, come si fa coi corpi estranei. Forse dovrei cominciare a entrare nell'ordine delle cose, mettermi in testa che presto sarò lontana. Inutile. Desidero far parte di qualcosa che non mi vuole, come un amante respinto.

Un gabbiano si sofferma volteggiando in linea d'aria davanti alla traiettoria del mio sguardo. Forse sei tu, che mi vieni a salutare. Che sciocchezza. Un'enorme nube oscura il Sole, sento un gran freddo. Lo vedi? Avevo ragione. E' tempo di andare. Eppur non mi muovo. Aspetto, fiduciosa. Prima o poi se ne accorgeranno che siamo fatti della stessa pasta, lo faranno prima che sia troppo tardi. Potremmo fare grandi cose insieme, se solo... Ma no, cosa vai a pensare! Non l'hai scritto tu, qualche sera fa, che some mental movies just leave you with a bunch of unreadable credits? Ecco. Rammenta. E carry on, cazzo!

***

Eccola arrivare al tramonto, la mia epifania: oggi, a un passo dal mare, mi sono sentita di nuovo leggera, senza essere superficiale. Non sono del tutto fottuta, se riesco ancora a scorgere un pesce in un pezzo di legno abbandonato dal mare, un paio d'angeliche ali in un gruppetto di nuvole sparute e reali, a cogliere in aria ciò che è invisibile in terra.

Oggi mi sono portata a spasso e sono riuscita a farmi di nuovo compagnia.
Il resto si fotta!


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Carina - Nicola Arigliano


2 commenti:

Jas21 ha detto...

Perfetto: Che il reato si fotta.
Farti compagnia. Amarti, esserci per te stessa.
Abbraccio

Prisma ha detto...

Già... credo sia così per tutti, per alcuni forse un po' più di altri: l'unica persona su cui possiamo e dobbiamo davvero sempre contare siamo noi stessi.

Chi ci vuole bene ce lo ricorderà, quando crederemo di averlo dimenticato. Quando chi ci vuole bene non potrà esserci accanto, dovremo cavarcela da soli. E allora dovremo saper fare tesoro delle loro parole e dimostrazioni d'affetto.

Chi non ci è accanto nemmeno col pensiero... non ci è stato accanto mai.

Ti abbraccio anch'io. Buonanotte I am!