L'arrivo di una nuova libreria in casa è sempre un evento da festeggiare. Almeno per me. Non la pensa altrettanto mio padre, che sa di doverla montare sotto lo sguardo caporalesco di mia madre.
L'evento è stato deciso nel giro di una mattinata. Mea culpa, mea grandissima culpa. Povero babbo! Avrà pensato: ma perchè questa figlia snaturata non si fa mai gli affaracci suoi? È presto detto.
Intrufolatami nella stanza dei miei per riporre Caos Calmo indebitamente sottratto un paio di mesi orsono - gran bel libro, tra l'altro - mi soffermo, famelica, a scrutare i nuovi acquisti bancarellosi della mia genitrice, che da sempre acquista i libri al chilo come le melanzane. Più sono grossi, meno costano, meglio è. Se sono d'autore bene, se no ciccia. L'importante è la forma, non la sostanza. La quantità, non la qualità. O meglio: un giusto compromesso tra pecunia e cultura.
Fortuna ha voluto che la bancarella delle occasioni ospitasse I Fratelli Karamazov e Guerra E Pace - Volume Primo. (No, non li ho ancora letti, nel caso ve lo steste chiedendo).
Sorpresa dalla genitrice a curiosare tra i suoi averi, brandendo l'enorme tomo tolstojano la domanda mi è sorta spontanea:
"E il volume secondo?".
"C'era solo quello."
"...".
"Ma perchè? Non va bene?".
"No, ma'! Se c'è scritto volume primo, ci serve anche il secondo, se no che cavolo lo leggi a fare."
"...".
Mia madre salta a piè pari la questione e passa ad osservare con costernazione gli scaffali ormai pieni. E sentenzia: "Dovrò dare via i vecchi libri, altrimenti non so dove mettere i nuovi". Non l'avesse mai detto!
"Cosa? Dare via??? Quei libri spettano a me!". Ci mancava poco che corressi dal notaio per farle fare subito testamento.
"Non esiste che dai via i libri. Perchè non compri una libreria? Ci starebbe benissimo qua e poi hai voglia a metterci roba".
Mia madre resta in silenzio per qualche minuto. Questa opzione deve averla colta di sorpresa. Fatti i dovuti calcoli costi-benefici, la genitrice mi guarda in modo inequivocabile: è fatta! L'ho convinta! Al suo rientro, il babbo viene investito subito dalla nuova direttiva. Inutile mettere il broncio e protestare, quando il caporale decide non si discute.
E così ieri arriva lei. Minimale, funzionale, bellissima!
E mentre il babbo e la mamma combattono con legno, viti e vitarelle, smontando e rimontando continuamente gli scaffali, io mi impiastriccio di gusto le dita tra farina, olio e lievito di birra, lo sguardo sognante, pregustando, insieme alla pizza, tutti i volumi che presto entreranno a far parte della famiglia.
Così mi godo anche questo San Valentino, festeggiando a modo mio. Tra esperimenti cul-inari e nuovi graditi acquisti, bambocciona per forza, traggo dalla mia attuale condizione in fieri tutto ciò che c'è di positivo, mentre mi do da fare per costruire per me e la persona che amo un avvenire migliore.
Mi godo mio padre, che ormai c'ha una certa, come si dice dalle mie parti. E approfitto per passare con lui più tempo possibile.
Tra alti e bassi, recupero anche il sempre complicato rapporto con mia madre. E ogni tanto ci scappa persino qualche prova di cucina. Una vera rarità, dato che né io né mia madre facciamo mai i dolci fatti in casa. Ecco spiegato perchè, con le mani già in pasta, mi ritrovo a fare i conti con il fatto che in casa mia non esiste il mattarello!
Nonostante tutto, in quattro ore quattro, realizzo dei meravigliosi, goffi, saporiti biscotti ripieni a forma di cuore. Sdolcinatamente, fottutamente iperglicemica, che manco Ugly Betty!
In passato lo sono anche stata. Ugly Betty, intendo. Almeno fino al primo anno delle superiori. Occhiali a fondo di bottiglia, apparecchio fisso per i denti e vestiti improbabili. Ho imparato molto in quegli anni.
No, sono tutte palle! Sono stati anni d'inferno per me. Epperò adesso è acqua passata, finalmente. Le mie belle rivincite me le sono anche prese. E sarà anche per questo mio passato da racchia che nelle rare occasioni in cui mi capita di ballare davanti alla gente, favorita dal buio e dalle luci stroboscopiche, ballo con tutta l'anima che ho in corpo, sperando che mi guardino tutti quelli che un tempo mi hanno dato della cozza. Cozza sì, ma con orgoglio! Cozza Pride, perdio!
Scende ancora una volta la sera, e mentre aspetto che la pizza preparata con le mie manine sante finisca di cuocere, la mia minuscola cucina diventa la mia pista da ballo. Brandisco la paletta da improbabile chef a mo' di chitarra e mi scateno a suon di rock 'n' roll! Chissà cosa penseranno i miei dirimpettai, meglio non pensarci...
Tutti Frutti, all over rootie,....
A-wop-bop-a-loo-lop a-lop bam boo
I got a gal, named Daisy,
She almost drives me crazy ....
She knows how to love me ,
Yes indeed
Boia D'Un Mond,
Faccio Tutto Mi!
Sountrack: Tutti Frutti - Little Richard
8 commenti:
una libreria va sempre festeggiata!!! eccome. fossi in me vivrei nella biblioteca di Alessandria, un po' come sognava Borges.... Purtroppo lo spazio è quello che è, e mi accontento delle 2/3 sparse per casa..
tu così animo gentile, intelligente e colta che balli sul cubo? ammazzate oh! e come succede che ieri eri sola?? ma sò matti??
ciao
son capitata sul tuo blog per caso....e sorrido tra me e me....pechè come te sono lettrice dei libri di mio padre, anche lui odia montare librerie, anche qua da me non c'è mai abbastanza spazio e metà dei libri son finiti in soffitta...e per concludere anche tutti i libri di casa mia "spettano a me", futura ereditiera...un bacio ciccimk
@fabio: credo di essere affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo... Compro libri che purtroppo non ho il tempo di leggere, ma non resisto: devo averli! Intanto li accumulo, ripromettendomi prima o poi di finirli tutti.
Ballare sul cubo, io? Ahahahah! No, non arrivo fino a quel punto. In genere scelgo gli angolini più nascosti e faccio di tutto per confondermi tra la folla. :D
Ma non ero sola ieri! ;)
@ciccimk: che piacere leggerti! Grazie per aver lasciato un segno, ne sono felice. Torna a trovarmi, mi raccomando!
Grande Prismaaaaaaaaaa!!!! Divertentissimo post di una quotidianità disarmante, penso che i tuoi genitori non vedano l'ora che sia il 14 febbraio dell'anno prossimo per festeggiarlo ancora con te e i biscotti e la pizza (magari basta librerie ... ;^D)
Bella anche la nuova veste grafica del blog, molto simile a wordpress ... io devo rivedere un pò Radio Pazza, qualche consiglio?
Bak
RP
http://radiopazza.blogspot.com
che forte ho letto con grande risata e allegria il tuo post pero' ho dovuto mettere in "mute" il PC perchè sono partiti tutti i files musicali che hai in ogni racconto e c'era un casino bestiale...ehehehehheheh :-D
@Bak: grazieeeeee! Sono contenta che ti sia divertito a leggere. Guarda, per la veste grafica ho fatto così: ho cercato su google template per blogger e poi, copiato il codice html di quello che mi piaceva, ho fatto prove su prove su prove su prove, modificando pezzo per pezzo... È stata una dura lotta.
Un consiglio: prima di fare modifiche, salvati a parte, magari su word, tutti i codici dei widget/gadget, se no li perdi. Io ancora non ho finito di rimetterli tutti al loro posto.
@Bruno: grazie, sono contenta di averti fatto ridere! Ma sul serio ti sono partiti tutti i brani insieme? Io ho tolto l'autostart a tutti i player tranne l'ultimo... La cosa mi preoccupa!
A questo punto la domanda mi sorge spontanea e la rivolgo a tutti: ma anche a voi partono tutte le canzoni contemporaneamente? Fatemelo sapere, please, così corro ai ripari.
Besos a todos.
mah chissà perché non l'ho inviato poco male riposterò...
Fa piacere sentirti in queste nuove stanze che qui hai aperto, anche questo blog come la tua nuova biblioteca si arricchisce sempre di nuovi volumi, nuove tematiche. Complimenti!
Personalmente abolirei l'adolescenza se non fosse che ha come unico aspetto quello di sviluppare a pieno la donna o l'uomo di li a pochi anni. C'è chi impara a diventare subdolo e meschino, prepotente e menefreghista nel suo status di figo. C'è chi dall'altro canto assorbe dispiaceri e dolori diventando qualcosa di prezioso e migliore, sensibile e purtroppo anche per tutto questo sofferente. Sai, io non so cosa è meglio ma questo non importa poi tanto perché è l'adolescenza che decide per te, carattere timido, riservato, fondi di bottiglia o vestiti "fuori moda", sono solo gli strumenti che lei usa per farti diventare ciò che vuole. Nessuno può decidere se non quando tutto è finito ossia più o meno ora.
A presto Musem!
Roberto
PS: davvero bello il layout, fino, minimale ed elegante. complimenti
PPS: oddio ritorno a commenti fiume... sopprimimi ;)
@Mio: ma finiscila! Io mi ci butto a pesce nei commenti fiume... :) Se non ci foste voi a commentare, avrei la conferma di essere solo una povera pazza che blatera da sola :DDD.
Grazie per quello che mi hai scritto sull'adolescenza. A volte la vivo come i postumi di una fastidiosa sbronza che si protrae per tutta l'età adulta.
Il layout piace anche a me, ma ho scoperto che mi ha incasinato i vecchi post, cambiandomi il carattere nell'odiato Times New Roman, maledetto!!! Vabbè, vorrà dire che dovrò lavorarci ancora sopra.
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