Ieri sono stata a trovare mio padre. Stranamente, a un anno esatto di distanza da quel 6 ottobre 2010, ho provato una serenità calda, avvolgente. Non come i giorni che hanno preceduto questo primo anniversario, in cui questo imminente evento, unito ad altri demoni di portata notevole per la mia piccola anima in evoluzione, mi hanno buttato a terra pesantemente, come da tempo non accadeva.
Tre rose bianche. Una per ciascuno di noi. E' stato questo il nostro modo per salutarti, davanti a quel Mare che tanto amavi e tanto amo anch'io, tua figlia. Esattamente come nel giorno in cui te ne sei andato, ieri il sole era nel pieno del suo bagliore, nonostante il calendario ci ricordi che siamo in autunno. E' stato bello, ieri, abbracciarla davanti a te. So che ci hai messo lo zampino perché tutto filasse liscio e le lacrime, che pure non sono mancate, non avessero un retrogusto amaro, ma il tocco caldo e lieve dell'abbandono e della gioia del ritrovarsi.
Sono rimasta stupita dalle persone che in diverso modo hanno voluto manifestare la loro discreta presenza e il loro affetto. Spesso ci si dimentica che basta davvero poco per sentirsi meno soli e anche quando chiudiamo il guscio attorno a noi c'è sempre chi sa andare oltre.
Oggi mi sono svegliata di nuovo con quella sgradevole sensazione di mancanza, di pretesa insoddisfatta. E allora ho scritto queste righe, per trasformare quella rabbia istintiva, persino puerile, in un mònito costruttivo che mi consenta di non incagliarmi ancora una volta dietro le mie insicurezze:
Bicchieremezzopienobicchieremezzopienobicchieremezzopienobicchieremezzopieno... a che pro crucciarsi per quel mezzo vuoto, se l'altro mezzo è vino di primissima qualità? Anzi, peggio ancora... a forza di perder tempo ad aspettare che si riempia quel mezzo vuoto (che poi chi ci dice che vada davvero riempito) con un liquido qualunque, forse è meglio gustarsi subito quel vino pregiato, prima che diventi aceto! CARPE DIEM!!!A volte per tornare sereni è necessario tornare presenti a se stessi. Ed esattamente nel momento in cui lo scrivo, mi ritorna in mente il vero significato della parola presente, con tutto quel che ne consegue. Non sono un peso per me stessa, ma un regalo. A guardare indietro troppe volte ho sbagliato rinunciando a credere alla verità del mio istinto. D'ora in avanti spero di riuscire a seguirlo con fiducia. Lui sa - lo ha sempre saputo - cosa è più giusto per me.
YUKI, AKA PRISMA Permissions beyond the scope of this license may be available here.
Immagine: foto scattata il 6 ottobre 2011 sul litorale romano
Soundtrack: From A Shell - Lisa Germano
And the earth spins round while the people fall down
And the world stands still not a sound (not a sound)
There is love
There is love
To be found
In the worst way
In the worst way
In the worst way
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the most fuzz
From a little shell at the bottom of the sea
With the earth and the moon and the sun above
But the world fell down with some people still around
There is love
There is love
To be found
With the gods all gone and the souls making sound
In the worst way
In the worst way
In the worst way
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the most fuzz
From a little shell at the bottom of the sea
With the earth and the moon and sun around me
There is love
There is love
There is love
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
I wish i was
It's the buzz
It's the buzz
It's the buzz
2 commenti:
allora questa data ci accomuna
baci
abbracci
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