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Ultimamente sto scrivendo molto meno... E questo mi dispiace.
In realtà continuo a scrivere mentalmente, in ogni istante, quando il lavoro me lo consente.
Tremo all'idea di dimenticare quanto ho pensato... Ma non sempre posso fissare il tutto sul taccuino, come facevo in passato.
Oggi però ho deciso di concludere l'anno in bellezza, facendo quello che più amo al mondo... Scrivendo.
In piedi. Vestita di nero. Rubando furtivamente qualche minuto al lavoro. Nascondendo il prezioso foglio ripiegato in quattro nel taschino della giacca. Limando, cancellando e riscrivendo.
Sorridendo.
A voi, silenziosi lettori e non, lascio queste parole.
E auguro di tutto cuore uno splendido anno nuovo!
Peso le parole,
caramelle su una bilancia.
Mani insolenti
oltrepassano la sottile linea rossa
che separa avidità e ritegno.
Sigillo sacchetti d'inquietudine
come vuoti a perdere.
Giudice inflessibile,
ricordo con lo sguardo
come tutto abbia un prezzo.
§§§
Dichiaro guerra alle mie insicurezze,
alle mie più intime debolezze.
Curiosa mosca in un alveare,
intrappolata tra sciami di umane genti
cerco una via d'uscita
in mezzo a fari ormai spenti.
§§§
...e quell'addio che non ci siamo mai detti
(echeggia ancora nella mia mente)
si ostina a rinascere in una nuova forma...
Due linee parallele
tanto vicine che quasi si toccano,
ostinate e frementi
nel loro non incontrarsi mai.
Soundtrack: New Years End - God Is An Astronaut