15.9.14

Lande

Ci sono lande desolate in cui è pericoloso indugiare. Abbiamo lasciato indietro i colori e le loro infinite combinazioni. Una parte di noi, dichiaratasi stanca o non in grado di affrontare una nuova giornata, si è lasciata irretire dalla tela di ragno e non riesce a voltarsi verso la luce. Se la permanenza nel mondo-di-sotto si protrae troppo a lungo, il rischio è, poi, di non riuscire più a tornare in superficie.
Ecco, allora, tornare a farci visita quel "Ti amo" sospeso, rimasto in punta di labbra, quell'inutile "Non innamorarti mai di me, anche se sto facendo di tutto perché accada".

Ci resta uno specchio. Ma non siamo noi a guardare il nostro riflesso, è esattamente il contrario. L'immagine ci implora, con lo sguardo. Vuole che l'aiutiamo a uscire. Il nostro corpo, quello vero, non riesce a fare un passo. Occhi negli occhi con il fantasma (o la nostra vera essenza?) intrappolata al di là del vetro, l'incantesimo non è ancora spezzato.

Galeoni di sogni, aspettano una mano che li spinga in mare...


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: Sprout and The Bean - Joanna Newsom

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