3.7.11

De-siderio



Ogni tanto mi piglia così. Rigurgiti da un Passato che avrebbe potuto essere e non è stato. Per mia scelta, a volte. Perché è così che doveva andare, forse. Perché, perché, per come. Come diavolo abbiamo fatto a perderci?*

Mi piace guardare le foto degli altri, scavare in fondo agli occhi, ai sorrisi, agli abbracci, alle pose studiate. Mi piace gustare la vita che credo di non avere avuto, che forse ho avuto eccome, è che non sono capace di guardarla come guardo quelle degli altri.

Mi piace guardare le facce buone. E bada bene che per buone non intendo ingenue, né sprovvedute, né sciocche. Sono le facce di coloro che hanno l'intelligenza di capire come va il mondo e quanto può essere stronza la gente che lo abita, e che però non hanno per questo rinunciato a Essere, a Dare e a Darsi, a lasciarti guardare nei loro occhi grandi, nei loro sorrisi, ampi e accoglienti. Quelli che ho avuto il privilegio di poter vedere da vicino, a pochi centimetri dalla mia pelle, in un tempo che ora mi sembra lontano quanto un'altra vita.

Ero davvero io? Davvero queste Persone hanno voluto la mia compagnia, nata da circostanze fortuite e poi, per un breve tratto di strada, persino cercata e desiderata e infine, purtroppo, svanita? Cosa hanno visto di me che io, oggi, stento a vedere?

In giorni come questi mi tornano alla mente le ultime battute di uno spettacolo che di recitato non aveva proprio niente, protagonisti gli spontanei tentativi di avvicinamento, di con-tatto, degli io e te abbiamo ancora qualcosa da dirci e da darci, e dei non può finire così. Può?
Sì, ha potuto. Me lo ricordo, sai, quando dicesti che mi avresti accompagnato alla porta perché... e non hai terminato la frase. Quella sarebbe stata l'ultima volta che...

Tornai, nello stesso luogo, anni dopo. Toccata e fuga. Volevo salutarvi. Lei non riuscii a beccarla, a te ho dovuto inseguirti giù per le scale, con una camminata un po' claudicante, colpa delle mie maldestre autoflagellazioni casalinghe, innocue ma tanto fastidiose. Non fu la stessa cosa.
Chissà se oggi vi ricordate ancora di me. Di quella cena e delle mie stupide gomme da masticare gusto fragola che come diavolo mi è venuto in mente di comprare proprio quelle!, e quella passeggiata, per voi un po' troppo lunga, fino in spiaggia.

Le parole, i sogni, le risate. Le nostre vite, appena sfiorate. Io ricordo tutto. E ogni tanto, a pensarci, ho l'impressione che il tempo non sia affatto passato. Che quegli istanti siano sospesi da qualche parte nel multiverso. Che basti solo allungare una mano e intrufolarsi nell'interspazio per ritrovarsi esattamente in quel preciso momento, sentire di nuovo il brivido intenso di un'atmosfera nata per essere irripetibile... e finalmente perdersi in lei e, dentro di lei, ritrovare il senso più profondo.

Sì, ogni tanto ripenso a voi. Mi piace immaginare le vostre vite, con chi siete, dove andate, cosa pensate, come ve la passate. Ma da lontano. Non avrebbe senso, ora, ritornare. Non ne ho alcun diritto. Ma mi fa stare bene pensare a voi, sapere che esistete e ve ne andate a zonzo per il mondo, il mio stesso mondo, e fate stare bene gli altri con i vostri sorrisi, la vostra presenza, i vostri pensieri, le vostre belle teste. Un giorno, chissà, ci ritroveremo, forse. Con o senza multiverso.

Life Bless You!

...

se chiudo gli occhi
nel pieno dell'estate
riesco solo a pensare
al momento
in cui ho fatto,
finalmente,
l'amore con il Mare

e quando levai
la testa dall'acqua
avevo tracce d'azzurro
sulle labbra
e sulla lingua

Tutti sapevano
che avevo leccato
l'infinito intimo abisso

che ora è luce,
ma un tempo è stato buio

Domani
raccoglierò dolcemente
dalla sabbia
parti di me, mutilate

Le terrò saldamente tra le mani
e
in un innesto d'anime
le riporterò in vita.

Ascolta...
Non è un canto di sirena.

Che colore ha,
il desiderio?


YUKI, AKA PRISMA

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Soundtrack: 900 Million People Daily (All Making Love) - The Seeds



*Video linkato all'interno del post: "Ci Sono Persone", testo di Giovanna Mulas, regia di Gaetano Colloca, voce recitante di Corrado Croce.

2 commenti:

digito ergo sum ha detto...

la life non blessa mai nessuno (così, tanto per cominciare con una minchiata ad effetto).

in mezzo dovrei metterci qualcosa ad effetto... ma son passato solo per salutare.

così... è che volevamo stupirla (e stu pirla è arrivato) (tanto per chiudere ad effetto)

Prisma ha detto...

Digito! Che sorpresa!
Credimi, lo so bene che la Life non blessa nessuno, altroché se lo so ;D.
E' che non mi piace l'espressione God Bless You et donc...

Grazie per essere passato, a presto!