Natale. Tempo di ritorni in famiglia. Di transumanze che riannodano fili mai spezzati.
Ritrovo il Mare, un sole abbagliante che mi sorprende ogni volta allo stesso modo.
Ritrovo passi già compiuti, ne riscrivo di nuovi. Sotto lo stesso cielo, in tempi diversi.
Il pensiero corre veloce a un'altra famiglia, che sento profondamente mia anche se impalbabile, inafferrabile. Una famiglia che in tempi non troppo lontani ha saputo colmare distanze siderali e tenermi agganciata alla vita raggiungendomi nel fondo della mia essenza più viscerale. Un'essenza che, attraverso la scrittura digitale, ha gridato, ora sussurrato, sogni, dolori, frustrazioni, ambizioni. Incubi reali e proiezioni al tempo soltanto futuribili, che ora sono finalmente in fieri.
Più volte ho pensato di essere davvero una privilegiata per questo fortunato incastro d'anime che mi ha vista protagonista against all odds, a dispetto di ogni titubanza, distanza, insicurezza, intimo senso di inadeguatezza. Non sapete quante volte vi ho abbracciate col pensiero - il cuore colmo di affetto - anime belle! Mie anime sorelle.
Un universo di possibilità mi si schiude davanti (era sempre stato lì!), adesso che sono un po' più pronta. Enormi responsabilità mi chiamano e non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro. Paura? Sì, ma non di non esserne all'altezza. So che potrò fermarmi ogni volta che vorrò. Per ricaricare le pile. Allenare i muscoli di cui di volta in volta riterrò di aver bisogno. E crescere, crescere sempre. Non fermarmi mai.
Quest'anno ho scoperto che il mio cuore è piccolo, ma capace di contenere molto più di quanto credessi. Inizi a ricevere, quando permetti agli altri di conoscerti davvero, e consenti loro di darti affetto. Semplice e banale, ma non per me. Ho dovuto lavorare sodo su certi miei automatismi evitanti rigidi e iper(auto)protettivi, all'inizio insieme a chi conosce bene le chiavi che mi avrebbero consentito di capire come scardinarli, un pochino alla volta.
Quanta sofferenza passata! E quanto potente può rivelarsi la nostra capacità di rinascerne più forti, se solo ci diamo il permesso di attraversare il nostro "deserto personale" con i nostri tempi, smettendo di bastonarci ogni qual volta non soddisfiamo le nostre stesse rigide aspettative! Il dolore resta sempre dolore, ma è pur vero, come diceva qualcuno, che i maestri giusti arrivano quando l'allievo è pronto. E, riguardandomi indietro, prima di affacciarmi sul nuovo che mi sto costruendo, finalmente raccogliendo il coraggio a piene mani, posso confermare che è davvero così!
YUKI, AKA PRISMA
Ritrovo il Mare, un sole abbagliante che mi sorprende ogni volta allo stesso modo.
Ritrovo passi già compiuti, ne riscrivo di nuovi. Sotto lo stesso cielo, in tempi diversi.
Il pensiero corre veloce a un'altra famiglia, che sento profondamente mia anche se impalbabile, inafferrabile. Una famiglia che in tempi non troppo lontani ha saputo colmare distanze siderali e tenermi agganciata alla vita raggiungendomi nel fondo della mia essenza più viscerale. Un'essenza che, attraverso la scrittura digitale, ha gridato, ora sussurrato, sogni, dolori, frustrazioni, ambizioni. Incubi reali e proiezioni al tempo soltanto futuribili, che ora sono finalmente in fieri.
Più volte ho pensato di essere davvero una privilegiata per questo fortunato incastro d'anime che mi ha vista protagonista against all odds, a dispetto di ogni titubanza, distanza, insicurezza, intimo senso di inadeguatezza. Non sapete quante volte vi ho abbracciate col pensiero - il cuore colmo di affetto - anime belle! Mie anime sorelle.
Un universo di possibilità mi si schiude davanti (era sempre stato lì!), adesso che sono un po' più pronta. Enormi responsabilità mi chiamano e non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro. Paura? Sì, ma non di non esserne all'altezza. So che potrò fermarmi ogni volta che vorrò. Per ricaricare le pile. Allenare i muscoli di cui di volta in volta riterrò di aver bisogno. E crescere, crescere sempre. Non fermarmi mai.
Quest'anno ho scoperto che il mio cuore è piccolo, ma capace di contenere molto più di quanto credessi. Inizi a ricevere, quando permetti agli altri di conoscerti davvero, e consenti loro di darti affetto. Semplice e banale, ma non per me. Ho dovuto lavorare sodo su certi miei automatismi evitanti rigidi e iper(auto)protettivi, all'inizio insieme a chi conosce bene le chiavi che mi avrebbero consentito di capire come scardinarli, un pochino alla volta.
Quanta sofferenza passata! E quanto potente può rivelarsi la nostra capacità di rinascerne più forti, se solo ci diamo il permesso di attraversare il nostro "deserto personale" con i nostri tempi, smettendo di bastonarci ogni qual volta non soddisfiamo le nostre stesse rigide aspettative! Il dolore resta sempre dolore, ma è pur vero, come diceva qualcuno, che i maestri giusti arrivano quando l'allievo è pronto. E, riguardandomi indietro, prima di affacciarmi sul nuovo che mi sto costruendo, finalmente raccogliendo il coraggio a piene mani, posso confermare che è davvero così!
YUKI, AKA PRISMA
Sountrack: Driving Away From Home - It's Immaterial